Un'automobile sbanda al casello di Novara e piomba su tre persone: un morto e un ferito

Un'automobile sbanda al casello di Novara e piomba su tre persone: un morto e un ferito Un'automobile sbanda al casello di Novara e piomba su tre persone: un morto e un ferito Ucciso il casellante; il e travolge un benzinaio (Dal nostro corrispondente) , Novara, 9 maggio. Un tragico incidente è accaduto oggi pomeriggio all'altezza del casello di Novara dell'autostrada Torino-Milano. Un'auto, nuova fiammante, s'è messa a sbandare ed è piombata su due uomini addetti al servizio biglietteria del casello: uno di essi, colpito in pie¬ L'auto sulla banchina del indica il punto esatto dove BlllllTIIllllllllllItllllllllllllItllIIIIIIIItlllllllllll bigliettario si salva gettandosi a terra - La vettura, senza controllo, finisce sul marciapiedi della stazione - Il pilota, un ex-collaudatore torinese diretto a Vienna, dice di essere stato colto da improvviso malore no, è morto, l'altro è riuscito a gettarsi a terra salvandosi; la vettura è poi finita sul marciapiedi dell'edificio dove si trovava un benzinaio ohe è rimasto ferito. Il pauroso incidente è avvenuto poco dopo le 16 e per fortuna in quel momento lungo l'autostrada non v'era il trof¬ fico molto intenso altrimenti | casello di Novara dopo il tragico incidente. La freccia i tre addetti all'autostrada sono stati investiti e travolti lJtlllllllllllllllllIllllllItllllllItllllllIllf Illllllllllllll ie conseguenze sarebbero state ben più gravi. La macchina investitrice, una < 1100-103 » targata TO-32l,060, di proprietà della « Sadem », era pilotata dal signor Giovanni Motta di 62 anni, residente a Torino in via Carlo Alberto 1)1, ex-collaudatore che ora presta saltuariamente la sua opera alla « Sadem », una società che tra lltlllllIIIIflIIIIIIIIIIIIIIIItllllllllllllllllllllllIIIU l'altro, noleggia anche vetture. Oggi il Motta stava appunto portando la « 1100-103 » a un austriaco a Vienna. Era partito da Torino nelle prime ore del pomeriggio facendosi accompagnare dalla nuora, Giuseppina Dematteis di SO anni. Il viaggio si era svolto regolarmente sino al casello di Novara dove l'ex collaudatore aveva intenzione di fermarsi per prendere un caffè al posto di ristoro. Che cosa è accaduto in vecet Il Motta, dice di non ricordare più nulla, sostiene di essere stato colto da un improvviso malore che gli ha fatto perdere il controllo della guida: sta di fatto che l'autovettura, che fino a quel momento aveva percorso in tutto 151 Km. essendo, come s'è detto, ancora nuovissima, anziché fermarsi sulla destra, dov'è il posto di ristoro, proprio a quell'altezza ha preso a sbandare sulla sinistra, ha attraversato tutta l'autostrada diagonalmente ed è piombata sui casellanti: uno di essi, Giuseppe Brasati, di 51 anno, colpito in pieno, è stato scaraventato a parecchi metri di distanza. Il bigliettario Pierino Lobbia di 50 anni, di Novara, che forse aveva visto con un attimo d'anticipo la macchina muovere verso di loro riusciva con un balzo a gettarsi a terra salvandosi. La « 1100 » rimasta senza controllo, proseguiva la sua corsa e finiva sul marciapiedi del casello, ove investiva ancora il benzinaio Giacomo Evola di 1)8 anni. Superati i primi attimi di smarrimento, il personale del posto di ristoro e alcuni automobilisti di passaggio portavano soccorso alle vittime. Il Brucati appariva in gravissimo condizioni ed egli infatti decedeva poco dopo il ricovero all'ospedale di Novara. Il benzinaio Evola è stato, trattenuto per varie ferite e una forte contusione al torace; il bigliettario Lobbia, che si era gettato a terra, se l'è cavata con una contusione al ginocchio. Sia il Motta che la nuora sono usciti incolumi dall'inci dente. L'inchiesta è stata affidata alla Polizia stradale di Novara che è giunta sul posto col comandante maggiore Garbarlno. La povera vittima, Giuseppe Brusati, abitava con la moglie e una figlia di 23 anni, nel casello di Novara il benzinaio Evola, originario della Sicilia, da appena due mesi ha preso servizio sull'autostrada. p. b. Un morto e tre feriti nell'auto che s'incendia dopo l'urto Padova, 9 maggio. ggUna macchina si è schiantata questa notte in una strada di Montegroppo Terme contro un albero e si è quindi incendiata. I quattro viaggiatori sono stati estratti da alcuni soccorritori prima che rimanessero preda delle fiamme e trasportati d'urgenza all'ospedale, dove i sanitari hanno riscontrato loro ferite e lesioni gravi; uno di essi, Giovanni Fasolato, di 39 anni, operaio ò morto durante la notte. L'incidente è accaduto poco prima dell'una in via S. Mauro, una strada molto tortuosa. L'auto procedeva, a quanto sembra, a velocità sostenuta proveniente da Abano. Nell'abbordare una delle tante curve volgenti a sinistra, la vettura sbandava sulla destra, slittava per trenta metri su un tappeto erboso lungo la stessa strada terminando la sua corsa contro un albero. Qualche istante dopo dal motore si sviluppava una fiammata che si propagava a tutta la vettura riducendola a un bracere. I quattro automobilisti han- no potuto essere estratti in tempo dai rottami. Con alcune macchine di passaggio i feriti sono stati trasportati all'ospedale di Padova. Si tratta di Mari Garofolin di 36 anni, che era alla guida, Aldo Magello di 41 anno, Pietro Ciato di 36, oltre al Fasolato deceduto poco dopo, tutti eNjuattro di Montegroppo. I tre superstiti sono stati ricoverati con prognosi riservata. La morte di un operaio caduto dalla bicicletta Mnndnvì, 9 maggio. Uno sportivo monregalese, il decoratore Giuseppe Moro, di 55 anni, è deceduto nelle prime ore di stamane per le conseguenze d'una caduta. Sabato scorso, tornando in bicicletta dal lavoro, giunto in via Mellano a pochi metri dalla sua abitazione, dove la strada è in forte pendenza, perdeva l'equilibrio e cadeva. All'ospedale i sanitari gli avevano riscontrato un trauma cranico, ma le sue condizioni non apparivano preoccupanti. Ieri sera il decoratore si è improvvisamente aggravato e non ha più superato la crisi, iininiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii