Una serie di insulti contro Nixon sulla "Pravdà" di Alberto Ronchey

Una serie di insulti contro Nixon sulla "Pravdà" Una serie di insulti contro Nixon sulla "Pravdà" II giornale russo chiama il vice-presidente degli Stati Uniti «organizzatore del banditismo internazionale» - Linguaggio senza precedenti (Dal nostro corrispondente) Mosca, 4 giugno. La Pravda ha pubblicato oggi un attacco di violenza inaudita contro Nixon, vicepresidente degli Stati Uniti, e, almeno finora, numero uno fra i candidati repubblicani alla presidenza. < Nixon — scrive l'editoriale della Pravda — parla di onore. Uno degli organizzatori del banditismo internazionale osa parlare di onore... Ha fatto vedere una lacrima parlando del fallimento della conferenza al vertice con enfasi da attore, ma poi ha detto che ormai il metodo delle conferenze al vertice deve essere abbandonato... « Nixon — continua la Pravda — rappresenta oggi negli Stati Uniti i circoli più aggressivi del capitale monopolistico che aspira ad altri profitti militari e ad altre provocazioni... La demagogia e lo spirito di avventura non hanno mai avuto una incarnazione così concentrata in una persona sola come l'hanno trovata in Richard Nixon. Inchiodato alla gogna, dà in ismanie, minaccia e, preso dall'isterismo, si batte pugni sul petto... Nixon sta svolgendo un'opera sudicia e vergognosa >. L'editoriale si intitola: < Lavoro sudicio del signor Nixon >. Per quanto il linguaggio della stampa sovietica sia pesante, nell'ultimo anno la Pravda non era mai giunta ad esprimere giudizi del genere su nessun esponente della classe dirigente americana. Bisogna ricordare tuttavia che Kruscev, negli ultimi discorsi, si era già preso personalmente la briga di sostenere che Nixon è l'anima più nera della classe politica americana, affermando che le origini della sua carriera risalgono ai tempi dell'ondata maccarthista ed accennando apertamente alle prospettive delle imminenti elezioni presidenziali americane. Durante la conferenza-stampa di ieri Kruscev aveva aggiunto che, per quanto gli errori degli americani giovino ai sovietici, « come giovò Foster Dulles », egli preferirebbe avere a che fare nell'avvenire <con un interlocutore intelligente ». A sottolineare il significato e gli scopi di questa polena! ca, stasera le Izvestiu hanno pubblicato il testo integrale di mJrplmWuna lettera indirizzata da Kru-scev ai leaders del partito de mocratico statunitense, già nota in Occidente, che è tutta un atto d'accusa contro l'ani- ministrazione repubblicana. I destinatari del messaggio sono Sam Rayburn, Lyndon Johnson, William Fulbright e Adlai Stevenson. Alberto Ronchey

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti