La danzatrice Ludmilla Tcherina polemizza col cardinale di Napoli

La danzatrice Ludmilla Tcherina polemizza col cardinale di Napoli La danzatrice Ludmilla Tcherina polemizza col cardinale di Napoli "Quando rappresentai il «San Sebastiano» a Parigi il cardinale Tisserant si congratnlò calorosamente con me,, - L'allestimento è già costato al S. Cario 50 milioni ma lo spettacolo non si farà (Dal nostro corrispondente) Napoli, 15 aprile. Nonostante il susseguirsi Ano a tarda notte di varie riunioni in Comune, presiedute dal prefetto commissario governativo e quindi presidente del Consiglio d'amministrazione del «Reàl Teatro di San Carlo », nessuna decisione è stata presa sulla rappresentazione de II martirio di San Sebastiano, annunciata per il 20, il 22 e il' 23 prossimi sui manifesti affissi ir. tutta la città. L'editore Riccardo Ricciardi, persona ben nota in tutti gli ambienti culturali italiani, non si è recato alle riunioni del comitato di cui è il presidente delegato in assenza del commissario governativo al Comune. Nei mentre si è riservato di decidere in base agli sviluppi, ci ha però testualmente precisato: «Benché come antidannunziano convinto non fossi entusiasta dell'inclusione de II martirio di San Sebastiano nel calendario della stagione lirica, tuttavia, una volta approvata quella scelta, proposta dal consulente artistico Pannain, sono contrario e non far più rappresentare il lavoro, già ormai allestito con grandi fatiche e notevoli sacrifici economici (si parla di una cinquantina di milioni; N.d.R.). L'autorità ecclesiastica ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione, ma lo Stato nel suo compito elico non può abdicare alle sue prerogative in base a principi confessionali. Il problema è dunque di libertà della cultura, anzi è un problema di cultura e niente di più ». Intanto il veto del cardinale Alfonso Castaldo ai cattolici sta diventando una grossa questione, com'è apparso dalie numerose telefonate fatte a Ludmilla Tcherina da importanti quotidiani esteri — fra cui « Paris Soir » e « Aurore » — che domani pubblicheranno articoli vistosi sull'argomento. La Tcherina, avendo visto nella " esortazione " della curia arcivescovile un " affronto " a lei. si è rivolta ufficialmente come " cittadina francese " (essa, nata a Parigi da madre francese e padre russo, ha sempre avuto quella nazionalità) alle ambasciate che rappresentano il suo paese presso il Quirinale e la Santa Sede, avendo un lungo colloquio telefonico con l'addetto culturale di Palazzo Farnese, Jean René Vicillefond. «Anni or sono — ci ha dichiarato Ludmilla Tcherina — rappre¬ sentai Il Martirio di San Sebastiano a Parigi: detti cinquanta recite, vennero all' "Opera " le maggiori personalità ecclesiastiche; in un ricevimento dato in mio onore al Qua! d'Orsay, il cardinale Eugenio Tisserant ed il Nunzio Apostolico si congratularono calorosamente con me Ora io chiedo: la Chiesa di Francia non è ideologicamente la stessa cosa della Chiesa d'Italia? E perché allora quello che viene elogiato a Parigi è condannato a Roma o a Napoli? ». L'artista ha riconfermato che, qualora lo spettacolo fosse impedito dal veto del cardinale, assistita da René Floriot (che è anche brillante civilista) e da un Collegio di illustri avvocati del foro di Parigi, si rivolgerà al Tribunale internazionale dcll'Aja .citando la sovrintendenza del " San Carlo " per I danni morali e materiali. E' quasi certo, ad ogni modo, che lo spettacolo sarà soppresso, c. g.

Persone citate: Alfonso Castaldo, Eugenio Tisserant, Jean René Vicillefond, Ludmilla Tcherina, René Floriot, Riccardo Ricciardi, Tcherina

Luoghi citati: Napoli, Parigi, Roma