Il P.M. non eselude che il Breno si sia ferito colpendo il bimbo in culla
Il P.M. non eselude che il Breno si sia ferito colpendo il bimbo in culla La denuncia del domestica contro due agenti svizzeri per violenze Il P.M. non eselude che il Breno si sia ferito colpendo il bimbo in culla // cameriere italiano (sull'avambraccio del quale fu riscontrata un'ecchimosi pochi giorni dopo l'arresto) sostiene di essere stato percosso dai poliziotti - La sua posizione si è però aggravata (Nostro servieio particolare) IGinevra, 8 aprile. Q.f.) Dinanzi alla Camera di Accusa di Ginevra è stato esaminato oggi il ricorso di Mario Breno — implicato nel delitto del bimbo ucciso a Grand Saconnex — contro una recènte decisione del giudice istruttore Dimane!. Questi era stato incaricato di occuparsi di una denuncia presentata dal domestico italiano il 14 ottobre scorso contro due agenti di polizia che lo avrebbero malmenato durante un interrogatorio per estorcergli una confessione. T;ue giorni dopo 11 suo arresto, avvenuto all'indomani del delitto, il Breno era stato vistato dal capo del laboratorio scientifico della polizia Hegg, che gli riscontrò un grosso livido all'avambraccio destro e qualche ematoma in altre parti del coroo. Invitato a. spigare le ragioni di questo ec-' chimosi, il cameriere affermò di essere stato, seviziato' dai gendarmi. Uscito di prigione, essendosi rivelate infondate le accuse elevate nei suoi confrónti, il Breno denunciò due agenti. . La pratica venne affidata al dott. Dunand, lo stesso, che fece arrestare Jaccoud., Dopo una serie di -cpinfronti ; e.^di accertamenti .protrattisi I per quattro mesi, ii. giudice istruttore' decise di- non .dar segui* to alla denuncia, - ma di prosciogliere in istruttoria 1 due poliziotti. Il legale del Breno, ritenendo insufficienti le indagini intraprese, presentò all'inizio del mese passato un ricorso contro la decisione del dotor Dunand. Ed oggi, finalmente, la Camera d'Accusa, presieduta dal doti Thevenoz, si è occupata' della cosa. La decisione è^stato^rtnvlata alla prossima settimana, ma tutto lascia ritenere che sarà, sfavorevole al domestico. Il sostituto dèi P. M, il dottor Maye, ha cercato in'tutti i modi di aggravare.la-posizione di Breno. Dopo aver elogiato il 'dott. Dunand, egli ha. tentato di mettere in relazione 1' lividi riscontrati aul\braccio del Breno con l'esecuzione watèriale del crimine cti Grand "Sacounex: «Non possiamo esclu dere che si sia prodotte quelle ecchimosi urtando con il braccio nella culla in cui dormiva il piccolo Nicola D'Espine. Soltanto nel cplpl successivi sarebbe riuscito a. portare a termine il suo mostruoso pia* no. Non si può d'altra parte scartare l'ipotesi che il Breno abbia voluto attribuire quel livido, una prova diretta del delitto, a delle inesistenti sevizie della polizia». che ha naturalmente Taccomandato alla Corte il rigetto della denuncia, hanno suscitato notevole impressione: mai finora èrano stati avanzati sospetti to rimasto tranquillo durante tutta la riunione, ha riaffermato la sua innocenza, aggiungendo di essere ormai abituato a « passare come il bersaglio preferito della polizia e della magistratura». Il legale del Breno ha respinto energicamente l'accusa dei dott. Maye, spiegando: «Vorrei ricordare che 11 mio cliente presentava non solo delle contusioni all'avambrac- ciò, ma anche in altre parti del corpo. E' assurdo perciò voler pretendere che siano state le conseguenze di un eventuale urto contro la culla. La verità è ohe 11 cameriere è stato vittima di violente percosse».
Persone citate: Mario Breno
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