Barzellette per depressi ai telefoni di Vienna

Barzellette per depressi ai telefoni di Vienna Barzellette per depressi ai telefoni di Vienna (Dal nostro corrispondente) Vienna, 11 aprile. I telefoni a Vienna continuano ad essere fonte di sorprese C'è un servizio speciale per gli insonni, i quali, composto un numero, vengono invitati a dormire da una suadente voce femminile che parla dall'altra parte del filo. C'è poi un servìzio per i bam¬ bini che trasmette cori, musichette infantili, favole di Andersen e dei fratelli Grimm. Ce n'è uno persino per gli strumenti musicali scordati: il musicista fa il numero e il telefono gli dà il la per accordare lo strumento. Ora è entrato in funzione un nuovo servizio per i cittadini di cattivo umore, tristi e depressi. Si chiama la < barzelletta del giorno ». Il depresso fa il numero 1717 e una delle più popolari voci da cabaret^ viennesi, quella di Max Bohm, gli racconta con comica inflessione dialettale una storiella; segue subito dopo una marcetta stonata, da circo equestre, seguita a sua volta da un duetto, una voce maschile e una femminile, che incitano il depresso all'allegria e alla gioia di vivere. < Non ci pensare — dice il duetto — la vita è un attimo fuggente che si coglie ridendo ». Infine una trombettata ironica, alla Tati, conclude l'invito al carpe diem e la voce di Max Bohm riattacca la stessa storiella. Tutto questo viene inciso su disco e trasmesso di giorno in giorno. Un'incisione e una barzelletta al giorno. Si tratta comunque di umorismo molto alla buona, volutamente banale, esente da preziosismi intellettualistici e da doppi sensi ermetici. La direzione delle Poste e del Telefoni di Vienna, rendendosi conto che la barzelletta deve essere capita da tutti, anche dai più semplici, ha dato agli organizzatori del nuovo servizio l'esplicita consegna di essere chiari, efficaci, a portata di ogni cervello. La barzelletta odierna, per esempio, racconta di un malato che trema perché deve affrontare la prima operazione in vita sua; la suora dell'ospedale ribatte: «Perché tanta paura? Guardi come il chirurgo non trema: eppure, anche lui, è alla sua prima operazione». Ieri si trasmetteva Invece una battuta politica su oltre cortina. Un signor Novak di Praga si lamenta, con un amico, di essere perseguitato dalla polizia. All'amico, che gli domanda se per caso non fosse implicato In qualche faccenda di spionaggio, Novak ribatte: < Macché. Io sono libraio e tutto il male è che ho esposto In vetrina, uno in fila all'altro tre best sellers dal titoli Voglio vivere, Lontano da Mosca, Sotto i grattacieli ». La banalità, come si vede, è programmatica e anzi la direzione dei Telefoni ha incaricato un'apposita commissione di censura, composta di cinque membri, a vigilare sia sul contenuto morale delle barzellette che sulla loro assoluta comprensibilità, i e* D>

Persone citate: Andersen, Grimm, Max Bohm, Novak, Tati

Luoghi citati: Mosca, Praga, Vienna