Renè Clair e il domani

Renè Clair e il domani ' I> I E^^TRO lu, O SOHOR M O ====— Renè Clair e il domani La tv non è che un mezzo di diffusione del cinema, e le attuali reciproche ostilità dovranno risolversi in alleanze - Qualsiasi spettacolo a domicilio (e a contatore) - Un profilo di Flaherty - Un laboratorio in una valigia e un implacabile calendario di festival - Sullo schermo anche la vita del colonnello Lawrence A Torino e a Milano, a Roma e a Napoli, sarà in questi giorni ascoltata una attesissima conferenza di René Clair. « Presentare » ai lettori il grande regista, uno dei pochi veri artisti che abbia avuto e abbia lo schermo, sarebbe almeno inutile. Ma non sarà invece inopportuno il ricordarne, proprio In questi giorni, le ultime sue affermazioni, soprattutto nei confronti dei rapporti intercorrenti fra cinema e tv. Per Clair la tv non è un mezzo di espressione, ma soltanto di diffusione. (Un principio assai netto, già da altri enunciato, ma che non sarà mai ricordato abbastanza). La sorte ha voluto che nascesse prima il cinema della tv. Se questa avesse invece preceduto il cinema, limitandosi ovviamente a cronache «dirette», il sopravvenire del cinema, in quanto possibilità di « fissare » immagini in movimento, avrebbe enormemente e d'un tratto rafforzato la tv; e questa, in contraccambio, avrebbe pure d'un tratto garantito al cinema stesso la più capillare delle diffusioni. La dura concorrenza, persino l'ostilità dichiarata, che a vicenda e da tempo subiscono video e schermo, sono semplicemente assurde. La tv deve invece diffondere il cinema al massimo, con un evidentissimo vantaggio per entrambi. Su questa vìa sono i primi esperimenti che si stanno facendo negli Stati Uniti, con la tv a contatore. Ci saranno cioè i soliti programmi gratuiti; ma film di primissima visione, e altri spettacoli importanti, si potranno avere a domicilio, fruendo di un altro apposito < canale », la cui utenza sarà permessa dall'introduzione di una determinata moneta nell'apposito contatore. Questo, naturalmente, potrà essere sostituito da un canone d forfait, d'abbonamento; e, non meno naturalmente, codesto « canate » sarà immune da ogni e qualsiasi trasmissione pubblicitaria. Lo Stato, in Francia e altrove, dovrebbe conservare il monopollo della emissione, cosi come ha la gestione delle poste e dei telegrafi; ma è assurdo che debba avere il monopolio della produzione. Lo Stato non è un'Impresa di spettacoli. Dovrebbe invece essere pensoso della qualità degli spettacoli stessi, prodotti da terzi; e di poterne garantire la massima diffusione, Le statistiche indicano che la vita dell'uomo tende a protrarsi. Ma, oltre 1 cinquantacinqpesessant'anni, si va di rado al cinema; quegli spettatori bisogna continuare ad averli, servendoli a domicilio, e nel modo migliore. SI risparmieranno copie di film, 1 loro trasporti; e la stessa immagine televisiva non potrà non fare ulteriori progressi, già in certi casi è molto vicina, come risultato, a quella cinematografica. L'ampiezza poi degli schermi domestici è già disponibile In varie misure; fra non molto il video sarà sostituito da un apparecchio di rifrazione, il cui fascio potrà essere diretto contro una qualsiasi parete. * * Nei Quaderni di documentazione cinematografica, editi da « Centrofilm », dell'Istituto Universitario del Cinema presso l'Università di Torino, si pubblica Robert Flaherty, un ottimo pr filo dovuto a Paolo Gobetti. Del regista di « Nanook » e de « L'uomo di Aran », si danno, in appendice, biografia, filmografia e bibliografia. — E con il titolo Tendenze del cinema italiano l'< Unitalia » raccoglie in un elegante volume una serie di articoli di Vinicio Uarinuccl, dedicati al nostro jlnema, dagli inizi del film sonoro a oggi. — Il terzo Gran Premio Internazionale del Film d'Arte e sull'Arte avrà luogo a Bergamo dal 10 al 18 settembre. — Un tecnico sovietico, Timcenko, è riuscito a riunire in una valigia, del peso complessivo di 15 kg., un completo impianto di sviluppo, stampa ed essiccazione del film. — Jean-Jacques Debout, un giovane cant~ te, sarà il protagonista di Candido, da Voltaire, per la regìa di Norbert Carbonne Aux. — Il Re dei Re è il titolo definitivo del film di Nicholas Ray sulla vita di Cristo; tale titolo era già stato quello di un analogo film di Cedi He Mille, nel 19B7; ma il titolo era fino a ieri... disponibile, non essendo mai stato « depositato ». * * Quando si parla d'una vera e propria «concorrenza» che i troppi festival si fanno, non si adopera una parola eccessiva. Dal 1932 al 1942 quello di Venezia è stato l'unico esistente; diciotto anni dopo, e quindici dopo la fine della guerra, il calendario di mostre, festival e « settimane », naturalmente internazionali, si è fatto quasi pauroso. Dal 22 febbraio, data d'Inizio, a oggi, in poco più d'un mese, se ne sono già avuti sei (Oberhausen, Cortina, Il Cairo, Belgrado, Milano, Lilla). Tra aprile e maggio ce ne saranno quattro (Valladolid, Cannes, Stoccolma, Mannheim). In giugno quattro (Venezia due mostre minori, e Berlino, Karlovy Vary). In luglio, una grandinata (San Sebastiano, Vienna, Vancouver, Venezia tre mostre minori, e Locarno, Capodistria, Bordighera). In agosto, soltanto quattro (Porretta Terme, Stratford, Edimburgo, Venezia). In settembre, soltanto tre (Cannes festival minore, Bergamo, Cork). Infine, fra ottobre e novembre, altri sei (Trento, Londra, Padova, Parigi, San Francisco, Vienna). E dopo un breve riposo invernale, di un pàio di mesi, sì ricomincerà. Si esclude comunque fin d'ora, e nel modo più perentorio, che possa poi esistere un solo spettatore, sia pure professionista, che abbia partecipato a tutti i festival, anche perché, più di una volta, avrebbe dovuto spaccarsi in due, o addirittura in tre. * * Laurence Olivier torna dopo tre anni sulle scene inglesi in Rinoceronti, di Ionesco, per la regia di Orson Welles. — Stanley Kramer ha acquistato i diritti, per la riduzione cinematografica,.de II giudizio di Norimberga, il libro di Abby Mann che narro i problemi e le crisi di coscienza che assalgono un giudice di una piccola cittadina del Vermont, chiamato a presiedere il processo dei nazisti a Norimberga. Del volume è già stata diffusa una riduzione televisiva. — Marcel Carnè dirigerà un altro film sulla gioventù più O meno bruciata; ma non sarà un seguito a Les tricheurs, essendo il nuovo film ambientato fra giovani che abitano alcune delle immense case popolari della periferia parigina. Gli attori, scelti assolutamente fra sconosciuti, saranno fra i quindici e i diciott'anni. — Sam Spiegel si recherà in Giordania, in Arabia e in Egitto per scegliervi gli < esterni » nei quali ambientare il suo prossimo film, I sette pilastri della saggezza, che rievocherà la vita assai avventurosa del quasi leggendario colonnello T. E. Lawrence, uno dei personaggi più importanti del mondo arabo alla vigilia della prima guerra mondiale. Regista David Lean, protagonista Marion Brando. * * Lutto in famiglia — A Pa¬ rigi, all'Atelier, per la « primo assoluta» di Castello in Svezia, la commedia di Frangoise Sagan. Durante un intervallo un critico', piuttosto autorevole, è attorniato da amici, i quali cominciano i loro commenti con i soliti « carino », « interessante », « non c'è male », per poi insinuare i primi « però ». L'altro li sta un po' a sentire, e poi, come concludendo: — Interessante, certo. Ma questo genere di commedie, in fondo, è come una grossa disgrazia, quando cade su di una famiglia molto, molto unita II peggio, è sempre per quelli che restano. — m. g.