Sopraluogo dei giudici ad Alleghe dove avvennero i quattro delitti

Sopraluogo dei giudici ad Alleghe dove avvennero i quattro delitti Sopraluogo dei giudici ad Alleghe dove avvennero i quattro delitti La Corte d'Assise di Belluno si trasferisce oggi nel villaggio delle Dolomiti Gli imputati non saranno presenti: si temono incidenti provocati dai paesani /Dal nostro inviato speciale) Alleghe, 19 aprile. Duecento case, tre o quattro alberghi ed una dozzina di pensioni, un lago, una stupenda corona di montagne, un mistero da svelare: Alleghe. Domani la Giustizia si è data appunta mento 'nel paese. I giudici che devono decidere sulla sorte di Aldo Da Tos, sua sorella Adelina e suo cognato Pietro De Biasio cui viene attribuita, insieme al lo ro complice ed accusatore Giù seppe Gasperin, la responsa bilità di quattro omicidi, desiderano rendersi conto del luoghi che costituirono lo scenario naturale di quella tragedia. Non è, quella dei giudici, soltanto una curiosità formale: numerosi sono i problemi che dovranno essere risolti. Ciascuno dei tre episodi sui quali si articola questa storia va ricostruito nel minimi dettagli. Quali elementi utili per le loro decisioni i giudici della Corte d'Assise di Belluno vengono a cercare ad Alleghe? Tre sono le loro mète; la stan-za numero 6 dell'albergo Cen- o i n . a I e , i , i . i a e a ? trale dove fu trovata con la gola squarciata la cameriera Emma De Ventura nell'orma! lontano 9 maggio 1933; il percorso che, secondo l'accusa, sarebbe stato compiuto dagli assassini di Carolina Flnazzer dall'albergo al lago per nascondere le prove del loro delitto e con esse quelle del loro primo omicidio; il luogo dove vennero uccisi i coniugi Luigi e Luigia Del Monego. La difesa, non si dimentichi, insiste nell'antica tesi: che la morte di Emma De Ventura e quella di Carolina Finazzer sono state la conseguenza di due suicidi e che l'omicidio dei coniugi Del Monego è stato compiuto a scopo di rapina. Alla ricostruzione del tre episodi non assisteranno i protagonisti. Ragioni di opportunità e di prudenza hanno indotto il presidente dott. Alberghetti ad evitare che i due Da Tos, Pietro De Biasio e Giuseppe Gasperin tornassero In paese. Se fosse necessaria la loro presenza, con una telefonata a Belluno, in un paio -d'ore si potrebbe rimediare: -I sessanta chilometri non sono poi una distanza incolmabile. D'altro canto ad Alleghe nes suno dei quattro troverebbe un ambiente favorevole. Sono stati temuti per 25 anni ed oggi in paese hanno ben po chi amici. Per qual motivo correre 11 rischio di un qualche eventuale incidente? Per Aldo Da Tos, sua sorel la Adelina e suo cognato Pietro De Biasio i giorni più difficili devono ancora venire. La madre di Giuseppe Gasperin infatti è in procinto di rive lare taluni particolari di un certo rilievo. La donna potrebbe confermare anche che Aldo Da Tos e Pietro De Biasio, dopo il 1946, cercarono di eliminare il loro complice nella uccisione dei coniugi Del Monego e possibile loro accusatore. « Dopo essere stato bastonato da qualcuno la cui identità non è stata mal ne certata — è pronta a dire la madre di Gasperin — mio figlio fu costretto una sera a rimanere in casa della sua fidanzata perché in strada lo attendevano con fare minaccioso Aldo Da Tos e Pietro De Biasio». g- sf¬

Luoghi citati: Alleghe, Belluno