Moro discute la situazione con gli esponenti della dc

Moro discute la situazione con gli esponenti della dc Moro discute la situazione con gli esponenti della dc (Dal nostro corrispondente) Roma, 12 aprile. SI prevede concordemente che la personalità cui affidare l'incarico di formare 11 nuovo governo verrà « chiamata» domani sera In Quirinale. I nomi che si fanno con maggiore frequenza sono due: Gonella e Sceiba. Il primo sembra il più favorito; 11 secondo sarebbe più propenso a riservarsi per un momento successivo. Il nome di Fanfani viene fatto da coloro che ritengono necessario il rilancio di un tentativo di centro-sinistra, cioè dalla sinistra democristiana, dal psdi, dal pri e dal psi, ed incontrerebbe le simpatie di Moro. In realtà, la scelta della personalità politica da designare dipende dalle soluzioni che si vorranno esplorare. E, a questo punto, le decisioni del Presidente della Repubblica possono venire solo dopo quelle della segreteria democristiana. Fino a stanotte npn sono emersi in seno alla de orientamenti precisi. Non si sono avuti neppure orientamenti di massima. Prevaleva l'idea che la cosa migliore da farsi fosse quella di arroccarsi provvisoriamente su una formula di transizione. Il guaio è che il naufragio dell'esperimento Tambroni sembra avere bru ciato per l'immediato ogni prò spettiva monocolore senza maggioranza concordata prima con i partiti interessati. Quello che è accaduto ha la sciato il segno: i senatori democristiani, riunitisi oggi in assemblea sotto la presidenza di Piccioni, si sono manifestati quasi tutti, sia pure senza far ne parola nel comunicato ufficiale, contro il monocolore < d'affari >. E al monocolore si sono dichiarati contrari quasi tutti gli esponenti che Moro ha ricevuto nel suo ufficio di Piazza del Gesù (Sceiba, Fanfani, Tognì, Pastore, Gui, Pie cioni — questi due ultimi a due riprese, prima e dopo la udienza in Quirinale —, Pa store e Donat-Cattin). Non si hanno notizie precise su questi colloqui. Sembra che Moro non abbia perduto tutte le speranze per un governo orientato a sinistra, capace, però, di meritare l'appoggio esterno dei liberali. Una prò spettiva di questo genere ( siata studiata dal segretario della de con l'on. Saragat stasera: il risultato è negativo Saragat ha confermato, e lo ha poi ripetuto alla direzione del proprio partito, che la sola formula che il psdi accetta o quella del tripartito dì centro sinistra con astensione socia lista. Si ricava l'impressione da tutto ciò che il segretario del la de (che in serata è stato ri cevuto da Gronchi) si trovi press'a poco allo stesso punto di ieri. La conclusione che ne deriva è che 11 « designato » da Gronchi si troverà munito di un mandato ampio, potrà, cioè, d'accordo con la de, esplorare le vie che riterrà più opportu ne E' per questo che salgono le azioni dell'on. Gonella, uomo estraneo alle lotte delle correnti Comunque rimane acquisito per oggi, e sembra In maniera definitiva, che la de non abbandonerà più la plat taforma dei cinque punti programmatici, e perciò la chiusura ermetica al fascisti. Conclusione : è estremaménte Improbabile che la de riproponga un governo « amministrativo » o di « emergenza » ; in un modo o nell'altro bisognerà trattare con altri partiti; Moro vorrebbe conciliare socialdemocratici e liberali; la sinistra vorrebbe Il centro-sinistra vero e proprio; una parte del « dorotel » e la destra vorrebbero il centro-destra. La soluzione di centro-destra, di cui si comincia prudentemente a parlare come della più probabile, comporta, però, anch'essa precise trattative preliminari con 1 liberali ed 1 monarchici. Le posizioni degli altri partiti sono queste: liberali e monarchici sono disposti ad accettare anche il monocolore, ma esigono di far parte di una maggioranza « organica»; socialdemocratici e repubblicani appoggerebbero solo una formula di centro-sinistra (Saragat ha dichiarato che il psdi combatterà anche un governo amministrativo e oggi si è Incontrato con il repubblicano Reale per studiare la tattica comune da adottare). I socialisti sono tenuti ad un dovere di lealtà verso t socialdeimo craticl ed i repubblicani, e difficilmente possono favorire il monocolore. I fascisti ed i comunisti devono essere considerati, que sta volta, del tutto fuori gio co Non è naturalmente esclu so che la situazione possa portare, in un secondo momento, a temperare posizioni troppo rigide: ma sono cose di là da venire. II fallimento dell'esperimen Al termine dell'incontro col Presidente della Repubblica, il sen. Merzagoraha fatto alcune dichiarazioni (Tel.) , pqmissini avevano creduto di avere acquistato un diritto di cittadinanza nel governo del Paese, non ha esaurito tutte le sue conseguenze negativeI neofascisti minacciano di ritirare il loro sostegno ai de in

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