Entro domani il dott. La Loggia dovrà essere scarcerato o arrestato

Entro domani il dott. La Loggia dovrà essere scarcerato o arrestato Attesa per gli sviluppi delle indagini, mentre le "voci,, si alternano alle smentite Entro domani il dott. La Loggia dovrà essere scarcerato o arrestato Scadono i termini di legge per il "fermo,, ■ Il clinico siciliano avrebbe ammesso una "relazione sentimentale,, con la vedova del commissario Tandoj (Nostro servizio particolare) Agrigento, 16 maggio. (e. a.) Nessun comunicato ufficiale è giunto, neppure oggi, a portare luce sul « caso Tandoj ». E più i giorni passano, più diventa oscura questa complessa vicenda che negli ultimi tempi ha acceso tanta fantasia. I pettegolezzi, le «voci », vanno perdendo consistenza, nuove « indiscrezioni » trapelano, e chi osserva dal di fuori la vicenda, senza cono¬ scere 1 dati che sono nelle mani degli inquirenti, si trova disorientato. Il Procuratore della Repubblica, dott. Ferrotti, sembra invece tanto - sicuro delle sue tesi che ha trascorso gli ultimi tre giorni in famiglia a Palermo; an-jhe se dopodomani scadono i termini del fermo per Mario La Loggia — e già domani per i presunti esecutori materiali del delitto — che dovranno essere rimessi in liber¬ tà oppure Incriminati ufficialmente dell'assassinio del commissario Tandoj. Ma 11 magistrato potrebbe Incriminarli per il solo possesso abusivo di armi; e guadagnare altro tempo. A questo punto si sarà già compreso che anche la giornata di oggi, come le quattro precedenti, non ci ha regalato un solo fatto nuovo se non si vuol considerar tale l'ammissione che il dott. La Loggia avrebbe fatto, durante gli interrogatori, del suo amore per Leila Tandoj, sostenendo però di essersi innamorato della donna soltanto dopo la morte, del marito e di aver avuto con lei soltanto rapporti di sentimento. Altre notizie non ne abbiamo; e anzi dobbiamo rettificare quello che fu scritto ieri a ' proposito della venuta ad Agrigento del vice-capo della polizia, Giuliani, e di un ispettore generale della polizia, Modica. La voce non corrisponde a verità; ed era nata nel pericoloso clima creato dalla presenza di molti giornalisti affamati di notizie. L'aria infuocata del deserto africano, portando sulla città nuvole basse e afa oppressiva, ha restituito stamane la vera atmosfera del delitto: un delitto, si, di provincia; ma di una particolare provincia nella quale persino i funzionari di polizia hanno perduto il conto degli assassinìi impuniti, anche se fra questi crimini va registrata la morte violenta di una mezza dozzina di persone legate alla politica (segretari regionali o provinciali della democrazia cristiana, sindaci, candidati alle elezioni nazionali); una provincia nella quale sfogliando In Questura il registro dei reati gravi si legge, con monotona insistenza: « omicidio, tentato omicidio, omicidio, omicidio ». Delitti dei quali tutti sanno e nessuno parla; come mal parlerebbe il sicario per tradire chi gli avesse dato la commissione di un omicidio. Il Procuratore della Repubblica, oomm. Ferrotti, che oggi decide la sorte dei fermati per l'uccisione del commissario, rientra ad Agrigento con la consorte (Tel.) aiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitn

Persone citate: Ferrotti, Giuliani, Leila Tandoj, Mario La Loggia

Luoghi citati: Agrigento, Palermo