Orgasmo tra le famiglie di Genova dopo la scomparsa del piccolo scolaro
Orgasmo tra le famiglie di Genova dopo la scomparsa del piccolo scolaro E' passato un altro giorno ma di Roberto non si sa ancora nulla Orgasmo tra le famiglie di Genova dopo la scomparsa del piccolo scolaro Molti genitori non mandano à scuola i loro bambini se non possono accompagnarli - L'ipotesi più diffusa è quella del rapimento da parte di un maniaco - Alcuni credono di aver visto il ragazzo in città - Le ricerche continuano - Voci di misteriose telefonate alla madre (Nostro servizio particolare) Genova, 13 maggio. Ancora un giorno è passato, del bambino scomparso non si sa nulla. Se ne parla ovunque in giro, chi pensa di averlo visto e non riesce a distinguere le immagini della fantasia da quelle della realtà. Hanno creduto di vederlo oggi, ed è scomparso come un fantasma. Erano le quattro del pomeriggio, in un negozio della centralissima via San Vincenzo, è entrato un bambino con una pistola da cowboy in mano, ha chiesto l'elemosina ad alcune donne che stavano commentando le notizie pubblicate dai giornali sul bambino di Sestri Ponente. Il piccolo mendicante che aveva le scarpe in mano, ha improvvisamente afferrato il discorso, è sembrato impaurito, è scappato lasciando le scar¬ pe e la pistola. Lo hanno inseguito per la strada, senza raggiungerlo. Ma la, madre di Roberto Repétto non ha riconosciuto né le scarpe né la pistola: non sono di suo figlio. Il viso sveglio e intelligente di Roberto Repetto dagli occhi sgranati' su chi osserva la fotografia, ossessiona i carabinieri e gli agenti che lo cercano senza stancarsi, giorno e notte. Oggi hanno cercato anche nei pozzi degli orti rimasti fra le tante case, operaie della collina di ScsM Ponente; hanno visitato alcuni cantieri edil: Domani frugheranno tutti i fossi e i canali, continueranno a cercare nelle case in costruzione: è una fatica tristissima, che ha per sola speranza quella di trovare un corpo, null'altro. La speranza di ritrovare Roberto Repetto in vita non è però scomparsa del tutto. Escluso che il bambino possa essere vivo sulle colline, non resta che l'ipotesi del rapimento. Si continua a parlare di un incidente stradale: un automobilista senza anima avrebbe nascosto il corpo di Robertino, dopo averlo investito mortalmente. Ma è une ipotesi quasi assurda: il quartiere in cui abitava Roberto e a saliscendi, con strade strette, con curve frequenti che obbligano i veicoli a marciare a passo d'uomo. C'è molta gente, non è possibile investire, uccidere e portare via la vittima alle sette e mezzo di sera, quando c'è ancora la luce del giorno. Robertino è scomparso a quell'ora. Poco prima lo aveva incontrato sotto casa un compagno di scuola, Mario Negro, che ha confermato in modo convincente la sua testimonianza. L'ipotesi più diffusa è quella del rapimento da parte di un maniaco, non necessariamente un maniaco sessuale. I carabinieri genovesi, guidati dal maggiore Fabbrocini, hanno cercato ieri ed oggi un maniaco di Cornigliano (sobborgo industriale confinante con Sestri Ponente) noto per il suo desiderio di accompagnarsi con bambini senza far loro nulla di male. Il 17 marzo del issi,, questo maniaco aveva rapito un bambino di sette anni, tenendolo con sé per quindici giorni: gli regalava caramelle e dolciumi, felice soltanto di averlo, vincendo la sua solitudine. Poteva essere una buona pista e lasciava speranza di ritrovare Robertino vivo, senza aver sofferto. Il maniaco è stato rintracciato oggi: è in carcere da un mese, a Imperia i Anche questa strada è stata così abbandonata. Un operaio dell'* Ansaldo », noto per avere adescato un bambino due J anni fa, è stato fermato dai ca rabinieri ma poi rilasciato, avendo un alibi sicuro. Se Roberto Repetto è vivo, può darsi che il suo rapitore, allarmato dallo spiegamento di forze dei ricercatori e dalla tensione della cittadinanza (molti genitori non mandano a scuola i bambini se non possono accompagnarli o farli accompagnare), non sappia come restituirlo. Sono corse voci di telefonate a casa dei genitori del bambino: una voce infantile avrebbe detto: « Mam- mmi iimmmmmimmiimim un ma, sono Robertino ». La mamma ci ha detto che non è vero. Ma sembra che effettivamente una chiamata del genere, confusa e interrotta, sia arrivata ai vicini di casa. Una indefinibile simulazionet Oppure' il bambino è vivo, in casa di qualcunof Tutte le ipotesi 're stano valide: i rirercàtori continuano la loro fatica, come il padre di Robertino. m, ft
Persone citate: Fabbrocini, Mario Negro, Roberto Repetto, Sestri Ponente
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