Nel Giro ancora una tappa senza emozioni e vittoria del francese Stahlinski a Milano

Nel Giro ancora una tappa senza emozioni e vittoria del francese Stahlinski a Milano Nel Giro ancora una tappa senza emozioni e vittoria del francese Stahlinski a Milano A 63 km. dall'arrivo la ruga di otto corridori - Il campione del mondo Darrigade ha favorito il successo del compagno di squadra - Al secondo posto il giovane Zoppas - Gaul, Baldini e Poblet indisposti - Oggi riposo in attesa della durissima prova Seregno- Lecco a cronometro (Dal nostro inviato speciale) Milano, 31 maggio. Darrigade e Stahlinski hanno dimostrato una volta ancora come il numero faccia la forza. Nella pattuglia che scappava a pieni pedali verso il traguardo di Milano, Darrigade e Stahlinski erano infatti gli unici che appartenessero alla stessa squadra, gli altri sei atleti, Benedetti, Baffi, Zoppas, Daems, Liniero e Tamagni, vestivano ciascuno una maglia differente, ciascuno cioè, nella volata che secon do le generali previsioni doveva concludere la tappa, sarehbe stato obbligato a far per conto suo, senea poter contare su nessun aiuto. Al traguar- do volante di Melegnano, a SO km. dall'arrivo, ci fu quasi una prova generale delle forze e Darrigade, sia pure impegnan dosi in modo relativo, si vide sfrecciare davanti Benedetti, un velocista che il campione (jez mondo ben conosceva, e Zoppas, un ragazzotto che Dédé, salvo sbaglio, osservava >r ln prima volta in vita sua. Darrigade fu impressionato proprio dai giovanotto che si impose con facilità c, probabilmente, lo prese la preoccuP0-*'0*6 c"e a Milano, al momento dello sprint decisivo, questo Zoppas sarebbe stato capace di umiliarlo con un successo a sensazione. Darrigade è volpe vecchia del mestiere. Andò accanto a Stablinski e la coppia decise che, cosi come stavano le co se, valeva la pena di tentare l'azione a sorpresa, appuntorealizzabile per la sia pur lie- re superiorità, numerica. Operò un allungo Darrigade, ed i compagni di fuga furono pronti a rintuzzare il tentativo. Si provò Stablinski con lo stesso risultato. Fu di nuovo la volta di Darrigade che trovò naturalmente disco rosso. Scattò finalmente a cinquanta all'ora Stablinski e fece il vuoto dietro di lui. Pochi metri soltanto, ma sufficienti. Perche, mentre Darrigade fungeva da attento regista dell'azione, gli altri fuggitivi ebbero una battuta d'esitazione, nessuno, salvo Zoppas, voleva sprecare la energia per neutralizzare il pericolo. Gioco fatto. Stablinski, che è un gregario di lusso di Anquetil, seppe insistere con forza e non venne più raggiunto. E, alle sue svilii; Zoppas si tolse il magro 'insto di dar ragione ai dubht di Darrigade. E' questo si può ben dire l'unico episodio davvero interessante della tappa che, lasciando St. Vincent si è trascinata sino a Milano per 225 chilometri, confermando i facili pronostici che anticipavano per oggi una specie di tregua d'armi tra i favoriti. Soltanto sulla salita del Passo della Serra, Poblet dava fuoco alla miccia, transitando al comando sulla vetta e inscenando poi una fuga in compagnia di Gismondi e di Hoevenaers. L'episodio finì subito, il plotone tornò compatto sotto il gran sole della piana piemontese. Anche Carlesi cercò di sorprendere i rivali, infilandosi in un drappello partito alla caccia di Gentina che scappava, ma proprio la presenza del toscano fece morire sul nascere la Tiuoi'n offensiva. Ad Abbiategrasso invece, vale a dire al 162° chilometro, fu la volta buona. Presero il largo Stablinski, Darrigade Daems, Baffi, Zoppas, Liviero Benedetti e Tamagni. Andò a finire come già vi abbiamo succintamente raccontato. Il Giro, oggi, non presenta altre novità. Accenna con qualche cauto riserbo ad un raffreddore che ha colpito Gaul, il che spiegherebbe, sia pure in parte, il comportamento negativo del lussemburghese ieri sulla salita di Cervinia Nessuno teme però che la leggera indisposizione, regolarmente registrata anche dal bollettino medico (il che rappresenta un'evidente garanzia che non si tratti di una co moda scusa) sia in grado di diminuire le possibilità di Charly in vista del trionfo finale. Pure Baldini e Poblet accusano qualche malanno. Domani, il Giro riposa a Milano. Riprenderà dopodomani la sua fatica, con una tappa a cronometro individuale su km. 68 che potrà dire finalmente una parola importante. Gigi Boccacìni Stablinski (a sinistra) « il suo compagno di squadra Darrigade a Milano (Tclefoto)