Ergastolo ai tre albergatori per i torbidi delitti di Alleghe

Ergastolo ai tre albergatori per i torbidi delitti di Alleghe assassinio 27 anni dal pri Ergastolo ai tre albergatori per i torbidi delitti di Alleghe Un complice condannato a treni'anni, di cui sei condonati (Dal nostro corrispondente) Belluno, 8 giugno. Alle ore 20,10 di questa sera, dopo otto ore e cinquanta minuti di camera di consiglio, la Corte d'Assise di Belluno ha emesso la sentenza al processo per 1 delitti di Alieghe. Pietro De Biasio, la moglie Adelina Da Tos e il cognato Aldo Da Tos sono stati condannati all'ergastolo. Trenta anni di reclusione, di cui sei condonati, sono stati inflitti a Giuseppe Gasperin. La Corte ha riconosciuto Pietro De Biasio, di 61 anni, e Aldo Da Tos di 52, colpevoli dell'omicidio aggravato di Carolina Flnazzer (4 dicembre 1933); di omicidio aggravato continuato in persona di Luigi e Luigia Del Monego (18 novembre 1946); e infine di rapina aggravata. Ha riconosciuto Adelina Da Tos, di 53 anni, colpevole di omicìdio aggravato in persona di Carolina Finazzer. Ha riconosciuto Giuseppe Gasperin, dì 35 anni, colpevole di omicidio aggravato continuato in persona di Luigi e Luigia Del Monego. Ha inoltre condannato tutti quattro gli Imputati alla interdizione dai pubblici uffici. Ad Aldo e Adelina Da Tos e al De Biasio ha inflitto un anno di isolamento diurno. Li ha infine condannati al risarcimento dei danni alle partì lese. Quando il presidente ha dichiarato chiusa l'udienza Adelina Da Tos ha baciato 11 marito, Pietro De Biasio, e il De Biasio si è limitato a stringersi convulsamente le mani. Nessuna reazione da parte di Aldo Da Tos e Giuseppe Gasperin. E' così terminato, dopo trentatré udienze, il processo per i delitti di Alleghe, che dal 22 marzo scorso ha tenuto impegnata la Corte di assise di Belluno, presieduta dal dott. Mario Alborghetti, già notissimo per essere stato a Venezia giudì-e al processo Montesl. La ricostruzione dei fatti delittuosi di cui i quattro erano stati chiamati a rispondere era stata fatta dal P. M., che aveva concluso per la condanna di tutti all'ergastolo, con l'aggiunta di due anni d'isolamento diurno per il De Biasio, di un anno per i Da Tos, di 6 mesi per il Gasperin. Il 9 maggio 1933, nella stanza numero 6 dell'albergo Centrale di Alleghe, proprietà dei Da Tos, Adelina Da Tos aveva sorpreso il proprio marito, Pietro De Biasio, con la cameriera ventenne Emma De Ventura: con una rasoiata alla gola, la donna aveva ucciso la ragazza. I proprietari dell'albergo erano però riusciti a mascherare il delitto facendolo passare per suicidio. Alcuni mesi dopo, e precisa¬ mente, il 4 dicembre dello stesso anno, nelle acque del lago di Alleghe, veniva rinvenuto il cadavere della venticinquenne Carolina Flnazzer, da soli otto giorni sposa di Aldo Da Tos. Anche in questo caso la versione ufficiale fu quella del suicidio e venne confermata anche, come già avvenuto per la De Ventura, dalle risultanze di una perizia necroscopica effettuata per desiderio dei familiari delle defunte. Nel 1946, infine, nella notte fra il 17 e il 18 novembre, in vico La Voi, venivano trucidati i coniugi Luigi e Luigia Del Monego, gestori del locale spaccio Enal. I carabinieri constatavano anche la sparizione di una borsa che la Del Monego recava con sé e che avrebbe dovuto contenere circa centomila lire. Vennero sospettate delle persone, ma non si riuscì a scoprire l'autore del crimine. Nel 1952 il giornalista Sandro Savione, in un articolo pubblicato su un settimanale romano, adombrava gravi responsabilità nei confronti dei Da Tos e del De Biasio, accusandoli di aver soppresso, dopo la De Ventura, anche la Flnazzer e i Del Monego: la Finazzer perché, saputo dal marito come era morta la De Ventura, intendeva non nascondere ulteriormente la verità; i Del Monego perché, la notte del 4 dicembre 1933, avevano visto i Da Tos gettare nel lago 11 cadavere della Finazzer. Erano dunque considerati testimoni pericolosi. Contro il Savione veniva sporta querela per diffamazione e il giornalista era condannato dal Tribunale di Roma. Però questa vicenda giudiziaria non era passata inosservata ai carabinieri, 1 quali riprendevano così le indagini sulla serie di delitti e le concludevano alcuni anni dopo, esattamente nel 1958, denunciando Adelina Da Tos, Aldo Da Tos, il De Biasio e il Gasperin per gli assassinil. d. p.

Luoghi citati: Alleghe, Belluno, Roma, Tos, Venezia