Una indossatrice vestita da ananas in una sfilata dedicata solo al «colore»

Una indossatrice vestita da ananas in una sfilata dedicata solo al «colore» Singoiare gaia di moda a Saint Vincent Una indossatrice vestita da ananas in una sfilata dedicata solo al «colore» Quattordici case hanno presentato creazioni femminili e maschili, da giorno e da sera, dando risalto esclusivamente alle tinte - Hanno partecipato anche gli impermeabili (mostrati dalla parte della fodera) (Dal nostro inviato speciale) St. Vincent, 26 marzo. Questa sera per la prima volta in Italia è stato presentato il colore come < protagonista» negli abiti femminili, cioè il < personaggio » principale della moda, l'elemento di primo piano sul quale attirare gli occhi altrui, maschili e femminili, con preminenza assoluta sulla fantasia del taglio e della composizione. Ne deriva che il ettore non è stato presentato da solo ma insieme con gli abiti, e questi di ogni sorta: mattino, pomeriggio, sera, notte, in un gala detto « il colore della moda>. Una dicitura simile potrebbe far pensare subito ai colori che caratterizzeranno i vestiti dell'anno o della stagione; non è questo; nessun colore ardisce, o è autorizzato, a predominare dittatorialmente nemmeno come suggerimento del gusto: tutti i colori, in libertà assoluta, possono sbizzarrirsi negli accoppiamenti più fantasiosi. Unico freno ad un eventuale assurdo, è la costituzione di una giuria la quale dispone di targhe d'oro e targhe d'argentò da assegnare agli accostamenti più ragionevoli, più indovinati e più simpatici. Essa è composta dal dottor Benso Fini, giornalista, dal conte Adriano Spilimbergo, dal pittore Lucio Fontana, da due giornaliste di moda, Anna Vanner ed Elsa Hobiola. Quattordici indossatrici (Maria, Bimba, Gigliola, Eletta, Piera, Rita, Rence, Mirko, Marisa, Wilma, Magda, Rosanna, Giuliana, Gunila) presentano novanta creazioni appartenenti a nove case milanesi (Crema, Castelli, Patritti, Livoli, Enzo, Baratta, Biki, Sealup, Vito), a quattro case romane (Antonelli, Carosa, Simonetta, Schuberth) e ad una torinese (Naide). E' un caleidoscopio elettriz- zante di colori che abbacina. L'ambiente, lo sfondo predominante è il mare, non l'Adriatico ma il Tirreno perché più azzurro. Abbiamo « visto » una signora al mare dal primo sba- diglio del risveglio a quello del primo sonno. Ad occhi appena aperii e scésa dal letto, le suggeriscono il bianco con una borsa arancione; per l'aurora sono consigliabili rosso e bianco; a mezzogiorno trionfo del giallo, notorio attribuito del sole; per il pomeriggio prevalenza di marron e verde; a sera tutte le sfumature dell'acquamarina; per la notte, nero cupo con variazioni verso il grigio, ma sul collo guarnizioni scintillanti o addirittura bianche. Questo tema generico può differenziarsi in mille forme, magari fino ad esplodere nella brillantissima confusione dell'impressionismo pittorico, a guizzi, circoli, rettangoli, macchie lineari, diffuse, contorte, slabbrate, di giallo aranàione, rosso, verde, azzurro, viola, indaco, con ospitalità generosa al bianco e al nero, quantunque ci si ostini a non considerarli ancora colori ma' tinte. : Tutto ciò permette creazioni da potersi battezzare, indifferentemente aurora sul mare, mezzogiorno sul mare, tra¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiMiii monto sul mare. L'immaginazione in libertà può anche presentare una donno sotto forma di ananas, fondo bianco, corpo rossastro, ciuffo verde, con un cappellino che culmina in una rosa rossa o papavero e. Con piacevole effetto. Fra tanto chiasso una nota calma., poètica e riposante è data da Torino con un gioco pressoché costante fra rosa e viola. Alla festa del colore hanno parte cipato anche gli impermeabili, la cui natura tende fatalmente alla malinconia e all'uniforme; la malinconia' rimane intatta, ma corretta da finte delicatamente sfumate; i colori insorgono con tutto il loro vigore compresso dall'esterno, quando l'impermeabile all'improvviso, e civettosamente, si apre. Dopo la sfilata, variamente punteggiata da applausi, la giuria ha assegnato le targhe d'oro ex-aequo a Naide (Torino) Livoli, Sealup (Milano); le targhe d'argento a Crema, Castelli, Vito, Patritti (ìli lanoj. a. a. iiiiiiiuiiiiiuiiiiiiiitiiiiimiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiH Alcuni degli originali modelli presentati in passerella al «gala» della moda (i. Moisio)

Persone citate: Anna Vanner, Antonelli, Baratta, Benso Fini, Castelli, Elsa Hobiola, Lucio Fontana, Moisio

Luoghi citati: Crema, Italia, Livoli, Milano, Naide, Saint Vincent, Spilimbergo, Torino