Kruscev dice: Sarà difficile convincere i russi ad accogliere Eisenhower come ospite gradito,,

Kruscev dice: Sarà difficile convincere i russi ad accogliere Eisenhower come ospite gradito,, I rottami dell'aereo abbattuto esposti nel parco Gorki di Mosca Kruscev dice: Sarà difficile convincere i russi ad accogliere Eisenhower come ospite gradito,, Conferenza-stampa davanti ai resti dell'U-2 - « Pensavo che il presidente ignorasse la missione di spionaggio ; invece l'aveva autorizzata. II mio giudizio su di lui è cambiato » - « Andrò al convegno alla vetta con due giorni di anticipo : se fallirà, pazienza, abbiamo vissuto per 42 anni, possiamo continuare per altri cento » - Il pilota sarà processato - Gromyko rinnova le minacce ai Paesi che ospitano basi americane Il nostro corrispondente da Mosca, Alberto Ronchey, ci ha telefonato ieri sera: Dopo oltre quattro ore di attesa, l'ufficio sovietico per la « supervisione letteraria » sulle corrispondenze dei giornalisti occidentali a Mosca ha comunicato che I nostri resoconti di una clamorosa conferenza stampa tenuta stasera da Kruscev in piedi su una seggiola, dinanzi al resti del ricognitore americano abbattuto dall'artiglieria missilistica^ « non passano », almeno per stanotte. « Non passa » nemmeno una parola. La decisione colpisce in eguale misura tutti i corrispondenti occidentali non comunisti. Pubblichiamo sull' avvenimento un servizio di agenzia, che segue evidentemente la versione autorizzata della Tosa. Mosca, 11 maggio. I rottami dell'aereo americano < U2>, che, secondo Kruscev, sarebbe stato abbattuto con un missile c per suo ordine personale » mentre volava a 20 mila metri di quota su Sverdlovsk (Siberia), sono stati esposti oggi nel parco Gorki di Mosca Insieme con tutto l'equipaggiamento lMILIIIMIMItllllllillIItlMliMMIItlitMIIIMIlIllllS (macchine fotografiche, ago ipodermico con un veleno potentissimo, rivoltella con silenziatore, valuta straniera ecc.) che 1 militari sovietici avrebbero trovato nella carcassa dell'apparecchio e indosso al pilota, cap. Powers. Il pubblico ed i corrispondenti stranieri sono stati ammessi a vederli. Ad un certo momento è entrato nel parco Nikita Kruscev, subito circondato dai giornalisti, che gli hanno rivolto un gran numero di domande. Il Primo ministro ha im- provvisato una conferenzastampa rispondendo, in piedi su una sedia, a tutti i quesiti. Egli ha esordito in tono grave, mettendo in dubbio il viaggio nell'Urss del presiden te Eisenhower, sul conto del quale l'incidente dell'aereo spia mi ha indotto a mutare giudizio ». « Vedremo a Parigi se oc corra o meno aggiornare il viaggio del presidente Elsen^ hower nell'Unione Sovietica» ha detto Kruscev, ed ha aggiunto: «Ho sempre in progetto di recarmi a Parigi il 14 maggio, due giorni prima dell'inizio dei lavori. Se per una qualsiasi ragione la conferenza al vertice non dovesse avere luogo, ebbene, che volete, esistiamo già da 42 anni, potremo esistere ancora per cento anni. Vado nella capitale francese due giorni prima dell'apertura della conferenza perché, come tutti sanno, a me piace Parigi ». Rispondendo alla domanda: < L'incidente dell'aereo-spia ha mutato il vostro giudizio su Eisenhower? ». Kruscev ha risposto: « Si, certo. Non sapevo che il piano non era il capriccio di un ufficiale singolo, e sono rimasto stupefatto nell'apprendere che il Presidente aveva approvato il progetto di questi voli. Non potete aspettarvi che, dopo quanto è successo, io dica: « Che gente per bene sono costoro! ». Un giornalista americano ha insistito: « Ma desiderate ancora che Eisenhower visiti l'Unione Sovietica? ». Kruscev ha risposto: « Che volete che vi dica? Mettetevi al mio posto e rispondete voi. Dopo tutto sono responsabile del governo sovietico I russi sono persone dal cuore aperto; posso attendermi che lo accolgano come un caro ospite? Francamente, non vorrei essere nei panni di Eisenhower quando verrà a Mosca. La gente avrà una quantità di domande da rivolgergli, ed avrà ragione di farlo. « Io sono in una posizione difficile. Immaginate quale sarebbe stata la reazione negli Stati Uniti se alla vigilia della mia visita in quel paese noi avessimo inviato una spia in America. Quale accoglienza mi sarebbe stata riservata? Il popolo russo comprende la reciprocità. Di una cosa sono certo, che non vi saranno eccessi: il nostro popolo è disciplinato. Esso esprime le sue opinioni ma lascia agire il governo. I giornalisti e i turisti americani che sono qui possono testimoniare della disciplina e della riservatezza del nostro popolo. Non ho sentito parlare di incidenti contro americani ». Chiestogli se l'incidente dell'aereo americano sarà discusso alla conferenza al vertice, Kruscev ha risposto: « L'argomento è già stato dibattuto in tutto il mondo. Secondo la norma, non dovrebbe essere sollevato alla conferenza al vertice: non è compreso nell'ordine del giorno dei lavori e non è un argomento adatto». Un corrispondente americano ha domandato se l'incaricato d'affari Edward Freers, che attualmente sostituisce l'ambvusciato.-e Thompson, potrà ottenere dalle autorità sovietiche il permesso di vedere il oilota Powers; Kruscev ha risposto che « la nota americana che avanza una richiesta del genere è ingenua. Essi sanno che il pilota è sotto inchiesta e verrà giudicato responsabile in base alle nostre leggi. Quando sarà il momento, stabiliremo che forse Freers lo vedrà, forse no». Kruscev si è Intrattenuto a visitare l'esposizione per un'ora e venticinque minuti, soffermandosi in particolare ad osservare una fotografia del pilota americano Powers in giacca da volo in cuoio. Quando ha visto il respiratore d'ossigeno in perfette condizioni, il Primo ministro ha commentato: «Ecco perché il pilota è potuto sopravvivere ». Molto interessato Kruscev è apparso anche di fronte al film delle riprese fotografiche ed all'apparecchio registratore dell'aereo. « Questo è un ottimo scambio di esperienze pratiche », ha osservato. Anche il ministro degli Esteri Gromyko ha tenuto nel parco Gorki una conferenza-stampa a 500 giornalisti, ripresa dalla televisione e diffusa da radio Mosca. Gromyko ha denunciato « i complici dell'aggressione compiuta dall'aereo americano », che sarebbero, secondo il ministro, la Turchia (dove l'«U-2» aveva la propria base), il Pakistan (di dove l'apparecchio partì per penetrare in territorio sovietico) e la Norvegia (dove sarebbe dovuto atterrare, a missione compiuta). Il ministro ha aggiunto: « Le informazioni in possesso del governo sovietico non lasciano' dubbi sul fatto che gli organi responsabili americani, i quali avevano inviato l'aereo nell'Urss, hanno agito a scopi aggressivi e con fini ostili », e dopo avere detto che i responsabili della provocazione alla vigilia della conferenza al vertice sono stati messi con le spalle al muro da fatti innegabili, ha continuato: < La prima, menzognera versione del dipartimento di Stato ha finito per porre in una situazione imbarazzante dinanzi al mondo intero, coloro i quali l'avevano inventata ». Quanto alla dichiarazione del 7 maggio, « il governo sovietico ha espresso il proprio parere nella sua nota inviata agli Stati Uniti». Commentando poi la dichiarazione fatta martedì sera dal segretario di Stato Herter, Gromyko ha osservato: «La parola "cinico" sarebbe, io credo, troppo dolce per qualificare la dichiarazione del capo della diplomazia americana. «L'incursione dell'aereo costituisce un atto dì aggressione a norma del diritto internazionale. Violare in modo provocatorio l'integrità territoriale di altri Paesi significa giocare con il fuoco e costituisce una delle forme più pericolose di equilibrio sull'orlo del baratro della guerra. Nel caso si ripetessero provocazioni simili a quelle dello " U-2 ", coloro i quali lasciano impiantare sui propri territori basi per il decollo di aerei incaricati di violare le nostre frontiere debbono sapere che V Urss metterà queste basi in condizioni di non nuocere più. D'altra parte, non rimarrebbero se non rottami dì qualunque aereo il quale osasse violare nuovamente le frontiere dell'Urss». La foto rilasciata dai russi del pilota americano cattu rato, Francis Powers (Tel.; ln