Fatti esplodere due chili di tritolo davanti alla casa di un industriale

Fatti esplodere due chili di tritolo davanti alla casa di un industriale AtiewMÉat& din a ssa ii ardii in Toscana Fatti esplodere due chili di tritolo davanti alla casa di un industriale Lo scoppio, avvenuto all'alba a Monsunr nano, non ha fatto vittime - La sera precedente era stata lanciata una bomba nel giardino di un altro industriale presso Pistoia (Dal nostro corrispondente) Firenze, 5 maggio. Due attentati dinamitardi sono stati commessi, nel volgere di podio ore, contro le abitazioni di due industriali toscani. II più grave degli episodi è avvenuto all'alba di stamane a Monsummano; l'altro, ieri sera, nei pressi di Pistoia. La polizia ha iniziato le indagini: mentre per il primo caso è stata trovata una traccia che potrebbe portare all'identificazione degli attentatori, per il secondo si brancola nel buio. L'attentato di Monsummano è avvenuto stamane alle quattro. Una grossa bomba è stata fatta esplodere davanti alla porta d'ingresso del palazzo in cui abita l'industriale Guglielmo Barn!, nel rione « Le Case », in via Cesare Battisti 102. La deflagrazione ha mandato in frantumi tutti i vetri delle finestre per un raggio di un centinaio di metri e ha destato di soprassalto tutti gli abitanti della zona. Per fortuna non si sono avute vittime. La carica della bomba era potentissima: basti pensare che la porta d'ingresso è stata divelta e lanciata a vari metri di distanza, mentre nel punto in cui l'ordigno esplosivo era stato deposto si è formata una grossa buca. Qualche danno ha riportato anche la facciata del palazzo, nel quale, oltre i Barn!, abitano ben diciotto famiglie, e il balconcino sovrastante l'ingresso. Lo spostamento d'aria provocato dall'esplosione ha fatto accartocciare le saracinesche di un negozio di tabaccaio situato a una quindicina di metri. ' L'attentato, come s'è detto, non ha fatto vittime, ma il significato che viene attribuito all'episodio è allarmante. Si ricorda, infatti, il susseguirsi di lettere e telefonate minatoria che nell'estate scorsa avevano perseguitato il Barni, minacciando la morte del figlio quattordicenne, Riccardo, se non veniva versato un riscatto di cinque milioni. Evidentemente, una volta allentatesi le indagini dei carabinieri, dopo la denuncia dell'industriale, e cessata la sorveglianza attorno alia sua casa, i ricattatori sono tornati alla carica ed hanno organizzato l'attentato: due chilogrammi di tritolo sono stati fatti esplodere a scopo intimidatorio; per fortuna come dimostra l'assenza di schegge metalliche — l'esplosivo non è stato chiuso in un involucro, altrimenti le conseguenze avrebbero potuto essere gravissime. Il Barni, dopo l'esplosione, è balzato sulla sua auto, vestito sommariamente, ed a velocità pazzesca ha battuto le strade dei dintorni in una disperata ma vana caccia all'uomo nella notte. Le indagini della polizia non hanno ancora dato alcun risultato: molte persone sono state interrogate, ma nessun indizio sicuro è finora emerso. Unica traccia, il rumore percepito da una donna che abita a qualche centinaio di metri, di una portiera d'auto che sbatteva pochi minuti dopo lo scoppio e di un motore che si accendeva per allontanarsi velocemente. L'altro episodio, che ha una certa analogia con quello di Monsummano, è avvenuto Ieri sera circa alle 21, a Quadrata di Tizzana, presso Pistoia. Nel giardino della villa dell'industriale Luigi Lonzi, è stato fatto scoppiare un ordigno creando vivo panico fra 1 familiari del Lenzi e nel vicinato. Anche in questo caso non si' sono avute vittime. La bomba, che sembra sia stata lanciata dalla strada, è scoppiata prima di toccare terra, facendo solo un buco nel terreno. Pare si sia trattato di una bomba a mano. Il Lenzi è persona molto nota. Ieri sera sì trovava a Roma e in casa erano la mo- glie signora Mi-e;ia con il figlio Luigi, di 4 anni, che stava dormendo. La signora invece era intenta a guardare la televisione. g. C.

Persone citate: Guglielmo Barn, Lenzi, Luigi Lonzi

Luoghi citati: Firenze, Monsummano, Pistoia, Roma, Toscana