Louison Bobet ha vinto il Gran Premio Ciclamotoristico di Vittorio Varale

Louison Bobet ha vinto il Gran Premio Ciclamotoristico Louison Bobet ha vinto il Gran Premio Ciclamotoristico Brugnami entusiasma nella prova finale dietro motorette e si piazza 3° in classifica generale - Sabbadin e Daems si sono aggiudicati le due frazioni dell'ultima giornata (Dal nostro inviato speciale) Borha, 27 aprile, i . L'undicesimo Gran Premio ciclomotoristico che tante diatribe e polemiche aveva sollevato fino a ieri, è terminato oggi sui viali dell'Eia- — ed è Anito bene. Sia dal lato agonistico, che da quello spettacolare, almeno il suo epilogo non può non aver soddisfatto quanti vi hanno assistito senza preconcetti. Per il primo, si deve riconoscere che la lotta sul Bei giri del circuito per un totale di 24 chilometri è riuscita vivacissima — incatenando l'attenzione del pubblico e di tutti quanti, amici, nemici e « neutrali > della manifestazione. La lotta è stata continua, aperta, trascinante — non solo perché la vittoria per la prima volta è Sfuggita a Bobet che, pur mantenendosi al primo posto nella classifica, sul traguardo s'è visto precedere dal giovane belga Daems, ma soprattutto per l'ostinata bravura mostrata dai nostri Zamboni e Bru¬ gnami Il primo ha assunto subito il comando del settore motorizzato resistendo per i primi due girl al contrattacco dei due stranieri e mantenendo poi la terza posizione fino all'arrivo; il perugino ha addirittura entusiasmato gli spettatori nel corso del duello ingaggiato con Wagtmans — e che aveva in gioco la conquista o il mantenimento del secondo posto in classifica generale. In questa, soltanto 46 secondi dividevano stamane, partendo da Spoleto, l'anziano olandese, vincitore tre anni fa della stessa corsa, e il giovane campione della < Torpado » che lo seguiva. E' stato attorno a quelle poche decine di secondi che la, lotta si è subito accesa fra i due corridori, mentre il pubblico, avvertito dagli altoparlanti, vi prendeva immediatamente parte, < tifando > natii ralmente per l'italiano. Pecca to che, pur prevalendo sull'av Bi*gciiiGdmcCaqgvftmCcpversario a partire dal secondo IPpassaggio, e poscia distanziandolo sempre più nei giri successivi, Brugnami non abbia potuto interamente colmare il distacco — alle fine diminuito a soli 19 secondi. Cosi, per un brevissimo scarto la vera < rivelazione > di questa corsa ha dovuto accontentarsi di rimanere terzo in classifica, ma con la soddisfazione, e il merito, d'averla conclusa come primo degli italiani — lo stesso posto ottenuto nella GenovaRoma a tappe del mese scorso. Se il settore svoltosi nel pomeriggio ha avuto il favore del tempo, quello mattutino è stato pressoché continuamente avversato dagli elementi: pioggia, e vento contrario. Esso è tuttavia sfuggito a quella che pareva la regola: Poblet primo in volata. Invece, come- Bobet doveva più tardi farsi precedere al traguardo, altrettanto è capitato allo spagnolo — che non ha neppure preso parte attiva allo < sprint > finale, dal momento che già due corridori, Sabbadin e Couvreur da oltre due minuti avevano tagliato il traguardo arrivando nell'ordine, dopo una fuga durata oltre 120 dei 154 chilometri della tappa. Alle 11 del mattino sotto la pioggia, 39 partenti dei 41 corridori arrivati ieri a Spoleto — Favero e Massocco, ammalati, avevano preferito ritirarsi a Terni dopo l primi 27 chilometri — sullo slancio della volata per un premio di traguardo, vinto da Sabbadin sui belga Couvreur. i due si allontanarono dal gruppo e non furono più raggiunti. Sul traguardo di Roma due minuti e mezzo dopo di essi arrivò il gruppo, ridotto a 26 uomini per la caduta di Liviero e di Ciampi e 11 ritiro di altri, e Benedetti ebbe la meglio su Pellegrini. Dello svolgimento della prova dietro Lambrette e del suo risultato si è già detto. Vittorio Varale euCumgcilpncctRCnLadcvtsmgdapssbp

Luoghi citati: Roma, Spoleto