L'omicida dì Nichelino strappato alla morte Sascia la clinica ed è rinchiuso alle "Nuove,,

L'omicida dì Nichelino strappato alla morte Sascia la clinica ed è rinchiuso alle "Nuove,, Uopo si delitto si era sparato due proiettili nel cervello L'omicida dì Nichelino strappato alla morte Sascia la clinica ed è rinchiuso alle "Nuove,, Un difficile intervento chirurgico gli ha estratto le pallottole risparmiando anche la vista - Commovente incontro con la moglie e la figlia dalle quali si era separato 5 anni fa - Ammette d'aver ucciso ma non ricorda come Dall'ingresso della clinica neurologica del prof. Bolsi, alle Molinette, è uscito ieri alle 17 un uomo in maniche di camicia, con la giacca gettata sulle mani unite davanti al petto. Gli stavano a fianco due carabinieri in divisa. Non per nulla era in maniche di camicia e teneva le mani congiunte e coperte: nascondeva le manette che I carabinieri gli avevano messo ai polsi subito dopo che aveva lasciato il letto. Era Giuseppe Rossa, il macellaio trentatreenne di Nichelino che il 15 aprile scorso uccise con due colpi di rivoltella, nell'abitazione di una conoscente, la propria amante, Gina Giaccherò di 32 anni, coniugata e separata dal marito, la quale era stanca della relazione e voleva romperla defì nitivamente. Subito dopo il delitto il Rossa si sparò duo colpi di rivoltella alla testa e le pallottole gli attraversarono il capo, dalla tempia destra a quella sinistra fermandosi contro un osso, senza uscire. Cosi ferito, Giuseppe Rossa aveva inforcato la bicicletta, era andato nella sua casa a lavarsi il sangue, poi s'era rimesso In viaggio, aveva percorso circa un chi lometro e mezzo per andare a ri ferire l'accaduto ci proprio padrone. Questi aveva avvertito la po lizia. All'ospedale di Santa Croce dove era stato portato per i primi soccorsi si era ribellato ai medici perché non voleva che lo curassero e aveva dimostrato una forza e una aggressività giudicate Incredibili in un uomo con due proiettili conficcati nella massa cerebrale. Alle Molinette, dove venne in piantonato seguito ricoverato il Rossa fu sottoposto a un difficile intervento chirurgico da parte del prof. Fasano: si trattava di estrarre i due proiettili senza ledere i centri vitali. L'operazione è riuscita pienamente ed ora le ferite sulla tempia destra sono rimarginate. L'assassino non ha perduto nemmeno la funzione visiva i e e a i di a il ue o ore dell'occhio: risulta soltanto colpito il nervo che comanda la palpebra, che in tal modo rimane sempre abbassata e quando egli tenta di sollevarla, gli procura un dolore acuto. Giuseppe Rossa in questo periodo di degenza in clinica trascorso >.on i carabinieri ai lati del letto, ha parlato spesso del suo delitto; o meglio, ha parlato della donna che ha ucciso, delle liti che faceva con lei, della paura che aveva di perderla e dell'attaccamento sempre maggiore che sentiva a mano a mano che lei gli sfuggiva. Del momento tragico dell'omicidio non ricorda nulla: ammette di avere ucciso, ma non sa dire una parola su quanto è accaduto. Da quando ha ripreso le facoltà mentali, dopo l'intervento chirurgico, è sembrato un altro uomo, con un diverso carattere. La trasformazione, singolarissima, è stata studiata dai sanitari che lo hanno curato: le lacerazioni provocate nel tessuto cerebrale dal proiettili hanno avuto un effettol pari a quello che si sarebbe ottenuto se il mancalo suicida fossistato sottoposto a un intervento lnRslLsflctip:u oggi calmo, più responsabile .controllato. e Quando la moglie e la bambina i Lidia di 7 anni sono state ammes- di lobotomia. Di natura passiona-1 le e insofferente, il Rossa appare |e ii6, inso di rila nera sti e. se al suo capezzale cui si andava riprendendo, Giuseppe Rossa si è abbandonato al pianto. Ha voluto stringere fra le braccia la figlia e a lungo l'ha accarezzata sulla testa. Erano cinque anni che non la vedeva, da quando si era separato dalla moglie e mai, in tutto quel tempo, aveva chiesto di incontrarsi con lei. Ieri, appena uscito dalla clinica neurologica delle Molinette, il Rossa è salito su un furgone cellulare che ho accompagnato alle Nuove ». Per ora è stato internato nel reparto infermeria. Qui "i lo interrogherà nei prossimi giorni 11 sostituto Procuratore della Repubblica dott. Buscaglino che sta svolgendo l'istruttoria del de litio. Giuseppe Rossa lascia le Molinette il vestito reca ancora visibili le macchie di sangue

Persone citate: Fasano, Gina Giaccherò, Giuseppe Rossa

Luoghi citati: Nichelino