Quasi centenari festeggiano i 74 anni di matrimonio

Quasi centenari festeggiano i 74 anni di matrimonio Eccezionale avvenimento a San Mariano Oliveto Quasi centenari festeggiano i 74 anni di matrimonio Lui ha 98 anni, lei 94 - Niente cerimonie ufficiali, discorsi, brindisi Della settantina di figli, nipoti e pronipoti, alcuni si sono riuniti intorno ai due vecchi per celebrare in intimità la lieta ricorrenza (.'anelli, lunedi mattina. «Comune di San Marzano Oliveto — 6 marzo 1886 — Giuseppe Gallo e Giuseppina Pavia, oggi sposi ». Trovare una coppia che compia 74 anni di matrimonio non è cosa di tutti i giorni. L'eccezionale avvenimento è stato festeggiato ieri a San Marzano, ridente paesino appollaiato su un cocuzzolo delle colline del Monferrato. « Pinu » e « Pina », lui 98 anni, lei 94, hanno raggiun- to l'invidiabile traguardo. Ma non è stata, la loro, la solita festa, un po' paesana, molto i rumorosa, con cerimonie, discorsi, brindisi, l'immancabile banchetto... Pochi parenti, i più Intimi, si sono riuniti accanto ai due vecchi, per testimoniare un semplice ma devoto affetto. Giuseppe Gallo, è malato. Da un paio di mesi è costretto al letto. Fino a Natale era stato vivace, forte e arguto. Ora le energie gli sono venute meno: ma la sua mente è sempre viva, capisce ogni sera, segue tutto ciò che gli succede attor - no. «Pina», la fedele compa a a o gna della vita, lo cura amo revolmente. Un anno fa i due vecchietti hanno lasciato o a e e i la cascina abitata per oltre settant'anni, e si sono trasferiti presso la figlia e il genero, Prudentina e Secondo Barbero. Vivono sereni, circondati dall'affetto del molti discendenti: tra figli, nipoti e pronipoti, sono 69. Non passa domenica senza che qualcuno venga a trovarli. In quest'atmosfera di tramonto, un po' malinconica, ma serena, « Pinu » e « Pina », Ieri sono stati festeggiati. Non c'erano personalità, nulla di ufficiale. Ma proprio per questo abbiamo voluto essere presenti, per cogliere l'aspetto intimo e sincero di un'eccezionale festa familiare. In un ampio camerone della cascina, minuto e arzillo nel gran letto, Giuseppe Gallo sorrideva a tutti. Seduta accanto c'era la vecchia moglie. Dei molti figli, (tredici, nove ancora vivi) oltre i padroni di casa, solo Carlo era presente: era giunto da Torino con la figlia Maria e il genero Domenico Chiosso. Altri due nipoti dei vegliardi pure erano arrivati da Torino: Vito e Franca, una graziosa studentessa delle commerciali, figli del figlio Filippo, proprietario di tre bar nella capitale piemontese.' Chiacchieravano, si facevano narrare dal nonni i tempi lonta-ni, quando lui di 24 anni e lei appena ventenne si sposarono. « Quando siamo venuti su questa collina — ha detto Pina" — era tutto selvaggio: boschi e prati. Lui — e accennava con tenerezza al vecchio marito — l'ha trasformata in un vigneto». Ed ora il vigneto si stende su tutto il dolce pendio, fino al fondovalle, fino alla strada provinciale che corre In basso verso Ca nelli. Su questa terra i due vecchi coloni hanno trascorso tutta la loro vita ed ora passano gli ultimi anni tranquilli e amati, seguendo il mutare delle stagioni, il fiorire e sfiorire dei campi che hanno tan to curati. B8HAABEEFMNPdScZCCClSFIAMbPLSSDDRAAA b. 1. 11 novantottenne Giuseppe Gallo, da un palo di mesi costretto a letto, assistito dalla moglie, novantaquattrenne

Persone citate: Domenico Chiosso, Giuseppe Gallo, Giuseppina Pavia, Secondo Barbero

Luoghi citati: San Mariano Oliveto, San Marzano, San Marzano Oliveto, Torino, Vito