Sarebbe mancino l'uccisore del bimbo assassinato a Ginevra

Sarebbe mancino l'uccisore del bimbo assassinato a Ginevra Sarebbe mancino l'uccisore del bimbo assassinato a Ginevra Presentate le perizie scientifiche - Indizi sul domestico italiano Breno (che pare abbia il braccio sinistro più forte del destro) e sul padre del piccino (Nostro servizio particolare) Ginevra, 29 marzo. Per la prima volta, da quando si è iniziata l'inchiesta sull'uccisione del piccolo Nicola D'Espine, il giudice istruttore Dunand ha rotto il silenzio che. circondava l'inchiesta: attraverso un comunicato ufficiale sono stati, infatti, resi noti i principali risultati delle varie perizie. Diremo subito che, se sono venuti alla luce alcuni dettagli inediti — si conosce, per esempio, l'esito delle prove effettuate con la macchina della verità — le autorità sono ancora lontane dall'aver scoperto l'autore del crimine. Il numero degli indiziati è diminuito: da nove a quattro o cinque. Nella parte conclusiva del comunicato del giudice istruttore è precisato: «Le ipotesi sono ancora parecchie, per cui non è possibile procedere all'arresto di un solo individuo ». La perizia del prof. Paul Moureau di Liegi, che nel processo Jaccoud sostenne l'accusa precisa che le incrinature riscontrate sul cranio della vittima sono la conseguenza di un colpo vibrato con estrema violenza e che ha provocato una progressiva paralisi dell'organismo di Nicola D'Espine. Quanto all'arma del delitto, il famoso esperto di Liegi non esclude che sia il battaglio di bronzo che si trova fra la sessantina di oggetti sequestrati nella villa di Grand Sacconex. Dal comunicato del dott. Dunand risulta che un altro battaglio, un po' più grande, è stato rinvenuto nello studio del padre del bimbo, Pierre DEspine. Questi sarebbe tuttavia riuscito a dimostrare di aver acquistato l'oggetto due settimane dopo il delitto. Sfavorevoli sono alcune delle conclusioni del rapporti scientifici per il cameriere Mario Breno, che fino a pochi giorni addietro sembrava scagionato da qualsiasi sospetto. Il domestico italiano fu arrestato all'indomani del delitto su una semplice denuncia del suo principale, Pierre D'Espine, e venne rilasciato una diecina di giorni più tardi. Da allora la posizione del Breno mi gliorò continuamente, tanto che si dava per imminente il suo proscioglimento In istruttoria. Come tutti gli altri Indizia¬ ti, anche il cameriere è stato sottoposto ad esame con la macchina dtila verità. Il perito afferma che otto delle nove persone esaminate sono < probabilmente estranee > al delitto; solo Mario Breno avrebbe palesato qualche incertezza allorché gli venne mostrata l'arma del delitto, cioè uno dei due battagli di bronzo. Secondo il prof. Moureau, l'assassino sarebbe mancino: una valutazione che potrebbe procurare seri guai al Breno, giacché il prof. Bey, dell'Istituto Psicologico di Ginevra, afferma che l'ex-domestico dei D'Espine ha.attitudini da mancino (ma l'avv. Martinioni, legale del Breno, smentisce); in ogni caso, il suo braccio sinistro sarebbe più forte. Si tratta tuttavia di considerazioni che vanno accolte con la massima cautela, giacché sono i risultati di inchieste basate su metodi discutibili. Favorevole, In compenso, è l'esito dell'esame psichiatrico, che descrive il Breno individuo normale, dal temperamento doci le, insomma una persona incapace di commettere atti violenti. , , 1. r«

Persone citate: Mario Breno, Moureau, Nicola D'espine, Paul Moureau, Pierre D'espine

Luoghi citati: Breno, Ginevra