Scoperte dal nuovo governo turco atrocità commesse da Menderes

Scoperte dal nuovo governo turco atrocità commesse da Menderes Drammatica conferenza-stampa ad Ankara Scoperte dal nuovo governo turco atrocità commesse da Menderes Cadaveri ne1 frigorifero di mattatoi e fosse comuni - L'ex-primo minhtro ed i suoi deputati rischiano la pena di morte - I giovani ufficiali della rivoluzione hanno arrestato anche parecchi generali - Intervista con /nona, capo dei repubblicani: «Se vincerò le elezioni, la politica estera turca non cambierà» , i o o , i , n ¬ enni i a oi o e ti o nrn ee (Dal nostro inviato speciale) Ankara, 1 giugno. Il col. Aladli ha oggi rivelato che Al « Gomitato di unione nazionale » di cui è il portavoce, rappresenta l'unico ed effettivo potere oggi in Turchia-.. Questo- Comitato-controlla completamente il Governo d'emergenza presieduto dal generale d'armata in pensione Gursel. I suoi membri, molti dei quali sono sconosciuti, hanno giurato di non volere delle cariche pubbliche e di riprendere i loro posti nei quadri delle Forze armate appena libere elezioni saranno possibili. Il col. Aladli ha poi affermato che tutta la maggioranza parlamentare (oltre trecento deputati), favorevole a Menderes all'infuori di tre deputati che votarono contro le leggi eccezionali, sarà processata per violazione della Costituzione, e in attesa del processo soggiornerà in un'isola del Mar di Marinara. E' stato cosi confermato indirettamente che il tentativo di alcune decine di parlamentari del partito democratico-contadino, che avevano cercato di raggiungere le frontiere con la Siria e con la Grecia travestiti da mercanti o da pastori, è fallito: nemmeno uno dei fedeli di Menderes è riuscito a sfuggire all'enorme trappola tesa dai militari. Sempre Aladli ha dato i no mi dei grossi esponenti delle stesse Forze armate che sono stati arrestati in attesa di giudizio. Il comandante supremo delle armi di terra, mare e cielo della Turchia, gen. Erdelum, è in testa alla lista. Lo a e a o e l , a è a a e o i e o seguono i generali comandanti le forze terrestri ed aeree, Kuias e Ariburum, il responsabile dell'addestramento peri mezzi corazzati gen. Demirdag, e il comandante della piazza di Ankara al momento dei moti studenteschi e popolari dello scorso aprile, gen; Arguk. Da questa lista si è subito avuta l'impressione che, tutto sommato, anche il vertice della gerarchia militare turca è stato colpito dalla « rivoluzione » (così ha definito il portavoce del Comitato di unione nazionale il colpo di Stato del S7 maggio), e i presenti si sono subito domandati se, in so stanza, la fine del regime di Menderes non sia dovuta a giovani ufficiali fino al grado di colonnello, e cioè da una cospirazione in seno alle stesse Forze armate. Ma il colon nello Aladli, peraltro molto affabile e corretto, non ha vo-\ luto rivelare il nome e i gradi. degli altri componenti di questo misterioso « Comitato di unione nazionale ». In ogni caso, durante la conversazione con i giornalisti il nome di Kemal Ataturk è stato pronunciato a diverse riprese dal giovane colonnello e questo appare come una conferma che l'attuale rivoluzione vuol essere soprattutto un ritorno ai principi del creatore della Turchia moderna. Aladli ha poi fornito macabri particolari sulle repressioni condotte dal passato regime, accennando a fosse comuni ancora da esplorare ed a cadaveri scoperti nei frigoriferi municipali annessi ai mat¬ tAhs tatoi delle grandi città turche.' A questo punto il colonnello ha detto ai giornalisti, con un tono sempre gentile e quasi soave, che sia i deputati della maggioranza come i grandi esponenti delle Forze armate arrestati corrono il probabile rischio di essere condannati alla pena di morte. In questa giornata si deve inoltre registrare la prima presa di posizione ufficiale di Washington nei confronti degli avvenimenti di Turchia, considerata uno dei pilastri dello schieramento occidentale. Nel corso di una rilettone del C.e.n.t.o., ex-patto di Bagdad (sigla complicata che indica in sostanza l'alleanza fra Turchia, Gran Bretagna, Persia, Pakistan e Stati Uniti do- pò la secessione dell'Irak in seguito all'assassinio dei reali hascemiti e del capo del Governo di Bagdad),, il delegato americano ha avuto parole di elogio per l'Armata turca, il cui rappresentante ha risposto ribadendo la fedeltà di Ankara agli impegni verso gli alleati. A qttesto proposito viene ricordato che la Turchia rappresenta la cerniera essenziale della difesa occidentale dai Paesi del Patto Atlantico fino alle posizioni avanzate nel cuore dell'Asia centrale e che le installazioni militari ultramoderne turco-americane alle soglie della Russia meridionale e del Caucaso, a qualche centinaio di chilometri dai giacimenti petroliferi di Baku, sono il principale bersaglio della campagna sovietica contro le basi americane all'estero. Tornando agli sviluppi della situazione in Turchia, oggi ha finalmente preso la parola Ismet Inonii, il personaggio principale, anche se apparentemente in disparte, di questo dramma nazionale. Il vecchio uomo politico, già generale ai tempi degli ultimi Sultani e poi braccio destro e successore di Kemal Ataturk, ha ricevuto i giornalisti nella sua fornitissima biblioteca, che occupa gran parte della sua villetta fra le vigne della periferia occidentale della capitale. Armato del suo enorme apparecchio acustico d'avorio, questo quasi ottantenne uomo di Stato, la cui sagoma smilza e vivace ricorda quella del nostro Einaudi, ha subito affermato di non aver saputo niente dei preparativi del colpo di Stato ma di approvarlo come una misura necessaria per evitare la guerra civile. La tranquillità in cui si sono svolti gli ultimi avvenimenti, ha proseguito, dimostra cTie le masse popolari turche sono solidali con l'esercito. Per quanto riguarda le prossime elezioni', il leader del partito - repubblicano fondato da Ataturk ha detto che in caso di vittoria l'attuale politica estera della Turchia non subirà mutamenti € poiché Menderes aveva ereditato i principi di politica estera stabiliti dal partito di Ataturk ». Inònii ha quindi auspicato il ritorno sulla scena politica del partito di Menderes, naturalmente epurato e ricostruito, e davanti a domande più precise ha preferito dichiararsi un osservatore. Quella di apparire come un uomo dietro le quinte è una delle civetterie di Inonii, che porta ancora il titolo di Pascià. Per la verità, egli non ha mai smesso di fare della politica militante e anche oggi è l'unico uomo di Stato autorevole del Paese. Inonii è uno dei po■chi sopravvissuti, con Churchill, il suo rivale nel campo ' st'ztcgìco iterante la prima guerra mondiale, di quella generazione politica che aveva venfanni all'inizio di questo secolo. Incontrai Inonii lo scorso anno sul treno da Istanbul ad Ankara, che penetra nel cuore dell'Anatolia per -una notte intera. Nessuno potè dormire: ad ogni stazione una folla di contadini con grandi mazzi di fiori si avvicinava al suo vagone-letto dicendo auguri, parole di affetto, prima sussurrate e poi gridate quando il convoglio ripartiva. La mattina dopo mi ricevette nel suo scompartimento pieno di fiori di campo con un giornalista inglese. Gli domandammo cosa ne pensava delle cariche di polizia ai suoi sostenitori che l'avevano salutato alla partenza da Istanbul. Rispose in francese che l'ordine doveva essere rispettato poiché la democrazia aveva una sua strada sicura, e poi parli del paesaggio: si stava attraversando quella parte di altipiano anatolico fatto di rocce color di ametista, con dei fiumi gonfi come arterie e che correvano senza argini tagliando gli immensi campi di grano. Alla stazione di Ankara altra lotta selvaggia, violènta e silenziosa fra la polizia, arinata di randelli, e i fedelissimi di Inonii con altri fiori. s. t.

Persone citate: Churchill, Einaudi, Kemal Ataturk