"Positivo,, per i russi il piano di Eisenhower sulla tregua atomica

"Positivo,, per i russi il piano di Eisenhower sulla tregua atomica "Positivo,, per i russi il piano di Eisenhower sulla tregua atomica Il delegato sovietico a Ginevra afferma: "Le proposte di Washington e Londra possono dare un nuovo volto alle trattative,, - Il progetto inviato a Mosca per un attento esame (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 31 marzo. Il delegato americano alla conferenza anglo-russo-americana di Ginevra per la sospensione degli esperimenti nucleari ha consegnato oggi al rappresentante di Mosca la risposta ufficiale di Eisenhower e Macmillan alle proposte avanzate una decina di giorni fa dai russi sul problema degli scoppi sotterranei con bombe dì potenza limitata. Il presidente Eisenhower — nella sua conferenza-stampa di ieri a Washington — illustrò ampiamente le nuove offerte occidentali. Va ricordato che il progetto sovietico presentato a Ginevra il 19 di questo mese non conteneva sostanzialmente nulla di nuovo; la sua importanza consisteva più che altro nel fatto che il governo di Mosca, dopo lunghissima opposizione, faceva improvvisamente proprio il principio della tesi occidentale tendente a escludere da un futuro accordo sulla fine degli scoppi sperimentali le prove sotterranee con bombe inferiori a circa 20"kiloton (corrispondenti alla potenza di 20 mila tonnellate d'esplosivo). Gli occidentali sono contrari ad includere nel trattato fra le potenze atomiche il divieto delle esplosioni sotterranee, perché temono che gli attuali mezzi tecnici e scientifici non consentano la loro registrazio¬ ne; potrebbero essere scambiate per terremoti. Nel documento consegnato oggi all'ambasciatore Zsarapkin i governi di Washington e Londra propongono la creazione di un comitato di esperti che dovrà, appunto, approfondire lo studio dei metodi di registrazione. Nell'attesa che i tecnici portino a termine il loro compito, è prevista la stipulazione di una moratoria: le due parti dovrebbero, insomma, assumersi l'impegno morale a rinunciare a qualsiasi esperimento sotterraneo con ordigni di piccolo calibro. Nella loro nota del 19 marzo i russi avevano proposto una moratoria di 4-5 anni, ma l'ambasciatore Wadsworth ha fatto oggi presente al suo collega del Cremlino che si tratta di un periodo troppo lungo, non fosse altro perché il presidente Eisenhower non può prendere degli impegni che superino il suo mandato che scade nel gennaio del prossimo anno. II delegato americano a Ginevra nella sua risposta non ha voluto proporre un preciso termine di tempo per la moratoria; si è limitato a precisare che sarà compito degli esperti di stabilirlo. Ha però raccomandato la immediata creazione del comitato degli esperti. Il russo Zsarapkin ha dichiarato, dopo un attento esa- me del documento anglo-americano : « Le proposte dei go verni di Washington e di Lon dra sono incoraggianti, positi ve e suscettibili di" dare un nuovo volto alla conferenza ». Al termine della seduta, che è durata una quarantina di mi nuti, ha promesso di inviare oggi stesso le offerte di Eisenhower e Macmillan al suo governo per poter avere una sollecita risposta. Mosca desidera veramente una tregua atomica? L'odierno atteggiamento del suo rappresentante a Ginevra lascia pensare di si. E' generale opinione che l'Urss voglia giungere ad un accordo prima che la Cina comunista riesca ad approntare la sua prima «atomica». Va comunque ricordato che rimangono da superare ancora parecchi altri ostacoli, come quello dei controlli: da parte sovietica vengono proposte quattro ispezioni sul posto all'anno; gli occidentali ne vorrebbero invece una ventina. Infine non si sa se i russi abbiano definitivamente rinunciato al diritto di veto in seno alla commissione di controllo. Una simile richiesta potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile, perché gli occidentali ritengono, a giusta ragione, che il diritto di veto ridurrebbe a zero l'autorità del progettato organismo di vigilanza. | £

Persone citate: Eisenhower, Macmillan, Wadsworth