Le prove dei massacri compiuti da Eichmann in Europa

Le prove dei massacri compiuti da Eichmann in Europa Testimoniarne e documenti dell'«Express» e di «France Observateur» Le prove dei massacri compiuti da Eichmann in Europa Elaborò il piano per trasferire tatti gli ebrei al lavoro coatto nei territori dell'Est - « la maggior parte - scrisse in un rapporto - morirà per le fatiche » // criminale, prigioniero in Israele, si prepara a dichiararsi «non colpevole» (Nostro servizio particolare) Parigi, 6 giugno. Come tutti i gerarchi nazisti processati a Norimberga e dai tribunali tedeschi per crimini di guerra, anche Adolf Eichmann, il massacratore di sei milioni di ebrei, si prepara a dichiararsi < non colpevole » davanti ai giudici di Israele. Si è già detto pronto, negli interrogatori preliminari subiti in carcere, a fornire i < chiarimenti necessari > per comprendere in che modo le stradi venivano organizzate: anticipando così la sua linea difensiva diretta ad attenuare grandemente, se non proprio ad annullare, la propria responsabilità. Eppure Eichmann era quasi al vertice della mostruosa piramide che faceva capo ad Hitler, sopra di lui non c'erano — per quanto riguarda il « problema ebreo » — che Goering, Himmler e Heydrich. Ma, morto il Fuhrer, non si trova più un tedesco che, non solo abbia partecipato, ma neppure abbia mai saputo dello sterminio scientifico che il nazismo praticò per anni nei campi di concentramento. E' una tesi inaccettabile. Bertrand Russell ha scritto (e L'Express ricorda in un'inchiesta sul « caso Eichmann ») che l'eliminazione fisica di milioni di esseri umani presuppone ovviamente una organizzazione formidabile, perfetta: una miriade di uffici, legioni di funzionari, ordini scritti, circolari, rapporti... Per mesi e mesi, centinaia di ferrovieri guidarono i treni che portavano i detenuti ai campi della morte; soldati montarono la guardia ai convogli, sordi ai gemiti dei vecchi e dei bambini; medici strapparono 1 denti d'oro ai morti e, spesso, ai moribondi; tecnici di ditte specializzate costruirono i forni crematori, fornirono il gas per uccidere 1 prigionieri, trasformarono gli scheletri in fosfati e colla. Da bravi burocrati, annotarono diligentemente gli ordini delle SS, ne ebbero delle ricevute, furono pagati per i loro orridi servigi. Nell'agosto del '42 la casa Topf und Sòhne, di Erfurt, consegnò •'♦n forno che destò l'ammirazione delle belve naziste: in un solo giorno arse 24 mila cadaveri. I boia addetti alla macabra operazione furono ricompensati per il loro zelo stakanovista con mezzo litro di vodka ciascuno... Eichmann era il cervello di questo mostruoso apparato. Ora egli tenta di negare 1 suoi crimini, ma fino al maggio '45 ne rivendicò la paternità menandone gran vanto. Una volta disse: cNoi tedeschi perderemo forse la guerra, ma io salterò ridendo nella tomba, perché l'avere sei milioni di esseri umani sulla coscienza è per me fonte di straordinaria soddisfazione >. Il numero delle vittime non era fantastico. Documenti e testimonianze provano che, a partire dal '42, ogni uomo o donna o bambino ebreo morto nei campi di sterminio fu ucciso sotto la diretta responsabilità di Eichmann. Già nel '39, quando tutte le polizie naziste furono raggruppate in un unico organismo (la Rsha), Eichmann fu messo a capo della sinistra Sezione < 4 - A B » (affari ebrei) con il compito di studiare a fondo il pazzesco progetto di Hitler, secondo il quale bisognava < purgare l'Europa dai giudei >. Il mostro vi si dedicò con passione. Il 31 luglio '41, Goering incaricò Heydrich di «prendere tutte le misure necessarie per la soluzione finale del problema ebreo >, cioè l'eliminazione fisica della razza israelitica in Europa. Toccò ad Eichmann di preparare il piano, che Heydrich espose solennemente il 20 gennaio '42 nel suo ufficio, presenti tutti i più alti gerarchi del regime. Il documento affermava che « In vista della soluzione finale del problema, gli ebrei saranno trasportati sotto buona scorta nei territori dell'Est e assoggettati al servizio del lavoro. Costituiranno grandi colonie di lavoratori. Gli uomini saranno divisi dalle donne. E' ovvio che una gran parte sarà eliminata per descrescenza naturale (...). Quelli che resisteranno dovranno essere trattati di conseguenza... >. E' un linguaggio abbastanza eloquente, sebbene eufemistico. La burocrazia nazista rifiuta di usare le parole < deportazione », «sterminio di massa»; preferisce 1 termini « trattamento speciale », « trasporto », « soluzione finale ». Ma il fine è chiaro; eliminare gli ebrei dall'Europa, ed una nota segreta, indirizzata tre mesi più tardi da Himmler a Eichmann, lo conferma esplicitamente. Ed è ad Eichmann, autore del piano, che spetta di applicarlo. Gli si concedono poteri illimitati, il mostro si circonda di una équipe di collaboratori sinistri, che spedirà poi in tutti 1 paesi occupati. Questi plenipotenziari della morte si chiamano Dannecker, Wisliceny, Roehn, i fratelli Rolf e Hans Gunther Nowak, Hrosinek, Brunner ecc. Se uno di essi falliva nei suo compito, Eichmann correva a sostituirlo e rimaneva sul posto finché l'intero territorio era « purgato ». Eichmann si vantava di avere eliminato sei milioni di ebrei. E' une fonte insospettabile. Ma altre confermano la sua testimonianza. Al processo di Norimberga, il colonnello delie SS Hoettl dichiarò: «Nel '44 Eichmann inviò un rapporto a Himmler, che voleva, conoscere il numero esatto degli ebrei assassinati. Di¬ ceva che nei vari campi di sterminio erano stati uoelsi quattro milioni di ebrei; altri due milioni avevano trovato la morte in altra maniera... La maggior parte erano stati fucilati da speciali Gommando della Gestapo durante la campagna di Russia. Ma Himmler non fu soddisfatto. A suo avviso, il numero delle vittime doveva superare i sei milioni. E disse che avrebbe mandato un suo uomo di fiducia, esperto di statistica, perché sulla base della documentazione di Eichmann potesse fare un nuovo rapporto con cifre pre- cise » d. n.

Luoghi citati: Europa, Israele, Norimberga, Parigi, Russia