A Vienna si afferma che Raab si dimetterebbe

A Vienna si afferma che Raab si dimetterebbe A Vienna si afferma che Raab si dimetterebbe Contrasti del Cancelliere sull'Alto Adige con la corrente nazionalista della d.c. - Forse in ottobre il ritiro, anche per la malferma salate a i (Dal nostro corrispóndente) Vienna, 1 aprile. VExpress di oggi rivela che il cancelliere Julius Raab avrebbe deciso di dimettersi da capo del-governo austriaco per cedere il posto a un uomo politico più giovane. Non sarebbe ancora conosciuto il termine esatto- in cui Raab avrebbe deciso di ritirarsi a vita privata. Egli — così riferisce l'Express — avrebbe dichiarato in privato: «Voglio ancora sbrigare Kruscev, e poi me ne andrò ». La battuta del Cancelliere si riferirebbe alla futura visita che il primo ministro sovietico dovrebbe compiere a Vienna, su invito del governo austriaco, in settembre, quindi, secondo le previsioni del quotidiano viennese, Raab, con ogni probabilità rassegnerebbe le dimissioni in ottobre. A prescindere dai quasi settant'anni di Raab e dalla sua malferma salute (non si è mai completamente rimesso da un infarto che lo colpì qualche anno fa) si deve aggiungere [che dal tempo in cui il Cancelliere venne costretto a dimettersi dalla presidenza della Volkspartei, si cominciò ad affacciare l'ipotesi di un suo ritiro anche dalla suprema carica di- governo. Raab, che potrebbe definirsi un conservatore cautamente illuminato, è stato l'uomo che nei quindici anni della sua attività ha mirato soprattutto a risollevare economicamente l'AuBtria dal baratro del dopoguerra. La grande politica, e meno che meno la politica estera, non rientrarono mai nelle sue ambizioni che furono quelle, essenzialmente, di un paziente ricostruttore del paese. Ora è innegabile che le ten; denze da una parte, della Volkspartei, in cui, con il nuovo presidente Gorbach, prevalgono impazienti correnti nazionalistiche, e dall'altra l'attivismo in politica estera che contraddistingue 11 ministero Kreisky, abba ano finito con isolare ii. Cancelliere, sia nel ' partito che nel governo. Si sa che la stessa buona accoglienza che égli fece alle proposte di Segni nrsctnlgdsimcspccvper-risolvere 18 crisi alto-ate-sina a livello ui capi di gover- no, fu giudicata con malumore da più di un politico austriaco. Raab è l'uomo del compromesso, nella politica interna, come in. quella estera, e non si può certo affermare che le sue tendenze conciliative godano attualmente il favore dei politici più giovani e più spericolati. Su tale sfondo, le ipotesi che si fanno sulle dimissioni di Raab, acquistano consistenza. Sul passo compiuto dal nostro ministero degli Esteri presso l'ambasciatore austrìaco a Roma, i giornali austriaci reagiscono in maniera diversa. Alcuni, come l'indipendente Die Presse, definiscono il passo dì Palazzo Chigi una « démarche » (un passo), altri, come il cattolico Kleine Volkèblatt, lo definiscono una vera e propria « protesta ». Ambedue i quotidiani, riferendosi agli umori della Ballhaus, scrivono che l'intervento di Palazzo Chigi verrà comunque respinto da parte austriaca porche considerato «assolutamente infondato ». Il Kleine Volksblatt afferma che alla Ballhaus si ritiene che < la protesta italiana non può essere ritenuta adatta a migliorare il clima delle trattative tra i due Paesi ». . « e. d.

Luoghi citati: Roma, Vienna