Gli uomini e le bestie

Gli uomini e le bestie Un segno di gentilezza e di civiltà Gli uomini e le bestie L'amore per gli ammali purtroppo non è molto radicato in Italia: bisogna diffonderlo - Stamane saranno premiati iniziative e atti di generosità • Una medaglia d'oro a «Io Stampa» per la metodica campagna contro la crudeltà Una medaglia d'oro, 18 di argento, 10 di bronzo, oltre ad 87 diplomi di benemerenza accompagnati da una piccola somn a: questi segni distintivi ài riconoscimento per l'amore dimostrato verso gli animali, saranno distribuiti stamane alle 10 al collegio S. Giuseppe, durante una solenne manifestazione. Organizzatrice, la sezione torinese dell'Ente protezione animali, la più anziana d'Italia: fu fondata da Garibaldi. Medaglie e diplomi vogliono segnalare all'opinione pubblica iniziative generose e autorevoli, o anche piccoli atti di bontà sconosciuta verso creature indifese e perseguitate; vogliono stimolare in tutti un sentimento di bontà verso gli animali. E' un'azione necessaria. Purtroppo fra gli italiani, popolo gentile e sensibile, l'amore verso gli animali non è radicato. Assai spesso si sente dire dai nordici (danesi, inglesi, svedesi, olandesi, persino tedeschi) che siamo crudeli, spietati, perfino ladri, perché con l'agguato teso agli uccelli di passo rendiamo muti e vuoti anche i loro cieli. Noi — affermano i nordici — sterminiamo falangi intere di uccelli migratori; massacriamo in una partita impari e grottesca centinaia di migliaia di allodole e fringuelli; sgozziamo i porci come selvaggi; attendiamo all'agguato i camosci in amore; torturiamo i colombi del tiro a volo, passatempo crudele. Dunque l'amore verso gli animali, segno di cortesia, di bontà d'animo e di civiltà, ci è sconosciuto? Non è vero. Basta la pubblicazione di un qualsiasi fatto che riguardi un cane zoppo o un orso cieco perché .subito, attraverso centinaia di lettere, adulti e giovani riversino la loro commozione. « Specchio dei tempi > innumerevoli volte ne ha fatto l'esperienza. Ma la generosità dei singoli deve diventare sentimento spontaneo di tutti. Nel mese scorso i ragazzi delle scuole hanno svolto un tema sugli animali: 87 saranno premiati stamane. Abbiamo sfogliato i loro scritti ingenui e sinceri. « A me piacciono tutte le bestie — dice una bimba della elementare Alfieri — per tutti sento affetto, perché sono creature di Dio. Anche per il mulo affaticato sotto la soma. E penso che tutti dovremmo amarli, perché anche se non sanno parlare, soffrono come noi». Uno scolaro della Vittorino da' Feltre scrive: « Una volta ho visto un grosso topo che attraversava la strada. Ero con U babbo. Dalla siepe venivano tanti piccoli gridi. Siamo andati a vedere e papà mi ha detto: non sono topi, sono giuri. Ne ho presi due e li ho portati a casa. Durante la notte li sentivo gridare nella loro scatola di cartone e non potevo dormire pensando che soffrivano, e anche loro avevano una mamma, un papà e dei fratellini come me. Quando è stata mattina li ho riportati nel loro nido. Da quella notte ho capito che bisogna rispettare tutti gli animali >. Una bimba racconta: « Ero per strada. C'era una gatta con un micino piccolo. Ad un tratto è arrivata una macchina, la gatta ha buttato il suo micino sul margine della strada ed è morta sotto le ruote. Io ho preso il piccolo e l'ho allevato come fosse un orfano ». Commuovono le osservazioni piene di sensibilità di questi bambini Alcuni riceveranno la medaglia: come i ragazzi della scuola di La Cassa che hanno adottato « Mori », un lupo randagio; come Corrado D'Albesio e Miranda Bechis che hanno ottenuto dal Prefetto la cessazione delle retate dei piccioni torinesi. Tra questi piccoli amici degli animali c'è Mario Zucca, che si è messo a repentaglio per salvare un gatte dall'inve gNszugeFlbMdgadgcgcpBdNgesFldmfvzvagsCcdLìtMiiiiiiiiiiiiiiii iiiiimiimimimiiiiiiiiimi tSsgllctmbdsbtdilnClgcfVPdnqguìta attraverso molti episodi. ! Ne ricordiamo uno solo: l'orso! stimento Si è lanciato in mezzo alla strada, tra le ruote di un camion, e ha avuto una gamba fratturata: ha 11 anni e frequenta la Vittorino da Feltre. Potremmo continuare: la piccola Del Senile raccoglie bestiole malate per curarle; Mauro Bosco di Moncalvo d'Asti ha fondato una lega di giovanetti per la difesa degli animali: Agostino Cena, figlio di una maestra, alleva in casa galline, uccelli e gatti. Ma passiamo ai grandi. Riceveranno la medaglia d'argento cinque vigili del fuoco che hanno corso gravi rischi per salvare animali: Domenico Borgatello, Agostino Cornandone, Giulio Filippone, Filippo Nicola, Piero Zunino. Due vigili urbani: Napoleone Nicchio e Gioachino Meini, il maresciallo dei carabinieri Andrea Fiorito che contribuì a salvare le mucche tenute prigioniere da un contadino pazzo ad Ormea: il tranviere Nello Sconfienza che bloccò il traffico in via Nizza per ricuperare una gazza travolta dal tram; i tre zoofili Mario Rostagno, Giovanni Rubano, Mario Masselli. Riceveranno la medaglia di argento anche la signora Quaglia di Pinerolo e la giornalista de La Staìnpa Laura Bergagna. I lettori l'hanno se Charlie, povero animale da circo, che adesso è diventato re d'una valle trentina. Da vent'anni la medaglia d'oro non era stata assegnata. La massima onorificenza è sta¬ ncallElllMIIIlllIlhllIllllMIIIMIMItlMIlllMIIlllliltlllIf ta concessa al direttore de La Stampa, per la campagna instancabile svolta dal nostro giornale in favore degli animali: «contro l'inutile crudeltà della caccia, i massacri degli uccelli di passo, le torture del tiro a volo, la strage dei camosci in Val d'Aosta, le orribili sofferenze dei cavalli condotti al macello. E tutto questo per insegnare l'amore e la bontà Per difendere con il patrimonio dei boschi, dei cieli e delle montagne d'Italia, anche il buon nome degli italiani».

Luoghi citati: Feltre, Italia, Moncalvo D'asti, Ormea, Pinerolo, Val D'aosta