Bonn propone agli alleati un referendum a Berlino-Ovest

Bonn propone agli alleati un referendum a Berlino-Ovest Bonn propone agli alleati un referendum a Berlino-Ovest Von Brentano a Washington per esporre il piano al convegno dei ministri occidentali - l berlinesi dovrebbero dire se vogliono modifiche allo statuto della città (Dal nostro corrispondente) Bonn, 9 aprile. Il ministro degli Esteri, Von Brentano, partirà lunedì mattina alla volta di Washington per incontrare i ministri degli Esteri americano, inglese e francese nel convegno per i preparativi della conferenza al vertice che si aprirà il 16 maggio a Parigi. A nome del suo governo, Von Brentano chiederà che i due milioni di berlinesi occidentali vengano chiamati a decidere sul futuro assetto della loro città con un referendum popolare. Con il loro voto i berlinesi dovranno dire se preferiscono il mantenimento dell'occupazione alleata sino all'unità della Germania, o piuttosto una modifica al presente « status », proposta dalla Russia. Posta la questione in questi termini, è chiaro che la maggioranza dei berlinesi si pronunzierebbe per la prima soluzione. Di conseguenza, gli alleati si vedrebbero costretti a rifiutare qualsiasi negoziato su Berlino che prescinda dalla discussione degli altri problemi tedeschi: è proprio quel che Adenauer si sforza di ottenere, prima che i « Quattro Grandi » siedano al tavolo della conferenza al vertice. Ma gli alleati nutrono ancora seri dubbi sull'opportunità della iniziativa, almeno prima del convegno alla vetta. Durante la conferenza-stampa ieri a Washington, il segretario di Stato americano, Herter, ha evitato infatti di impegnarsi sull'argomento del referendum. Ad un tempo, il Senato di Berlino ovest (composto da socialisti e da democristiani) ha praticamente respinto le sollecitazioni del Cancelliere, che insisteva per il referendum prima ancora della Con ferenza al vertice. Funzionari della Cancelleria federale ammettevano oggi che Adenauer « deplora » l'atteggiamento della Camera berlinese. Il Cancelliere è invece rimasto soddisfatto della « correlazione > stabilita dallo stesso Herter tra Berlino ed il disarmo. Secondo le interpretazioni di Bonn, gli alleati non farebbero concessioni su Berlino senza contropartite sovietiche nelle altre questioni che saranno esaminate dai «Quattro Grandi ». Che il compiacimento di Bonn per le frasi di Herter su tale argomento abbia qualche fondato motivo lo dimostra, per contrasto, un commento apparso oggi sulle Isvestia, ove è detto che la politica americana è ancora oppressa dal peso del passato e dalla guerra fredda: «Il programma tracciato da Herter per il futuro — scrive il giornale sovietico — può piacere soltanto acmnadvtb ai pochi fautori d'una politica condannata da tempo al fallimento... ». Sembra dunque che le opinioni espresse da Adenauer durante l'ultimo viaggio a Washington abbiano guadagnato qualche punto nelle valutazioni americane. Non tanto però da rassicurare del tutto il vecchio Cancelliere tedesco. E' sintomatico che la stampa governativa continui a battere sulle tesi di intransigenza verso la Russia. Rispecchia bene gli umori dì Bonn un commento sulla situazione mondiale apparso oggi sulla Bonner Rundschau (comunemente chiamata « il giornale di Adenauer»), proprio alla vigilia della partenza di Von Brentano. Riferendosi alla campagna antitedesca di Kruscev, il giornale scrive: -,- Le settimane che ci separano dalla Conferenza al vertice dovrebbero venire utilizzate dagli occidentali per far capire senza equivoci al Cremlino che non si è disposti a fare il gioco propagandistico di Kruscev. Si dovrebbe dire a Kruscev, con definitiva chiarezza che chi minaccia di infrangere accordi preesistenti, come quelli di Berlino, non può attendersi dall'Occidente credito alcuno per le assicurazioni sul disarmo e gli altri problemi mondiali. Per l'incontro alla sommità la via è ormai libera. Dipenderà da Mosca se si arriverà ad un binario morto oppure ad una stazione da cui si possa ripartire per nuovi, ragionevoli incontri: forse — nonostante tutto — nel corso dell'estate ancne ad un incontro tra Kruscev ed Adenauer ». m. c.