Come si diventa campioni secondo i medici sportivi

Come si diventa campioni secondo i medici sportivi Come si diventa campioni secondo i medici sportivi Le esigenze degli atleti discusse Milano, 9 maggio. Ha avuto luogo stasera, dalle ore 20,30 alle 24, nel salone della Fondazione Carlo Erba in via Cerva 44, un importante symposium sulla medicina sportiva, sotto la presidenza del prof. De Caro, rettore magnifico dell'Università di Pavia. Scopo del convegno è quello di creare la figura del medico sportivo: i lavori continueranno anche domani. I dottori Karkovlch, Gemmel e Keys ló scorso anno, nel riassumere i risultati delle Olimpiadi di Melbourne rilasciarono questa dichiarazione: « Se la preparazione degli atleti fosse affidata esclusivamente ai medici, tutti i records mondiali crollerebbero e si tratterebbe di un crollo sensazionale, perché cento metri ad esempio, verrebbero compiuti in 8 secondi anziché in 10 come attualmente >. Gli esperti del collegio americano di medicina sportiva sono convinti d'altro canto, che campione non si nasce, ma lo si diventa con pazienza, -intelligenza, tecnica consumata. Tale preparazione deve iniziare nei primi anni di vita, così come i danzatori del balletto classico si allenane dalla prima fanciullezza. Vi sono problemi di enorme importanza, come quello della alimentazione dell'atleta. Certe disgustose diete elaborate da prtsunti specialisti o, peggio, da allenatori privi delle più elementari conoscenze in fat- to di digestione e di calorie, debbono essere abbandonate Dice il dottor Gemmel i fate mangiare all'atleta ciò che gli piace e nella quantità che gWconsente di conservare il suo peso nei limiti della norma >. Certe tavole chiassose, attor- al convegno di Milano - Un po' di g | hanno parlato i professori L. Gedda, direttore dell'Isti tuto di genetica dell'Universi tà di Roma, T. Lucherini di I rettore dell'Istituto di reuma I tologia dell'Università di Rolma, R. Margaria, direttore i dell'Istituto di fisiologia del- no alle quali si aggirano persone sconosciute, possono turbare la digestione di alcuni atleti particolarmente sensibili. Il pasto poi, deve essere consumato almeno 3 ore prima della gara, gli zuccherini, il fosforo ed altri piccoli stimolanti, che gli atleti inghiottono prima di scendere in campo, hanno un effetto suggestivo e, per molti atleti, possiedono la arcana forza di un amuleto. Anche la questione del peso va riconsiderata: una certa quantità di grasso sotto la pelle giova anziché nuocere, perché costituisce un'ottima riserva di energia. Importanti sono i mutamenti del polso e della pressione sanguigna durante le gare. Zatopek, che iniziò a correre a 19 anni, ha una pressione sanguigna di 145, ma durante la gara dei 5 km. sale a 210, così i battiti del cuore passano da 68 a 148 al minuto. Il grande atleta. Bannister alla fine della gara dei 1500 metri, na un rialzo di pressione da 120 a 170 e i suoi battiti cardiaci passano da 70 a 120. Per le gare brevi dai 100 ai 400 me tri occorre una muscolatura particolare, mentre è indifferente l'apporto dell'ossigeno da parte dei polmoni: infatti queste gare vengono compiute in meno di 50 secondi e un velocista le può fare trai tenendo il respiro. Su questi argomenti staseral'Università di Milano, C. Cervini, di Roma. rasso sotto la pelle non è nocivo Il terzo congresso a Palermo di specialisti di denti e bocca Palermo, 9 maggio. Sono in corso a Palermo i lavori del <3" congresso nazionale della Società italiana di odontostomatologia e chirurgia maxillofacciale », al quale hanno partecipato numerosi stomatologi italiani e stranieri provenienti da varie parti d'Europa. Sul possibile insorgere di tumori dai tessuti dentari e sulla loro possibilità di cura, ha svolto la relazione il prof. Dino Roccia, dell'Università di Torino. Un altro importante argomento oggetto di discussione è stato quello delle alterazioni infiammatorie e distrofiche del cavo orale, tema trattato in un'ampia relazione dal prof. Omero Tempestini, dell'Università di Catania. Gli inconvenienti biologici e di carattere clinico collegati al largo uso ed applicazione delle protesi di acciaio hanno costituito 11 terzo tema di relazione trattato dal prof. Bandettinl, dell'Uni- dal prof. BandUstionata gravedallo scoppio del | versità di Pisa, Ustionata gravemente in volto dallo scoppio del fornello a spirito Biella, 9 maggio, L'operaia Anna Teresa Rei- |na, di 55 anni, è rimasta gravemente ustionata al volto in seguito allo scoppio del fornello a spirito su cui aveva messo a scaldare delle vivande. La disgrazia è avvenuta per cause non ancora accertate alle 13 nell'abitazione della Reina. Ricoverata all'ospedale cittadino, è stata giudicata in condizioni preoccupanti.

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