Proposta ai russi una «sospensione volontaria» delle esplosioni minori per circa un anno di Antonio Barolini

Proposta ai russi una «sospensione volontaria» delle esplosioni minori per circa un anno Accordo a Camp David tra Eisenhower e Macmillan Proposta ai russi una «sospensione volontaria» delle esplosioni minori per circa un anno Mosca dovrà accettare prima la fine di tutte le altre prove atomiche, con sicari controlli - In America si ritiene possibile un'intesa nucleare con i sovietici entro tre mesi -1 due statisti prolungano l'incontro per continuare la preparazione del convegno alla vetta (Dal nostro inviato speciale) Camp David, 29 marzo. Eisenhower e Macmillan hanno concordato di controproporre ai russi un ^gentleman agreement » per una « moratoria volontaria di breve durata » per quanto si riferisce agli intoppi sperimentali atomici minori, che però non dovrebbe superare un anno. Un'altra condizione è che Mosca sottoscriva un trattato sulla messa al bando delle altre esplosioni nucleari. Si insiste — inoltre — nel richiedere maggiori controlli e si invita la Russia a partecipare congiuntamente alle altre potenze alle ricerche per raggiungere validi accertamenti anche nel campo degli: esperimenti sotterranei minori. E' annunciata per domani un'importante conferenza-stampa di Eisenhower. I portavoce hanno precisato — che nei colloqui di Camp David — sia da parte americana che inglese si è « molto soddisfatti » dei progressi realizzati* Eisenhower e Macmillan, continuando le conversazioni nella solitaria villa, avranno scambi di vedute su altri problemi e in particolare sulla preparazione della conferenza alla sommità. Nella giornata odierna i consiglieri dei due governi per le questioni atomiche e il disarmo avevano fatto un resoconto ai due statisti sulle discussioni tecniche svoltesi ieri a Washington. Erano presenti anche il vice-presidente Nixon, il segretario di Stato Herter, il capo della Commis¬ sione per l'energia atomica americana McCone e il ministro della Difesa ad interim Douglas. Oli stessi portavóce delle due delegazioni hanno espresto la speranza che con la decisione odierna si affretteranno le trattative di Ginevra sulla messa al bando degli esperimenti e che un trattato potrà essere firmato nel giro di tre mesi. La dichiarazione comune di Eisenhower e Macmillan sottolinea tuttavia che « un certo numero di problemi specifici » resta ancora da risolvere con i russi, tra cui la questione degli apparecchi da usare per l'effettuazione dei controlli. Risulta, si è detto, che i duel statisti erano molto contenti ' per i risultati ai quali — attra-1 verso le conversazioni di ieri e di stamane — è loro riuscito di pervenire. Si precisa anche che ben otto ore di queste conversazioni si debbono ^intendere assolutamente segrete e che segreti restano anche molti dettagli dei protocolli stilati. Gli osservatori politici ricordano che il presidente Eisenhower non potrebbe costituzionalmente assumere impegni superiori (come appunto prevede la protesta russa, per quel che riguarda la moratoria d'onore degli esperimenti nucleari incontrollabili) ai limiti di tempo del suo mandato. Egli non può, insomma, con un impegno non scritto ma morale di fronte al mondo, legare le mani del suo successore e di quello che sarà il prossimo congresso degli Stati Uniti. L'autorevole commentatore Lippman ritiene, come molti altri americani, c/ie sarebbe un disastro una volta definito le restanti divergenze, lasciar scappare la buona occasione che la proposta russa sembra in sé promettere. D'altronde è anche indispensabile tener presente che tutti desiderano la pace e che le perplessità e le salde resistenze dei responsa bili ambienti scientifici e militari contro un impegno di moratoria troppo lungo non debbono essere tutte e solo intese come cieche opposizioni conservatrici, ma piuttosto come preoccupazioni di togliere domani alla difesa, in caso di naufragio di tutte le speranze finora costruite, l'arma più rsEssa secondo gli esperti, non sarà in futuro rappresentata tanto dall'uso della pericolosissima grande bomba all'idrogeno, ma dall'addestramento di battaglioni dotati di mezzi di offesa nucleare ridotta e la cui forza e capacità possono essere determinate soltanto dagli esperimenti nucleari minori e, per ora, incontrollabili. Per «uesto, essi sono stati e som. l'oggetto della massima attenzione dei governanti. La presenza di Nixon alle conversazioni di Camp David, sottolineata da Hagerty come un fatto quasi normale nella storia della presidenza Eisenhower, oggi voleva anche appunto significare che Eisenhower, considerando Nixon come il suo molto probabile successore, voleva averlo vicino, durante gli impegnativi colloqui con Macmillan, non solo come consulente, ma quasi come corresponsabile. Nixon, Herter e i tecnici atomici, sia di parte americana che inglese (fra questi il famosissimo dott. George Kistiakaiusky, consulente personale atomico di Eisenhower, il dott. McCone, capo della Commissione per l'energia atomica in America, sir William Penney, consigliere di Macmillan per i problemi nucleari), sono giunti all'Aspen Lodge alle 10,15 di stamane. I tecnici portavano i risultati degli studi di dettaglio che avevano prepai ato a Washington e che ora volevano sottoporre ai loro capi. Eisenhower e Macmillan avevano cominciato a lavorare alle otto, al breakfast. Durante le conversazioni anglo-americane di Camp David, Eisenhower e Macmillan 6 confermato che hanno anche studiato lutti i piani di preparazione per i lavori della precon\ferenza occidentale al vertice (cioè con la Francia e la Germania di Bonn) e finalmente della conferenza al vertice con i russi, fissata per il 16 maggio. Per meglio definire i piani del convegno alla vetta i due statisti, che in un primo tempo avevano pensato di ritornare oggi stesso a Washington, hanno invece deciso di rimanere per un'altra notte a Camp David. Lasceranno dunque l'Aspen Lodge domattina alle 8,su per giungere, in elicottero, alle 9,15 alla Casa Bianca. E' previsto che Macmillan ritornerà subito in patria. Stasera non si nasconde il senso di sollievo e di piacere dato dal fatto che, per quanto i problemi possano essere complessi e difficili, tuttavia l'Ame- R-Ilrsfa8zFg e i n e r e rica e l'Inghilterra riescono sempre, alla fine, a superarli insieme consolidando in tal modo i loro legami di solidarietà e di amicizia. - — Antonio Barolini pa