Tragica catena di delitti in una famiglia per nascondere l'assassinio d'una cameriera di Guido Guidi

Tragica catena di delitti in una famiglia per nascondere l'assassinio d'una cameriera Si rievoca una misteriosa e torbida vicenda olle Assise di Belluno Tragica catena di delitti in una famiglia per nascondere l'assassinio d'una cameriera La domestica fu sgozzata nell'albergo dove lavorava - Sette mesi dopò, il padrone del locale soppresse ta moglie che aveva scoperto il crimine - Uccisi, infine, due coniugi che « sapevano » - A ventisette anni dal primo omicidio processati l'albergatore, la sorella, il cognato ed un quarto complice- (Dal nostro inviato speciale) Belluno, 5 aprile. Il mistero dei delitti di Alleghe, un tranquillo paesino di villeggiatura nelle Dolomiti, ai piedi del monte Civetta, è chiarito; ma la storia dell'incubo che per venticinque anni lo ha oppresso è ugualmente . agghiacciante, è ugualmente sconcertante. Tre delitti in un quarto di secolo per eliminare tutti i testimoni diretti o indiretti di un altro omicidio, il primo in ordine di tempo; quattro personaggi sul banco degli imputati (un albergatore, Aldo Da Toa; sua sorella Adelina; il marito di costei, Pietro Di Biasio; un complice, Giuseppe Qasparin, segretario dell'Enal) con le loro confessioni che solo in un secondo momento e parzial mente sono state ritrattate: questi gli elementi che i giudici della Corte d'Assise domani, quando inizierà il processo, avranno a disposizione per ricostruire la situazione. E' una stòria, questa, che iiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiii ha origini lontane: il primo omicidio, primo anello di una lunga rutena di delitti, risale al mattino tri s maggio 193S qicando ncll'S.lbergo Centrale rli Alleyhe xna cameriera, Emma De Ventura, fu trovaca ópn la gola tagliata. Delitto? Suicidio f Il maniitrato conclusa per la seconda ìpoicsi anche se a tutti in paese apparve singolare il fatto che la ragazza, notoriamente allegra, avesse pensato a togliersi la vita. Il parroco e. il segretario del fascio locale rtu3cirano a convincere tutti ohe si trottavo di un suicidio. Sette mesi dopo, la mattina del 4 dicembre, un altro avvenimento ruppe la quiete di Alleghe: una donna venne trovata, annegata, nel lago. Era Carolina Finizzer, la moglie di Aldo Da Tos, uno dei proprietari dell'Albergo Centrale dove sette mesi prima era morta Emma De Ventura. Tutti in paese pensarono che i due episodi fossero collegati fra loro. Ma anche questa volta il pa- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiin rere del magistrato fu deciso: Carolina Finizzer si era uccida .D'altro canto i Da Tos non persero occasione per avallare le conclusioni del procuratore del re e»in questa loro iniziativa trovarono ancora degli alleati nel parroco e nel srgretario del fascio. Tredici anni dopo, una notte del novembre I9't6, vennero uccisi due coniugi, Luigi e Luigia Del Monego aggrediti mentre tornavano a casa. Ad Alleghe vi fu chi sospettò che anche questo delitto fosse da collegarsi agli altri due prece denti. Sta la giustizia cozzò contro un muro fatto di silenzi. Ed anche questo caso venne archiviato. .". Fu allora che in questa sto ria si inserirono uno scrittore, Giovanni Comisso e un giornalista, Sergio Saviane, che ad Alleghe avevano vissuto a lungo e che avevano avuto la possibilità di raccogliere numerosi elementi in colloqui con gli abitanti del paese, il primo se ne servì per scrivere una novella; il secondo per condurre una inchiesta giornalistica che pubblicò su un settimanale, svelando che la uccisione dei coniugi Del Monego rappresentava la soppressione di due testimoni pericolosi i quali avrebbero potuto dire come tanto Emma De Ventura quanto Carolina Finizzer non si erano uccise, ma erano state uccise. La famiglia Da Tos, chiamata così bruscamente in causa, querelò il giornalista il quale, venutogli meno l'aiuto dei testimoni, venne condannato ad 8 mesi di reclusione per diffamazione. Fu allora che i carabinieri di Agordo decisero di riprendere le indagini su quanto era avvenuto ad Alleghe in un quarto di secolo. Le conclusioni furono stupefacenti. Una vecchietta ammise di aver visto Giuseppe Gasperin fuggire, la notte del t8 novembre 19iS, dal luogo dove erano stati 'uccisi i coniugi Del Monego: Giuseppe Gasperin, arrestato, ammise di aver partecipato al delitto compiuto materialmente dall'albergatore Aldo Da Tos e da suo cognato Pietro Di Biasio i quali avevano voluto cosi sopprimere due testimoni pericolosi. Luigi e Luigia Del Monego, infatti. tredici anni prima, avevano veduto trasportare il cadavere di Carolina Finizzer dall'albergo Centrale sino al lago. Poi arrivarono anche le confessioni di Aldo Da Tos, di Pietro Di Biasio e di sua moglie, Adelina Da Tos, e fu possibile ricostruire la situazione in maniera pressoché completa. La cameriera Emma De Ventura era stata uccisa da AppvamlstpnDglllllllllMfHItllllllIlllllllllllllIllllllllllllIllllllllll Adelina Da Tos (le ragióni per le quali questo delitto per le quali questo venne compiuto sono ancora avvolte nel mistero e tali rimarranno anche' perché il delitto è ormai caduto in prescrizione essendo trascorsi oltre venti anni); sette mesi dopo fu soppressa Carolina Finizzer che dal marito, Aldo Da Tos, sposato da pochi giorni, era stata messa a parte del segreto di famiglia; tredici anni dopo, sempre per eliminare altri due testi pericolosi ed ormai decisi a parlare, erano stati uccisi i coniugi Del Monego, Guido Guidi tlllllllllllllIIIIIIIIIIIIIIflllllllltllllIllllllllAllll

Luoghi citati: Agordo, Alleghe, Belluno