Una cameriera ventenne suicida nella Dora in piena

Una cameriera ventenne suicida nella Dora in piena Una cameriera ventenne suicida nella Dora in piena Lavorava in una trattoria di Chàtillon - Da stamane nessuno l'ha più vista - Sul ponte del fiume trovati alcuni suoi oggetti e una lettera che annuncia l'intenzione di uccidersi St. Vincent, 19 maggio. Questa mattina, verso le 7, sul ponte sulla Dora, sono stati rinvenuti degli oggetti appartenenti alla giovane Rosetta Bechon, di 20 anni, abitante a Champ-de-Praz: un paio di scarpe, una maglia e una borsetta contenente una lettera di quattro pagine, nella quale la ragazza rivela il proposito di uccidersi. Sul posto si sono recati subito i carabinieri di Verrès, ed i vigili del fuoco di Aosta, per scandagliare il fiume, ma finora il corpo della Bechon non è stato ancora recuperato. La Dora è in piena e l'acqua scorre impetuosa in vortice; se la giovane si è gettata nel fiume sarà, almeno per ora, impossibile ritrovarne il corpo. Non si conoscono le cause che hanno portato la ragazza al suicidio. Era seria, tranquilla, dal carattere riservato, fa ceva da tre anni la cameriera a Chàtillon alla trattoria Ita lia, gestita dal signor Sorteni I suoi padroni parlano bene di lei, laboriosa e assennata. Dor miva in una cameretta della trattoria. Ogni tanto si recava a Champ-de-Praz dove risiede la famiglia composta dalla madre, dal padre e da tre fratelli. Ultimamente, però, i rapporti con i familiari erano divenuti un po' tesi a causa di incomprensioni ed equivoci. Forse i parenti le rimproveravano di preferire la vita di Chàtillon a quella di Champ-de-Praz. Martedì sera la giovane lasciò la trattoria per due giorni di ferie. Giunta a Champ-de-Praz andò a dormire la prima sera dalla nonna, la giornata e la notte di mercoledì le passò invece in casa della zia Adelina Chesseret. Anche la zia non sa assolutamente dare spiegazioni di quanto è successo. L'unica traccia potrebbe essere data da un litigio della giovane con il padre che, nella giornata di martedì, era andato a cercarla per riportarla a casa. Ostinatamente Rosetta, ormai presa dalla mania di essere perseguitata, non volle seguirlo. Questa mattina, prima di lasciare la casa della zia Adelina, la giovane era un po' agitata, ma tuttavia si comportò come al solito. Dopo aver fatto colazione e avere salutato affettuosamente la zia, si diresse verso la statale n. 26. Nessuno, da quel momento, l'ha più vista.

Persone citate: Bechon, Rosetta Bechon, Sorteni I

Luoghi citati: Aosta, Chàtillon, Verrès