Quattro mesi al fidanzato della bella cameriera suicida

Quattro mesi al fidanzato della bella cameriera suicida Quattro mesi al fidanzato della bella cameriera suicida Concessa la condizionale - Il P. M. aveva chiesto quattro anni - Il processo s'è svolto a porte chiuse (Nostro servizio particolare) Saluzzo, 23 marzo, (a. a.). Il 20 ottobre dello scorso anno, in località Tetti Griffa di La Loggia, entro un campo di granoturco, a circa 15 metri dalla strada maestra, era rinvenuto il qadavere di Caterina Arnaudo, non ancora ventenne, con accanto una bottiglia di acido muriatico, vuotata per un quinto. Nessun dubbio che si trattasse di suicidio. La giovane, di Martìniana Po, non aveva lasciato nessuno scritto per spiegare le ragioni del suo gesto disperato, ma il 22 agosto del 1959 lei aveva inviato una lettera ai carabinieri di Revello, precisamente al maresciallo, chiedendogli di rintracciare Sebastiano Arlaudo (detto Luciano) di Tetti Griffa di La Loggia e raccontando anche in minuti particolari la sua vita disgraziata. Per un anno e mezzo lei aveva amoreggiato con questo Luciano, giovane operaio-contadino, Nel maggio del '58, durante [una passeggiata sui monti, egli le usò violenza. La ragazza rimase in stato interessante. Il giovane promise di sposarla, consigliandole di liberarsi della maternità In¬ . a e i o e cipiente. Il tentativo rimase senza risultati. Sol che nell'agosto del '59, recandosi lei in motocicletta con suo fratello per una orrida strada di campagna, ne riceveva tali scosse che, agendo sul suo fisico indebolito, l'avevano fatta abortire. In una seconda lettera al maresciallo, l'infelice scrive: «La mia povera mente non ragiona più, tanto che ormai ho paura di finire in manicomio ». Ed ecco il suicidio. Sebastiano Ariaudo è comparso oggi di fronte al tribunale di Saluzzo (pres. dr. Enrico, P. M. dr. Ignestl, difensore cw. Vineis) con la triplice Imputazione di violenza carnale, di atti osceni in aperta campagna, di suggerimenti criminali di mezzi idonei a sopprimere una natalità incipiente. Il processo si è svolto a porte chiuse. Il P. M. ha chiesto una condanna a 4 anni e due mesi, con il riconoscimento di colpa per tutti e tre 1 reati. L'Ariaudo è stato condannato, soltanto per. gli atti osceni, a 4 mesi di reclusione con 1 benefici di legge. Il primo non era perseguibile per mancanza di querela, 11 terzo troppo vago per costituire reato. C

Persone citate: Ariaudo, Caterina Arnaudo, Sebastiano Ariaudo, Sebastiano Arlaudo, Vineis

Luoghi citati: La Loggia, Revello, Saluzzo