II pilota Harry Schell si uccide a Silverstone urtando ad altre 160 all'ora contro un muretto

II pilota Harry Schell si uccide a Silverstone urtando ad altre 160 all'ora contro un muretto Imi lMiffJh£itoM>M»at tragica vigilia del Tiro ego automobilistico II pilota Harry Schell si uccide a Silverstone urtando ad altre 160 all'ora contro un muretto La Cooper dell'americano perde una ruota scivolando sull'asfalto bagnato - L'impressione del campione mondiale Brabham - Sulla medesima pista, giovedì, Stirling Moss si era salvato per miracolo in un altro incidente - La gara odierna è stata sospesa dagli organizzatori in segno di lutto? (Nostro servizio particolare) Silverstone, 13 maggio. Il noto pilota d'auto Harry Schell, americano residente a Parigi, è morto oggi in un pauroso incidente sulla pista di Silverstone, mentre al volante di una Cooper Formula 1 stava effettuando un giro di prova per la corsa « B.R.D.C. International Trophy > in programma domani. Sulla stessa pista, ieri si era sfasciata la macchina dell'asso Stirling Moss, che tuttavia era uscito indenne dal pauroso incidente. Secondo un rapporto della polizia stilato sulla base di testimonianze dirette ed indirette, la macchina di Schell, mentre si apprestava ad affrontare la curva detta di Northampton perdeva una ruota; in quel momento ia Cooper procedeva ad una velocità di oltre 160 km. orari. La vettura sbandava paurosamente per un centinaio di metri, si capovolgeva un palo di volte, e andava infine a schiantarsi contro un muretto di protezione, finendo letteralmente distrutta. Occorre aggiungere che durante la mattina era piovuto ininterrottamente e pertanto il fondo stradale viscido ha favorito lo slittamento della macchina. Pochi istanti più tardi transitava sul luogo deil'incìdente il campione del mondo Jack Brabham. « E' stata una cosa terribile — ha detto poi il campione del mondo. — Sul momento non mi sono reso conto di quanto era successo, vedevo soltanto dei mattoni sparpagliati sull'asfalto. Poi ho scorto i pezzi della macchina di Harry e ho capito che era successo l'irreparabile. Vedendo che verso i rottami della Cooper stavano accorrendo alcune persone, ripresi subito la corsa per portare ai bo.xes la notizia dell'incidente ». Frattanto lo sfortunato pilota veniva estratto esanime dalle lamiere contorte e subito trasportato con una autobarella all'infermeria del circuito, dove purtroppo i medici non potevano fare altro che constatarne la morte, causata dallo schiacciamento del torace e dallo sfondamento della scatola cranica. L'emozione ai boxes era enorme. I pochi piloti che in quel momento stavano provando la pista venivano fatti fermare, e subito era un accorrere di amici di Schell — corridori, meccanici, tecnici, giornalisti — verso l'infermeria, nella speranza di una parola rassicurante da parte dei medici. Ma purtroppo non ci era nulla da fare. Anche Innes Ireland è stato vittima oggi, a Silverstone, di un incidente, risoltosi per fortuna senza conseguenze. La sua Lotus slittava sulla pista bagnata e finiva contro una siepe di protezione. Gravi i danni alla macchina, ma ben più lo sarebbero stati se altre auto in pista non fossero riuscite, con acrobatiche manovre, ad evitare la Lotus Nella tarda serata gli organizzatori avrebbero deciso di non far disputare domani l'Intcrnational Trophy, in segno di lutto. . , h f- L'americano Harry Schell (a destra), morto ieri in un incidente a Silverstone, fotografato insieme a Behra, il conduttore francese pure scomparso tragicamente

Luoghi citati: Parigi, Silverstone