Un goal-capolavoro segnato da Charles per i juventini contro i bolognesi: 3-0

Un goal-capolavoro segnato da Charles per i juventini contro i bolognesi: 3-0 X*a squadra capolista ò a&pmx*sa ìmm f/presa Un goal-capolavoro segnato da Charles per i juventini contro i bolognesi: 3-0 11 gallese aveva aperto la serie delle reti, imitato poi da Stacchini Una galoppata da un'area all'altra per mettere a segno il terzo pallone Per la Juventus, proprio come la logica faceva prevedere, la partita è risultata più facile di quanto certuni ritenevano. Era la situazione di campionato che si era fatta difficile, dopo Firenze, non la possibilità, da parte dei bianconeri, di battere il Bologna ad essere assurta ad un grado di difficoltà formidabile. L'incontro in sé ha finito per non essere nulla di trascendentale: quasi un fatto di normale amministrazione, a tratti bello, a tratti confuso, con spunti ed episodi notevoli e molto più brillanti del tipo di giuoco che ha fatto da sfondo al complesso della gara. Il Bologna aveva adottato, per l'occasione, le sue misure di sicurezza: aveva messo il laterale Tumburus su Charles e Fascetti su Bivori, lasciando al centro mediano Mialich a fare da battitore libero. Per un po' di tempo, per una mezz'ora circa, l'accorgimento aveva avuto successo, riuscendo a frustrare più, volte per un nonnulla e- sempre al momento culminante gli sforzi aggressivi dei padroni di casa. Al momento della prima rete di Charles, il sistema difensivo non era crollato e la dispo sizione degli uomini erqj rimasta all'incirca inalterata. Solo Fascetti, che ha doti di attac¬ caalveuavsoriuntai coedscgsoeslavaLsclabinlavFdlF cante più. che discrete, aveva allentato alquanto la sua sorveglianza su Sivori per dare una mano alle incursioni in avanti dei suoi compagni. Verso il termine della partita, a risultato oramai consacrato da un'altrarete di Charles — spettacolosa addirittura questa — i petroniani si sguinzagliarono con maggior intraprendenza ed insistenza all'attacco, e riuscirono a procurare qualche grattacapo agli estremi difensori bianconeri. Ma, un po'per esitazione propria, un po' per la resistenza opposta daVavassori, Ccrvato e compagni, a fatti concreti non si giunse. L'impressione che finì per lasciare questo Bologna, fu quella di una squadra provvista di buone doti tecniche nei singoli individui — vedansi particolarmente Fogli, Fascetti, Pavinato — un undici che impo- sta bene,le, azioni a metà campo, ma'che è un po' tenue ed evanescente nello sforzo collettivo. Anche la Juventus non si trova, in condizioni fiorenti di forma'in questo momento. La sua prestazione di questa volta' segna un progresso sulla prova sostenuta a Firenze otto giorni prima, ma, in certo qual modo, conferma e spiega parecchie cose allora successe. La squadra ha avuto un inizio di partita del tipo forte, ed alcune sue azioni, sul lato destro dell'attacco, sono state fra le migliori di tutta la partita, ma poi la squadra ha mostrato una tendenza piuttosto impressionante a cadere nell'insoluto: dieci, quindici passaggi alla ricerca di una situazione da tiro che non si presentava mai, con tanti difensori che affollavano l'area di rigore avversaria, ed una insistenza nel tenere la palla da parte di qualcuno degli uomini, che proprio non poteva portare al giuoco chiaro e penetrante. Ad un dato momento del primo tempo si assistette allo spettacolo esilarante di un Sivori che faceva le sue evoluzioni, stretto d'assedio nel circolo formato da ben sei avversari. La Juventus prese a fare la parte della dominatrice fin dalle prime battute della partita. Tutta una serie di belle azioni, sulla destra del suo attacco. Con un Bologna che si difende bene. Attorno a Charles ed a Sivori c'è sempre un nugolo d'uomini che spingono e premono e bloccano. E cosi la rete che deve indicare la via del risultato non giunge che alla mezz'ora. Sivori spara in porta, e Giorcelli respinge corto, Nicole riprende, fa partire un secondo tiro e colpisce la traversa, arriva Charles, e mentre tre difensori riempiono i due terzi della porta, il gallese spedisce irresistibilmente nel settore della medesima rimasto sguernito. E' tutto, come palloni in rete, nel primo tempo. Che Nicole spara alto, ed all'altro estremo del campo, Piva-tetti, Cervellati e Campana non fanno che ab bozzare azioni che non con eludono. La ripresa non è iniziata che da cinque minuti, quando Sivori e Stacchini, approfittando di una incertezza avversaria, se ne vanno via di conserva sulla sinistra, aorrono a fianco a fianco per una ventina di metri, poi il primo cede la palla al secondo, e' questi infila la rete con un tiro basso e potente. Due a zero, su di una reazione degli ospiti, ed a seguito di un tiro basso che Vavassori ha potuto parare ma non. trattener e, il terzino Garzena arriva miracolosamen¬ te in tempo ad impedire a Benna di sospingere in rete da pochi passi. Ed allora spunta Charles con una volata che copre quasi l'intera lunghezza del campo. Il gallese si impadronisce della palla nella propria area di rigore, fila via fino atta linea di metà campo, dà a Nicole, continua a correre, riceve di ritomo dal compagno, aumenta di velocità come se premesse su di un acceleratore, e termina battendo Giorcelli e tutti quanti irresi- sbvtfptrtlttn stibilmente. Fa tre a zero, e basta. Nel periodo finale, viene a vanti il Bologna e, su quattro tiri quasi consecutivi — un fuoco di fila a cui prendono parte Fogli e perfino Capra il terzino — il portiere Vavassori si produce in quattro parate una più bella dell'altra. E la Juventus conserva inviolata la propria rete, come inalterata rimane la sua posizione in classifica. Vittorio Pozzo Il centravanti Charles, al termine di una entusiasmante discesa, sepia 11 suo secondo goal nella partita vinta dalla Juventus contro 11 Bologna

Luoghi citati: Bologna, Firenze