Non si dovrà demolire rilrbiochimica così ha stabilito il Consiglio di Stato
Non si dovrà demolire rilrbiochimica così ha stabilito il Consiglio di Stato Non si dovrà demolire rilrbiochimica così ha stabilito il Consiglio di Stato Respinta l'istanza dei proprietari dei terreni confinanti che chiedevano l'esecuzione della prima sentenza - Il problema ritorna al Consiglio comunale Secondo l'ultima decisione del Consiglio di Stato, resa pubblica ieri, gli impianti dell'Urbiochimica, per lo smaltimento della spazzatura, non saranno demoliti e per conseguenza il Comune eviterà una perdita di 600 milioni che pareva quasi sicura La vertenza era stata iniziata dal geom. Tabacchi e da altri proprietari dei terreni adiacenti allo stabilimento: essi avevano sostenuto che non era stata rispettata la distanza di mille metri voluta dalla legge e che la costruzione dell'edificio doveva ritenersi illecita. Il Consiglio di Stalo nel luglio scorso aveva dato loro ragione. Allora essi avevano presentato un nuovo ricorso per chiedere che, in base a questa decisione, lo stabilimento fosse abbattuto. d.°to che era stato riconosciuto illegale. Ipvece il Consiglio di Stato ha respii-'.o la nuova richiesta adducendo motivi ohe favoriscono il Comune. Ha riconosciuto che le ragioni di illegittimità posso no in futuro essere eliminate i che pertanto nulla vieta che siano usati gli impianti. La distanza dei mille metri non va calcolata — come era stato fatto — f partire dal perimetro dell'area, di terreno assegnato all'Urlilo-1 chimica, bensì dal perimetro dell'edificio. Inoltre il nuovo piano regolatore della città ha ridotto la estensione della zona residenziale della Borgata Viliaretto, si che il centro abitato rimane fuori della distanza incriminata. Per il diverso calcolo e per il nuovo piano regolatore, entro 1 1000 metri vengono a trovarsi soltanto poche costruzioni isolate E allora il Comune può chiedere che siano espropriate per motivi di pubblica utilità In base ai nuovi elementi sarà riveduto il progetto per la disciplina e io smaltimento della spazzatura, che già era stato bocciato. L'argomento sarà riportato in Consiglio comunale. Ora che il Comune non ha più il timore di dover abbattere l'edificio, è augurabile che gli impianti siano sfruttati a pieno eliminando le montagne di spazzatura che sono state alzate attorno allo stabilimento e che potrebbero costituire un grave pericolo per la popolazione della zona nell'imminenza dell'estate.
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