Ciclisti di dieci nazioni iscritti alla Parigi-Roubaix

Ciclisti di dieci nazioni iscritti alla Parigi-Roubaix Ciclisti di dieci nazioni iscritti alla Parigi-Roubaix Numerosa la rappresentanza italiana - Nencini tra i favoriti (Dal nostro corrispondente) Parigi, 5 aprile. La Parigi-Roubaix, una dello maggiori competizioni ciclistiche internazionali, si svolgerà domenica prossima. Mai come quest'anno la classica corsa francese ha accentrato su di sé tanto interesse: per i corridori più famosi, come Van Looy. Graczyk, Anquetil, Nencini," Darrigade e Brankart, la gara rappresenta una eccellente occasione per conquistare un ambito successo. Per molti altri che dall'inizio della stagione sono ancora alla ricerca di qualcosa di più di un buon piazzamento, la corsa dei pavés può offrire finalmente la chance per una grande vittoria che li ricompensi delle molte delusioni subite finora. Prescindendo da questi motivi di interesse la Parigi-Roubaix è per la massa degli sportivi la più bella delle corse, e questa opinione è largamente condivisa da tutti i dirigenti delira grandi case francesi e straniere Motivi di sicurezza hanno consigliato gli organizzatori ad anticipare di otto giorni lo svolgimento della corsa cosiddetta « pasquale » e nello stesso tempo a compiere una severa selezione tra gli iscritti, riducendo sensibilmente il numero dei partecipanti. Diciotto squadre di case, appai-tenenti a dieci nazioni, saranno tuttavia allineate alla partenza, e di queste ben sette saranno italiane e cioè: Bianchi, Carpano, Ignis, Torpado, Philco, Gazzola e Faema. Questa larga partecipazione delle nostra esse indica chiaramen¬ te quale importanza abbia questa corsa nell'ambito del nostro ciclismo professionistico. A pochi giorni dallo svolgimento della corsa sarà interessante fare una rapida rassegna dei vari campioni che vi partecipano e sulle loro possibilità di vittoria. Fra tutti il francese Jean Graczyk è licorridore eie negli ultimi tempi si è messo maggiormente in vista e che attraverso le prove degli inizi di stagione ha raggiunto uno stato di forma ideale; egli appare come il favorito numero 1. Rik Van Looy invece domenica scorsa, nel Giro delle Fiandre, ha accusato un leggero declino. Rik II è apparso infatti stanco, forse un po' logorato dall'incessante guerriglia a cui lo costringono sistematicamente i suoi avversari: un declino che noi pensiamo passeggero, ma che comunque non potrà non avere una influenza sul suo comportamento nella corsa di domenica: sui pavés delle Fiandre egli potrà trovarsi in difficoltà. Anche Fred De Bruy. ne non ha ancora trovato la giusta carburazione: da tempo quello che fu il brillante vincitore di tante classiche e della stessa Parigi-Roubaix non riesce più ad uscire dal grigiore della massa e ad imporre il suo famoso spunto di velocità. Così è capitato all'arrivo del Giro delle Fiandre; egli si trovava fra i primi in prossimità del traguardo senza tuttavia poter affermarsi. Abbiamo lasciato per ultimo Gastone Nencini. il corridore che in questo inizio di stagione ha saputo battersi da leone ma non è stato ricompensato in misura pari al suo coraggio e al suo valore. Domenica il toscano farà senz'altro parte della ristretta rosa dei « possibili », e nella Parigi-Roubaix ch'egli ormai ben conosce potrebbe trovare il giusto premio per le delusioni sofferte nelle corse italiane. m. b.

Persone citate: Anquetil, Fred De Bruy, Gastone Nencini, Gazzola, Jean Graczyk, Nencini, Van Looy

Luoghi citati: Parigi