Cena d'addio tra la Ekberg e Anthony Steel

Cena d'addio tra la Ekberg e Anthony Steel Cena d'addio tra la Ekberg e Anthony Steel Movimentata serata in un locale romano - In pezzi la macchina di un [olografo - L'attrice era accompagnata dal solito Franco Silva e dal regista Ingmer Bergman • Ora «Anita dolcevita», come la chiamano i romani, entrerà in clinica per diminuire di quindici chili (Nostro servizio particolare) Roma, 8 giugno. A fonia d'Insistere, l'attore Anthony Steel è riuscito a combinare la sospirata cena d'addio con ■a ex-moglie Anita Ekberg. L'incontro fra i due, avvenuto a tarda ora nella notte scorsa in un « night club », ha avuto il solito clamore pubblicitario, con contorno di fotografi e amici, fra i quali l'immancabile Franco Silva, quotidiano accompagnatore della i diva ». Anthony Steel, che, a suo dire, non avrebbe ottenuto 11 regolare divorzio da Anita che quindici giorni or sono e « per colpa di lei », Jia voluto cosi prendere congedo « da buon amico » dalla movimentata consone. Alla cena, oltre a numerosi appartenenti alla cosidetta « cafè-soclety », erano presenti 11 celebre regista svedese Ingmar Bergman, l'attrice Katherine Williams e altre persona, lità minori del mondo cinematografico. Non è mancato l'episodio « vivace ». Sebbene 11 ricevimento < privalo » fosse stato combinato In gran segreto, ad un certo momento 11 numero dei fotografi era tale che Steel ne è stato infastidito e ha preteso che il più attivo fra i reporter gli consegnasse 11 rullino già impressionato. E ad un suo diniego, lo ha in- seguito fracassandogli la macchina. , Alla fine della singolare cena, la Ekberg ha lasciato 11 locale notturno al braccio di Franco Silva. Verso quest'ultimo, si dice che già da tempo le simpatie della < diva » diano tuttavia in fase discendente. E non si sa fino a che punto siano veridiche altresì le voci che dicono Anita stanca della sua parte dì < maggiorata fisica » in tutti 1 film, compresa La dolce vita. In cui la bella svedese rappresentava se stessa. Con un sistema di cura inventato da una suora Infermiera della < Salvator Mundi », la clinica più mondana della capitale, la Ekberg vorrebbe perdere una quindicina di chili. Fra breve inlzierà il trattamento che pare sia costosissimo e derivato da un noto sistema americano. Le forme troppo generose (120 cm. di torace) sono venute a noia alla Ekberg perché le hanno valso alcuni appellativi scherzosi che, da studio a studio, corrono nell'ambiente cinematografico romano: < Anitona tutta bona », < Anita bonita » e «Anita dolcevita». La svedese vorrebbe invece essere un'attrice apprezzata soltanto per 1 sue qualità artistiche. Avrebbe confidato ad amici: « Quando avrò perso 15 chili, Ingmar Bergman mi chiamerà in Svezia per affidarmi la parte di protagonista In un suo film ». a. n. Mostre d'arte — SI è chiusa a Zagabria la mostra di oltre cinquanta opere del pittore torinese Piero Rambaudl. La mostra, che è la prima, nel dopoguerra, di un pittore astrattista italiano a Zagabria, è stata preceduta in questi anni dalle personali dell'inglese Moore e del francese Rouault. Anita Ekberg con l'accompagnatore Franco Silva mentre si reca alla cena notturna de IT ex-mar ito (Tel.)

Luoghi citati: Roma, Svezia, Zagabria