Kruscev si dice "soddisfatto" della sua visita atta Francia di Alberto Ronchey

Kruscev si dice "soddisfatto" della sua visita atta Francia Kruscev si dice "soddisfatto" della sua visita atta Francia Discorso del primo ministro allo Stadio Lenin - "Abbiamo un'idea più concreta della posizione francese verso il problema tedesco,, - "Il tempo dei fucili è passato, viviamo nell'epoca dei razzi atomici., - Attacchi ad Adenauer (Dal nostro corrispondente) Mosca, 4 aprile. « Un giornalista americano — ha detto stasera Kruscev nella sua relazione ai moscoviti sulla missione compiuta in Francia — dichiarò che avrebbe voluto nascondersi sotto il tavolo per ascoltare la mia lite con De Gaulle. Sono contento che non abbia potuto accovacciarsi sotto quel tavolo.-Contento per lui. La umanità avrebbe avuto un socio di meno, costui sarebbe scoppiato di rabbia, perché la mia conversazione con De Gaulle è stata assai cordiale e amichevole ». Secondo Kruscev, il viaggio si è svolto in modo < abbastanza soddisfacente > e le trattative sono state utili. « Abbiamo avuto — ha detto — uno scambio di vedute sincero. Sulla maggior parte delle questioni le nostre opinioni convergono, anche se non coincidono, e sul disarmo coincidono. Già soltanto per questo, valeva la pena di compiere il viaggio. Sul problema tedesco abbiamo parlato francamente. Adesso abbiamo una idea più concreta della posizione francese su questo argomento ». Più oltre, Kruscev ha dichiarato di essersi persuaso che nemmeno la Francia vuole favorire la rinascita del militarismo tedesco, ma quanto al problema di Berlino, così come lo pongono i sovietici, non ha detto se De Gaulle ha concesso qualcosa e se esiste la possibilità che Parigi accetti di negoziare un trattato di pace pantedesco ammettendo il riconoscimento della Germania comunista e lo sgombero delle truppe alleate da Berlino Ovest Kruscev si è limitato a dichiarare: « Le difficoltà stanno in questo, che esistono ancora forze, e prima fra tutte il cancelliere Adenauer, che vi si oppongono. Ma se Adenauer non modifica la propria politica sarà rovesciato dalla vita. Se non riusciremo a concludere un accordo con gli occidentali, noi, ripetiamo, stipuleremo per conto nostro un trattato di pace con la Germania comunista; ma siamo convinti che, prima o poi, gli occidentali condivideranno la nostra opinione sulla questione. A queste parole Kruscev ha aggiunto di essere convinto che l'Unione Sovietica e la Francia sono < i primi paesi interessati e far si che la questione tedesca cessi di essere una minaccia per la pace in Europa ». Quindi, il primo ministro ha accennato alla possibilità che l'Urss comperi dalla Francia nastdiKtololofrspmc ssidncccFsdccTddnplipcrdvti« pa1bmi aprrlaanvccmrpraAavHmmmamtniiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniuiuiiniiiiniiiiiiiiiiini navi, attrezzature per l'industria chimica ed una quantità di altre cose. Svolgendo la sua relazione, Kruscev ha detto bene di tutto, dell'aereo Caravelle, delle locomotive elettriche, di quello che saprebbero costruire 1 francesi se non dovessero spendere denari per gli armamenti, della città di Verdun c che ricorda da dove sono sempre venute le guerre », dei sindacalisti francesi, « meglio di quelli americani », e del canonico Kir. Ha sottolineato che l'intesa raggiunta per la collaborazione scientifica (anche nel campo atomico) con la Francia è la prima che sia stata conclusa dall'Urss fuori dello schieramento dei paesi comunisti. Parole dure soltanto nei confronti di Adenauer: « A Tokio il cancelliere tedesco ha detto che i paesi della Nato devono dar prova di forza e non recedere nemmeno di un pollice sul problema" di Berlino Ovest. Si tratta di una posizione pericolosa che può condurre sull'orlo della guerra ». Kruscev ha concluso il suo discorso dichiarando che il viaggio in Francia e le trattative intraprese con De Gaulle « aiuteranno tutti, anche nella prospettiva della conferenza al vertice, convocata per il 16 maggio, allo scopo di elaborare un punto di vista comune su diverse questioni. Se i problemi da risolvere sonoardui, il tempo dei fucili è passato. Viviamo nell'epoca dei razzi atomici Non risnarmie- IL„I P*™uA remo le nostre forze perche la pace sia garantita. Quantoa De Gaulle, continueremo le nostre conversazioni allorché verrà nell'Urss. Sarà bene accolto ». Il discorso è stato pronunciato dinanzi a quindicimila moscoviti, allo stadio Lenin, e ritrasmesso simultaneamente per televisione e radio a Parigi (in francese) a Londra e a New York (in inglese). Alberto Ronchey