Bonn insiste nel chiedere basi militari all'estero

Bonn insiste nel chiedere basi militari all'estero Riuniti a Parili i ministri atlantici della Dilesa Bonn insiste nel chiedere basi militari all'estero All'esame della Nato un piano inglese^per ridurre al minimo i progetti della Germania (Dal nostro corrispondente) Parigi, 31 marzo. I ministri della Difesa dei paesi atlantici, ai sono riuniti stamani per esaminare i problemi logistici dell'alleanza. Alla riunione, che proseguirà domani, era assente il ministro Andreotti, che non ha creduto opportuno intervenire perché il nuovo governo italiano non ha ancora avuto l'approvazione del Parlamento. Lo sostituivano l'ambasciatore Alessandrini, delegato permanente dell'Italia presso la Nato, e il generale Rossi, capo di Stato Maggiore generale. La riunione è stata aperta da un discorso del rappresentante tedesco Frani, Joseph Straùss, il quale ha detto che non è logico che l'organizzazione atlantica sia pervenuta all'integra»zione degli stati maggiori e delle questioni di carattere operativo, mentre invece ognuno dei suoi membri procede per conto proprio nei problemi logistici e in quelli che riguardano la fabbricazione di armi. Riprendendo una vecchia tesi del governo di Bonn, Strauss ha sostenuto che è indispensabile estendere l'integrazione anche in questo campo. Ha poi illustrato i motivi per cui la Repubblica Federale ritiene necessario di disporre di basi e di terreni di addestramento fuori-del proprio territorio. II punto di vista dì Bonn è d'altronde riassunto in un memoriale che è stato distribuito agli altri ministri, in cui è det to: « Il momento è venuto per la Bundeswehr di sapere se la organizzazione dei rifornimen ti potrà essere o no accettata nell'insieme della Nato. Se un accordo generale non è possibile, il governo federale si sforzerà di ottenere basi di rifornimenti e campi di addestra mento attraverso trattative dirette tra Stato e Stato. Il problema dei terreni d'addestramento — ha detto Strauss — è particolarmente importante per le forze aeree, data la rapidità e il raggio di azione dei nuovi apparecchi da caccia a reazione >. Rispondendo alle richieste di Bonn, molti delegati hanno di chiarato di capire le ragioni esposte da Strauss, soprattutto perché, pure essendo stato presentato con tarattere di urgenza dalla Repubblica Federale tedesca, il problema non riguarda soltanto la Germania Occidentale. Esaminando le diverse possibilità di soluzione, gli esperti hanno afferma-':, fra l'altro, che il campo dì tiro d , , o della Nato nella Sardegna me ridionale non è sufficiente, ed è stata presentata perciò la eventualità di stabilirne un altro in Grecia. In quanto all'impianto di terreni di addestramento nell'Africa Settentrionale, è stato osservato che si tratta di un problema politico, perché la presenza di truppe della Ger mania Occidentale nel Sahara complicherebbe la soluzione del problema algerino. Si è parlato allora della Spagna, ma gli esperti hanno sconsigliato questa soluzione, perché costerebbe troppo caro il trasporto delle unità. La Bundeswehr potrebbe invece si è detto nella riunione — affittare in Olanda dei terreni alle foci del Reno. Analoghe trattative sono in corso anche fra la Germania Occidentale e la Francia. Il generale Norstad, comandante in capo delle forze atlantiche in Europa, che assisteva alla seduta, si è ralle grato che la questione sia stata affrontata, perché — ha detto — le richieste tedesche rispondono ad una necessità evidente. Ha poi affermato che Bonn non intende risolvere il problema al di fuori della Nato, ed è perciò indispensabile che la soluzione sia trovata in un accordo fra gli alleati. Il ministro della Difesa della Gran Bretagna, Harold Watkinson, ha invitato i suoi colleghi dell'alleanza atlantica a concentrarsi sull'elaborazio ne di piani secondo cui una eventuale guerra nucleare du rerebbe 30 giorni o anche me no, invece dei 90 giorni previsti dagli attuali piani. Con la riduzione delle scorte necessarie, il piano inglese verrebbe a diminuire drasticamente i bisogni della Germania Occidentale in depositi In altri Paesi situati molto più lontani dalla cortina di ferro. Il ministro ha presentato la sua proposta poche ore dopo che tutti i delegati avevano deciso di assistere la Germania Occidentale per quanto riguarda il problema delle basi Il piano britannico non ha ottenuto una immediata accettazione da parte degli Stati Uniti o della Germania Occidentale, sebbene esso sia ap poggiato da altri ministri 11 Consiglio ha deciso di trasmet tere il progetto al comitato militare della Nato che dovrà studiarlo e riferire entro tre mesi. 8> v

Persone citate: Alessandrini, Andreotti, Harold Watkinson, Joseph Straùss, Strauss