"La dolce vita" di Fellini vince al Festival di Cannes

"La dolce vita" di Fellini vince al Festival di Cannes SUCCESSO CO EMAT0GBAF1C0 DELL'ITALIA CON DDE FILM "La dolce vita" di Fellini vince al Festival di Cannes A L'avventura di Antonioni assegnato un premio per *il notevole contributo alla ricerca di un nuovo linguaggio» (Nostro servizio particolare) Cannes, 20 maggio. TI XIII Festival di Cannes si è chiuso in modo inatteso, con il trionfo de La dolce vita, film discusso alla sua presentazione da critica e pubblico, ma che a mano a mano ha risalito la corrente. Questa decisione, avvalorata dal preambolo in cui la giuria dichiara di non avere voluto diminuire l'importanza della Palma d'Oro moltiplicando i premi e di rinunciare perciò a coronare « opere magistrali » quali La sorgente (Svezia) e La ragazzina (Messico), aveva provocato molte discussioni già nella hall del Palais e del Carlton, ove si trattenevano giornalisti, registi e produttori in attesa del verdetto che è stato comunicato nel pomeriggio verso le 17. Lo schieramento dell'alta e media critica era ormai noto. L'attesa era quindi per le reazioni del pubblico, che Btasera affollava la sala in ogni ordine di posti. Appena è stata letta la frase « La giuria all'unanimità assegna la Palma d'Oro al film di Federico Fellini La dolce vita (Italia) >, applausi, urli e voci di protesta si sono mescolati per parecchi minuti. L'assegnazione del « Premio della migliore partecipazione » ai due film sovietici La- ballata del soldato e La signora col cagnolino « per il loro alto valore umano e la qualità eccezionale »; ha riscosso invece caldi, unanimi applausi, che si sono ripetuti in tutta la sala. Quando è stato poi assegnato un premio speciale a i/avventura di Antonioni « per il suo contributo notevole alla ricerca di un nuovo linguaggio cinematografico », i fischi e gli urli hanno predominato di gran lunga sugli applausi. Antonioni ha ottenuto pure 11 premio della Scet (Società degli scrittori di cinema e televisione), battendo il greco Mai la domenica di Dassin. L'avere suddiviso il premio per la migliore attrice fra Melina Mercouri e Jeanne Moreau ha scontentato entrambe le attrici; Il non avere assegnato il premio d'interpretazione maschile ha deluso profondamente gli inglesi, che praticamente sono in questo festival relegati tra le mediocrità, come del resto gli americani. La giuria, presieduta da Simenon, severo e perfino scorbutico, ha mostrato di non essersi lasciata influenzare né dalla critica, né dal pubblico, quanto mai scortese, ed anzi scorretto. «Un festival, aveva dichiarato lo scrittore belga, deve premiare il film considerato il migliore in se stesso, disinteressandosi delle sue possibilità commerciali e dell'eventuale incomprensione del pubblico ». Simenon ha ancora ripetuto ieri: « La nostra è un'ottima giuria. Stabiliremo il Palmarès senza passione, in completa libertà-. Nessun dosaggio per far piacere all'uno o all'altro film, a questa o a quella nazione. Sarebbe assurdo fare un festival per stabilire dei giudizi di cortesia >. La serata di chiusura, in cui si è presentato il film italiano Ombre bianche, ha attratto tutte le attrici e gli attori presenti a Cannes: Melina Mercouri, Jeanne Moreau, Shelley Winters, Rita Gam, Monica Vitti, Belinda Lee, Marpessa Dawn, Sylva Koscina, Van Johnson, Jean Paul Belmondo e naturalmente gli interpreti di Ombre bianche Yoko Tani e Anthony Quinn. m, j>. Lieta passeggiata a Cannes di Federico Fellini con la moglie, Giulietta Masina, dopo la vittoria al Festival (Tel.)

Luoghi citati: Cannes, Italia, Messico, Svezia