L'Alleanza occidentale nel Pacifico risoluta a vigilare contro la Cina

L'Alleanza occidentale nel Pacifico risoluta a vigilare contro la Cina L'Alleanza occidentale nel Pacifico risoluta a vigilare contro la Cina Conclusi a Washington i lavori della Seato - Il comunicato ufficiale Gli otto Paesi si impegnano a far fronte ad ogni minaccia di Pechino Washington, 2 giugno. Gli otto Paesi della Seato (il Patto occidentale per la sicurezza nel Pacifico) hanno concluso oggi la loro periodica riunione. Fanno parte della Seato: Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Australia, Pakistan, Filippine, Thailandia e Nuova Zelanda. Il comunicato al termine dei lavori afferma che gli otto Paesi hanno espresso la decisione di far fronte a qualsiasi forma di minaccia comunista contro la pace e la sicurezza nella zona coperta dal trattato. Il documento rammenta che « la conferenza parigina al vertice, la quale secondo le speranze di molti avrebbe potuto portare a qualche accordo isolato e ridurre la tensione mondiale, non è riuscita a causa di Kruscev ». « Per di più — prosegue il documento — il Consiglio della Seato ha preso nota che la Cina comunista non ha nascosto la sua avversione alla conferenza al vertice e persiste nel suo atteggiamento inflessibile ». In queste circostanze, « i membri della Seato hanno riesaminato con particolare attenzione l'intensificarsi — negli ultimi anni — dell'opera di sovversione, rivoluzione e terrorismo dei comunisti, in numerosi Paesi della zona del trattato, come pure la potenziale minaccia di un'aggressione armata ». In una conferenza-stampa, il segretario generale della Seato, Potè Sarasin. ha detto che i drrahnacnlminpfarRliacsmilclaodlasvrpsssamgdtFaesi particolarmente minac-(hciati sono il Laos e il Vietnam |dmeridionale. Nel discutere i provyedimen- Lti da prendere per migliorare ; tl'economia degli otto Paesi, la.mconferenza ha approvato la proposta degli Stati Uniti che suggerisce lo studio di un ente da istituire nelle Filippine con l'incarico di occuparsi dell'agricoltura tropicale e sudtropicale. A quanto hanno dichiarato ; mfonti diplomatiche bene infor- j cmate, durante la conferenza jtsi è avuto un intervento del |nsegretario di Stato americano Herter per riaffermare che il lnouaVqsuo governo non ha intenzione Uo di mutare politica per quanto riguarda il riconoscimento del regime di Pechino e la sua ammissione all'Onu; Herter ha risposto al primo ministro neozelandese Nash il quale aveva dichiarato che un accordo in merito all'ammissione della Cina comunista all'Onu potrebbe contribuire al miglioramento della situazione internazionale.

Persone citate: Kruscev, Nash, Potè Sarasin