Incidente per un avvocato che dice: "Nell'esercito tutti si arrangiano»

Incidente per un avvocato che dice: "Nell'esercito tutti si arrangiano» Bevi ncll' nula dei Vvihunale di Novuì'u Incidente per un avvocato che dice: "Nell'esercito tutti si arrangiano» Novara, 17 maggio. Un processo per il furto di tre fusti di benzina, svoltosi al Tribunale di Novara, ha assunto fasi drammatiche quando un difensore si è espresso con frasi poco riguardose nei confronti dell'esercito italiano. Egli ha detto press'a poco che nell'esercito « tutti si arrangiano » e che chi non ne approfitta è considerato un « fesso ». Fra i testimoni presenti c'erano ancora un colonnello e alcuni ufficiali che sono scattati in piedi, abbandonando l'aula. Il Presidente ha richiamato l'avvocato e questi ha chiarito il suo pensiero in modo da riportare la calma e la discussione della causa ha quindi potuto essere ripresa. Imputati a piede libero per furto di seicento litri di benzina erano tre militari già in servizio presso il 31° reggimento carristi di stanza a Bellinzago: Ernesto Parisi, da Foggia, Giuseppe Apreda, da Sorrento, e Vincenzo De Cle¬ mente, da Napoli, tutti di 241anni. Con loro era imputato di ricettazione il commerciante Franco Puricelli di 40. L'episodio per il quale tutti e quattro sono comparsi oggi a piede libero davanti ai giudici risale al 25 gennaio dello scorso anno. Quel giorno, era domenica, i tre militari lasciarono la caserma a bordo di un autocarro con tre fusti di benzina che nascondevano nella brughiera di Cameri. Il Puricelli veniva sorpreso a notte fatta mentre si accingeva ad asportare il carburante. Egli non rivelava 1 nomi dei militari con i quali aveva trattato l'acquisto della refurtiva, ma sul posto i carabinieri trovavano una cartolina a firma Ernesto. Il colonnello comandante il reggimento, procedendo per esclusione fra tutti gli Ernesto in servizio ai 31° carristi, identificava nel Parisi uno degli autori della sottrazione dal deposito carburante. Di qui 1 all'identificazione degli altri complici il passo è stato breve. I giudici hanno condannato per concorso in furto il Parisi, l'Apreda e il De Clemente a 1 anno di reclusione ciascuno e il Puricelli per ricettazione a 9 mesi. Al Puricelli e al De Clemente, recidivi, non è stato concesso il beneficio della condizionale.

Luoghi citati: Cameri, Foggia, Napoli, Novara, Sorrento