Peugeot pagò il riscatto ieri alle 18,30 Alle 20 lanciava alla radio un appello disperato di Loris Mannucci

Peugeot pagò il riscatto ieri alle 18,30 Alle 20 lanciava alla radio un appello disperato JPez» salvare il Miglio Ha recitato una difficile coMnxMieclla Peugeot pagò il riscatto ieri alle 18,30 Alle 20 lanciava alla radio un appello disperato Non disse nulla neppure alla moglie; solo il fratello fu informato dei contatti con i banditi -1 rapitori telefonarono alle ore 23: «Rilasceremo il bimbo alle 2 di stanotte» - Invece lo abbandonarono all'una, in un posto diverso da quello indicato - La somma versata in biglietti da mille usati Eric racconta: «Mi hanno trattato bene, avevo anche la tv» - Fu-sa notizia dell'onesto dei presunti colpevoli -1 criminali sarebbero nascosti a Parigi (Nostro servizio particolare) Parigi, 15 aprile. « n bambino è salvo, l'inchiesta incomincia >, ha dichiarato il commissario Gillet, annunciando che un'operazione poliziesca senza precedenti per ampiezza, e mobilitazione di uomini e dì mezzi è stata scatenata in Francia e all'estero, il «via» venne dato la notte scorsa dal commissario dot, dirigente della brigata criminale alla sede centrale della polizia, non appena fu informato che. Eric Peugeot era stato ritrovato. ■ In quali circostanze sia avvenuto il ritrovamento, ognuno ormai lo sa. Lo ricorderemo ancora brevemente. All'una di notte un impiegato delle tasse stava rincasando quando vide sul marciapiede dell'avenue Poincaré un bimbo che piangeva, intirizzito dal freddo., Credette che fosse uscito da un caffè quasi di fronte, dove c'erano ancora parecchi avventori e lo portò nel locale. Soltanto allora, alla luce, tutti riconobbero il bambino, la cui fotografia era da due giorni nella prima pagina dei giornali. Interrogato, il piccino confermò di chiamarsi Eric Peugeot, e mezz'ora dopo poteva stringersi tra le braccia del padre, che era corso a prenderlo al commissariato di polizia. Ciò che non si sapeva ieri, essendo la cosa stata resa nota soltanto oggi, è che nel po meriggio il signor Roland Peugeot aveva pagato il riscatto ai rapitori. Nella prima lettera, che fu trovata sul mucchio di sabbia dove avvenne il rat¬ tsvtslnlp■rSnvsrMiiiiiiiiiiiiimi i ; 1111 ■ ■ 111111 r ■ 111 r 11 ■ 111 ■ i m 11 to — e il cui testo non è mai stato diffuso — essi non avevano soltanto chiesto una certa somma in cambio della restituzione (si parlò di 50 milioni di franohi, ma la cifra non sarebbe esatta ed il suo ammontare non à stato rivelato), ma trasmesso anche una parola d'ordine, alla quale si ■ricorse durante le trattative. Successivamente, come si disse nel giorni scorsi, i rapitori avevano telefonato due volte al signor Roland Peugeot, ma ieri mattina egli aveva ancora ricevuto per posta una seconda lettera in cui gli veniva detto che il piccino stava bene, era nuovamente consigliato al silenzio e veniva invitato a procurarsi il denaro pattuito in biglietti da mille già usati (c'è cht dice, in marenghi o luigi d'oro). Pare che l'industriale abbia chiesto una riduzione della somma richiestagli inizialmente. La lettera gli diceva anche di attendere una telefonata con nuove istruzioni. Questa giunse ieri, alla fine della mattinata ed il misterioso interlocutore, fattosi conoscere con la parola d'orline, Invitava li signor Peugeot a trovarsi alle 18,30 in una via vicino alla piazza déll'Etoile dove una persona, di cui vennero fornite le caratteristiche, lo avrebbe avvicinato. In quel momento, cioè quando il rapitore lo chiamò al telefono, il signor Peugeot aveva già con sé la somma. Alle nove e mezzo, infatti, era uscito di casa per farvi ritorno soltanto alle 11,35 e nessuno lo aveva seguito, conformemente ai suoi desideri. Alle la, cioè dopo la telefonata, Roland 11111 ti ; 11111 n 11 > ■ 111< i iimiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiii Peugeot usci di nuovo in automobile, seguito dal fratello Alain che si trovava a bordo di un'altra auto. Quest'ultimo fermava improvvisamente la macchina in mezzo ad una via stretta, cosicché costringeva gli autisti delle altre auto che'lo seguivano ad azionare i freni: con questo stratagemma il padre del piccolo Eric poteva filare indisturbato senza tema di essere seguito. Peugeot padre ritornava a casa alle 16,45, dove già lo attendeva il commissario Pierangeli. Alle 18,30 si recava in/ine all'appuntamento fissato per telefono: scorgeva il personaggio che gli era stato descritto, gli si avvicinava e dopo aver scambiato la parola d'ordine gli consegnava una valigia contenente il denaro. L'uomo gli diceva prima di allontanarsi: < Il bambino vi sarà restituito fra poche ore. Vi telefoneremo fra le undici e mezzanotte per indicarvi il posto ove lo potrete trovare ». Tutto ciò ira ignorato dai giornalisti, parzialmente dalla polizia e anche da alcuni familiari. Il signor Peugeot era convinto che soltanto agendo in quel modo poteva ritrovare in vita il suo Eric. Ma le ore successive al momentoijtii cui\aveva consegnato o valigia col denaro furono tremende, for se le più ansiose. Egli era costretto, per non irritare i rapitori, a continuare a dire — come fece alla radio dalle ore 20 — di essere angosciato, di non avere alcuna notizia del bambino, ma che sperava. Doveva fare il doppio gioco. All'ora fissata 1 rapitori telefonarono indicando dove avreb- iiiiiiiiiiiiimitiiiiiiii iiiMiiimminiiiiiimii bero lasciato il bimbo alle S di notte. Invece, diffidenti, lo abbandonarono sul marciapiede, vicino a un bar, e non al punto né all'ora che erano stati convenuti. Si sa come fu ritrovato. Oggi alle ore 13 la famiglia Peugeot si è presentata al completo ai giornalisti che aspettavano dinanzi al portone. Il padre ha fatto una breve dichiarazione per ringraziarli dell'appoggio che gli hanno dato nella tremenda circostanza ed ha poi annunciato che farà rfsrnltismfun dono per l'infanzia infelice,'sriservandosi di fare precisazioni al momento opportuno. Era commosso, ma le lacrime che gli annebbiavano le lenti, come quelle che solcavano le guance della moglie, erano lacrime di gioia. Nel pomeriggio due medici, esaminato il piccino, hanno dichiarato che è in ottima salute. Non è stato maltrattato. L'unica cosa che Eric ricorda con precisione è di aver mangiato molta cioccolata, bistecche e patate, alimentazione alla quale non era abituato. La tragedia per la famiglia Peugeot è finita. Forse incomincerà fra poco il dramma per i rapitori. Hanno ottenuto un certo numero di milioni, ma i ora si devono sottrarre alle ri- icerche aei migliori investigato L, M j,^, „ hannJ0 ,nj, e a i o , o è a d i a. Francia, i quali ziato la caccia all'uomo senza perdere un minuto. Alle 8 e mezzo della notte scorsa i commissari Clot e Pierangeli si recavano già da Roland Peugeot per chiedergli di dire tutto ciò che sapeva e dare i connotati delle persone a cui aveva consegnato il riscatto. Hanno ottenuto soddisfazionef E' impossibile saperlo. Il giovane industriale si era impegnato solennemente con i rapitori a non tradirli. Ma quale valore può avere una parola data a dei malfattori, nelle circostanze note, unicamente per salvare la vita di un bambino t E' certo d'altra parte che nei due giorni della tragedia il signor Peugeot, pur invitando la polizia a non intervenire nelle trattative con i rapitori — altrimenti potevano fallire — l'ha tenuta informata di molte cose. Soltanto alle 4 e mezzo, cioè dopo due ore di conversazione, il commissario Clot usciva dalla casa Peugeot, dove rimane va fino alle 6 e mezzo il commissario Pierangeli, che da due giorni non ha preso un'ora di riposo. Dopo una frugale colazione, egli ha riunito i suoi collaboratori e stabilito il piano in base agli elementi in suo possesso. Di essi si sa soltanto che i rapitori agirono quasi sicuraménte con un'automobile rubata, che sono giovani e forse hanno avuto là complicità di una donna. Sarebbe convinzione del commissario Pierangeli che il € colpo » fu indicato da qualcuno che conosceva bene le abitudini dei Peugeot e sapeva che nel pomeriggio di martedì il bambino avrebbe giocato nel giardino del club di golf St. Cloud. Da ciò che ha detto il piccolo Eric, interrogato su quello che ha fatto nei due giorni di assenza, risulterebbe che rapitori non lo portarono mólto lontano, in una casa dove le camere si trovavano al pri mo piano, mentre al pianoterreno c'era la televisione. E' molto probabile che, spartitisi il denaro, si siano separati. Ma il commissario Pierangeli è convinto che sono cfr rimasti a Parigi, dove è più facile nascondersi che in qualsiasi altra città. Chi sonot Lo scrittore di romanzi gialli Georges Simenon, che si è appassionato alla vicenda, ritiene cfte si tratti di giovinastri, probabilmente appartenenti a famiglie insospettabili, giovani come quel Georges Rapin che è stato condannato a morte il mese scorso per due omicidi, fra cui quello della sua amica, che egli arse viva nel bo- sco di- Fontainebleau. Il poco che si sa delle lettere del malfattori, il loro stile, la somma relativamente modesta chiesta per un bambino che < vale » molto di più, trattandosi di una famiglia di miliardari, il fatto stesso di rapire un bambino, indicano, secondo il Stmenon, che si tratta di individui che non si sono anco ra integrati al milieu. Per ora le indagini sono rivolte soprattutto al golf di St. Cloud. Dopo aver stabilito il piano di battaglia con suoi collaboratori, il commis sario Pierangeli è andato a trovare il giudice istruttore Renard e il procuratore della Repubblica di Versailles (da cui St. Cloud dipende) e alle 12,30 è ritornato da Peugeot. Questo pomeriggio, infine, ha raggiunto sul campo di golf di St. Cloud i suoi collaboratori, che hanno chiesto l'elenco di tutto il personale e particolarmente di coloro che sono impiegati soltanto saltuariamente. Cinque persone sono state già interrogate. Verso le 3 e mezzo del pomeriggio una notizia, diffusa dalla radio, che l'ha raccolta dalla France Press, provocava viva sensazione. La notizia diceva che i rapitori erano stati arrestati e condotti nei locali della polizia giudi ziaria. Venivano indicati anche i nomi: .Robert Manuel, di 38 anni, residente a Tolosa, Jacqueline Baudrier, di SS anni, e Charles Berin. Ma po chi minuti dopo la polizia smentiva il fatto. Non si sa come la notizia sia potuta na scere. La France Press si scusava con un comunicato. I nomi dei presunti criminali corrispondono il primo ad un attore della Comédie-Franoaise, il secondo ad una annunciatrice della tv, il terzo ad un giornalista. Il commissario GiU let ha dichiarato stasera: «Sia mo soltanto all'inizio e l'inchiesta sarà probabilmente lunga. Ma vinceremo ». L'opinione pubblica è tutta schierata dietro la polizia spera che i rapitori saranno arrestati presto, perché se ciò non accadesse altri malfattori potrebbero avere la tentazione di imitarli. Loris Mannucci

Luoghi citati: Francia, Parigi, Tolosa