Fuoriclasse dello sci mondiale nelle gare del Kandahar a Sestriere

Fuoriclasse dello sci mondiale nelle gare del Kandahar a Sestriere Fuoriclasse dello sci mondiale nelle gare del Kandahar a Sestriere Due vincitrici delle Olimpiadi e numerosi discesisti di undici nazioni L'Arlberg Kandahar, la più importante prova europea della stagione sciistica 1960, si disputa sulle nevi del Sestriere venerdì, sabato e domenica prossimi. Avrebbe dovuto essere, questa edizione del Kandahar, una vera e propria rivincita delle Olimpiadi di npdtiddtdSquaw Valley, i responsabili (ddella organizzazione avevano cpreparato un eccellente campo i p gloria per il titolo conquistato fa in pstbellezza. Invece, qualcuno dei I pcampioni, consacrati di fresca'ldi gara, perché i più forti di scesisti del mondo fossero in grado di scatenarsi in una battaglia dalla meravigliosa un mese fa in America, ha preferito, quasi in sordina, disertare la scena: il francese Vuarnet, l'austriaco Hinterseer e lo svizzero Staub non figurano infatti tra gli iscritti, mentre, al contrario, nell'elenco delle adesioni, spiccano i nomi della elvetica Yvonne Ruegg e della tedesca Heidi Biebl, che, a Squaw Valley, dominarono ogni rivale, rispettivamente nella < libera » e nello slalom gigante. Inutile recriminare troppo lososnallhaIZsore, cosicché, ciascuna gara si può ben dire — fa storia aPlor*^uto unJ_egnosuc«s sugli assenti. Nello sci, come;in parecchi altri sport, manca- no attualmente gli atleti di |qualità eccelse, che sappiano 1elevarsi in modo definitivo su- gli avversari, anche nello sci.ifL _„ ',„ . __-_„__„!„ « «riLttft„SltS ™ S* Si rflXin Ìidi dedicati ali allenamento stanno portando verso un graduale livellamento di vaio- ri persino tra campioni. Da! Cortina a Sauaw Vallev i tem-l??òno cambiati s affe^^a ; c!„i,„„ „v.« Toni Sailer che diffìcilmente itrovava antagonisti capaci di | contrastargli il passo; ora, il fuoriclasse di Kitzbuhel fa l'attore cinematografico e non ha ,a sé. La conseguenza e logica: jchi ha strappato, magari di,sorpresa, un grosso trionfo, | esita a rimettere in gioco la|sua fama recente, specie sul finire di una stagione che ha| richiesto grandi cure e pesanti (- mci per raggiungere il^|maggior grado di forma nei 1> giorni febbrili dei « Giochi >| negli Stati Uniti. Ma proprio per questo, anche se le assenze di Vuarnet, di Staub e di Hinterseer tolgono il brivido della immediata rivincita, l'interesse della competizione che inizia dopodomani al Sestriere è integro, lo sci mondiale ha mandato al Colle atleti di notevoli doti, la cui abilità, senza al cun dubbio è, dal più al meno, pari a quella degli stessi cam- pioni olimpionici. Centotré sono gli uomini e sessantatré le donne che parteciperanno alle gare, in rap presentanze di undici nazioni, l'Austria, il Belgio, la Francia, la Germania est, la Germania ovest, la Gran Bretagna, l'Islanda, l'Italia, la Jugoslavia, gli Stati Uniti e la Svizzera. In ogni squadra, si trovano pos sìbili vincitori, a cominciare, naturalmente, dalla compagine austriaca, che, quest'anno, per la prima volta nella storia del lo sci alpino del dopoguerra, ha segnato 11 passo di fronte agli assi nati da altre scuole. In campo maschile, ecco Gramshammer, Stiegler, Nenning, Zimmermann II, Leitner: Leitner è uno specialista dello slalom ed il successo non dovreb '"'"™ u »»™»~ »"« "Y,"0"" be sfuggirgli, mentre, nella niscesa, Gramshammer rischiera 11 tutto Per tutto pur di inflig .una le™ * d,sJ?x,a! g^P"0 a. .M°=lt?f,e^ «1 * Schranz, cioè ai suoi compa- tri°U che gli hanno soffiato I? P°st0 nella squadra delle Olim ^iadi „ gaw Val. f „anno famto iHbersegUo. Contro eli austriaci i france ! .contro gii austriaci, ì trance ls1' ^ Francla» grazie ad un la- ^ntt 6 PSSftX?*^ M ln pista nel 1960 una équipe davve£0 in gamba ed or^z. zata, che, al Kandahar, punta le sue carte su Perillat, Gacon, Bonlieu, Arpin, Adrien Duvillard, ragazzi tutti capaci di | imporsi. La Germania allinea Ludwig Leitner, la Svìzzera ha,neì suoi ranghi Forrer e Ma- jthys. Resta l'Italia. Alberti ca- ,peggia la nostra pattuglia, che | è forte anche di Mìlianti, Pe- |droncelli, Carlo ed Enrico Se- noner, Felice De Nicolò, De|Florian, Gartner, Zulian e Fili. (Qualche € anziano » di maglia^zurra e molti giovani, ai qua- 111 sono da aggiungersi le « spe- | ranze » del Sestriere, con Ar- rigoni e Merlo. La lotta sarà dura, il nostro sci però ha bisogno di una vittoria risonan te, che segni una tappa defl nitìva sulla strada della ri scossa Tra le donne, due campio nesse olimpioniche, la Biebl e la Ruegg. Tutte le altre a battersi, per tentar lo sgambetto. Almeno dieci sciatrici vantano gli stessi numeri, il trionfo è questione di giornata di vena e di fortune. La Netzer e la Heckel, austriache, la Thélinge, francese, sognano la riscossa, soprattutto la Théllnge, che ha avuto la stagione rovinata a metà da un incidente. E la riscossa sognano anche le azzurre. Sono sei, la Pia Riva, la Jolanda Schir, la Tina Poloni, la Giustina Demetz, la Inge Senoner e la Lidia Pedroncel11: Lacedelli, allenatore federale sì era, gli scorsi anni, abituato ai trionfi in serie; nel 1960, almeno finora, ha avuto una battuta di arresto, il Kandahar potrebbe addolcirgli l'amaro di un periodo non troppo felice. Le gare si apriranno venerdì mattina con la discesa libera femminile che si svolgerà sulla normale pista numero 9 della Banchetta, 2350 metri dì percorso con 635 metri di dislivello e 31 porte di direzione. Sabato, avranno luogo, al mattino, la discesa libera maschile (pista Primavera, da punta Banchetta: 3300 metri, con 982 metri di dislivello e 31 porte) ed al pomeriggio lo slalom femminile sulle Alpette. Domenica « chiusura >: slalom maschile. Al mattino, ancora sulle Alpette. Gigi Boccacini