Adenauer a 84 anni dichiara «E' presto per pensare al mio successore»
Adenauer a 84 anni dichiara «E' presto per pensare al mio successore» Adenauer a 84 anni dichiara «E' presto per pensare al mio successore» Il Cancelliere rieletto segretario della de tedesca con 411 sì e 4 no - I suoi dubbi verso gli alleati per Berlino - « I tedeschi sono troppo pochi e debbono far più figli » (Dal nostro corrispondente) Bonn, 27 aprile. «Il mio successore alla Cancelleria — ha dichiarato oggi Adenauer — lo si troverà al tempo debito: al momento opportuno si potrà scegliere un uomo capace di reggere saldamente nelle mani il timone del governo. Non credo — come dice qualcuno — che la successione alla Cancelleria scatenerà lotte nella democrazia cristiana: comunque — ha soggiunto Adenauer — è inutile ed inopportuno per il momento parlare di un " delfino " ». Il Cancelliere ha 84 anni. Adenauer, che ha tenuto un discorso al congresso nazionale della democrazia cristiana apertosi oggi a Karlsruhe, ha voluto far capire con tutta chiarezza che non intende affrontare il problema della successione: probabilmente neanche dopo le elezioni politiche del 1961 che egli si propone di vincere ancora una volta alla testa della democrazia cristiana. Non sarà però facile superare le future prove elettorali: i più recenti sondaggi fra la opinione pubblica stanno ad indicare una diminuzione delle simpatie popolari per il partito di maggioranza. «E' interessante notare però — ha continuato Adenauer — che non sono andate aumentando in proporzione le simpatie verso gli altri partiti: sta crescendo invece la percentuale degli indecisi. Noi siamo i responsabili diretti di questo stato di cose: è vero che abbiamo superato finora tre campagne elettorali, ma nessuno ci può garantire che vinceremo anche la quarta >. Parlando della situazione interna, il Cancelliere ha invitato il popolo tedesco a fare più figli. «Uno dei fatti più riprovevoli di oggi — ha detto — è che la media delle nascite in Germania è pericolosamente bassa >. Il Cancelliere ha precisato che la Germania è il quarto fra i paesi del mondo con la natalità più bassa, dopo la Svezia, l'Inghilterra e il Belgio, ed ha auspicato che vengano presi provvedimenti federali a beneficio delle famiglie numerose. Adenauer, che è stato rieletto stasera segretario del partito con 411 voti favorevoli, 4 contrari e 10 astensioni, ha esaminato la situazione mondiale insistendo più che mai sulla minaccia comunista e sulla conseguente necessità di un Occidente militarmente forte: < Kruscev sostiene che sono i tedeschi a mettere in pericolo la pace: ciò è semplicemente ridicolo; è il comunismo invece la vera, perenne minaccia al mondo. Kruscev certo non farà la guerra perché ne conosce i rischi, ma se l'Occidente trascura il proprio riarmo allora sarà impossibile anche la distensione ». Da un pezzo Adenauer si è reso conto che gli alleati non sono più disposti a seguirlo si¬ no in fondo sulla sua strada, ed ormai non fa più mistero di queste sue apprensioni: In un'intervista oggi per la radio americana, egli ha detto: «Se alla conferenza al vertice saranno prese deliberazioni non consone agli interessi della Germania, potrebbe venir scossa la fiducia dei tedeschi nell'Occidente: sono però convinto che nei prossimi incontri si terrà conto in equa misura dei nostri interessi; se poi dovessero verificarsi grosse sorprese — ha soggiunto — la strada per Parigi è breve, ci sarà sempre il tempo per consultarci >. A Parigi Adenauer non intende incontrarsi con Kruscev: «Non ne sento proprio la necessità — ha detto, — a meno che non accada qualcosa di eccezionale >. Per la conferenza al vertice Adenauer prevede poi «durissime discussioni», specie su Berlino e sulla Germania, ma appare convinto che prima o poi si rifarà la unità del paese « nell'interesse dell'Europa e della stessa Unione Sovietica». Il congresso democristiano ha iniziato quindi i suoi lavori; si sta discutendo il tema: « L'uomo nella moderna società». Il programma democristiano è stato così riassunto — fra gli applausi dell'assemblea — dal delegato Meyers, capo del governo regionale della Renania e Westfalia: «Faremo della Germania il più moderno Stato sociale del continente ». m. c.
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