La madre dello studente ucciso non crede che il figlio sia morto

La madre dello studente ucciso non crede che il figlio sia morto La madre dello studente ucciso non crede che il figlio sia morto Essa si illude che il giovane sia nascosto in qualche luogo - Una poesia dell'indossatrice ispirata dal delitto - Dopo la manifestazione ostile, alla ragazza è stato consigliato di cambiare casa (Dal nostro corrispondente) Napoli, 22 marzo. Le ricerche del cadavere dello studente Gianni De Luca, che il medico Aurelio Tafuri ha confessato di avere ucciso per amore di un'indossatrice, sono proseguite invano. Né le acque del Volturno, scandagliate e perlustrate senza tregua da squadre di sommozzatori, né gli scavi compiuti nel giardini delle ville dell'assassino hanno restituito la salma del giovane. La madre della vittima, forse nel tentativo di Illudersi che il tragico delitto non è avvenuto, ha detto di essere convinta che 11 figlio è vivo, nascosto in qualche luogo, e che prima o poi egli ritornerà. Intanto, dopo la paurosa scena di sabato alla salita Santa Maria Apparente, quando una minacciosa folla di popolane circondò l'indossatrice Anna Maria Novi, ingiuriandola e lanciandole contro sputi e oggetti, il che costrinse il suo avvocato, Francesco Ama tuccl, a chiedere per telefono l'intervento della forza pubblica, Nana si è rivolta alla polizia, invocando la sua protezione. Sotto il titolo: «Anna Maria Novi chiede protezione alla F. S. », Napoli-Notte pubblica questa sera: « Il dott.' Francesco Giannini, dirigente 11 Commissariato di Chiaia, ha nella giornata di ieri inviato un rapporto al questore sull'incidente del quale fu vittima Anna Maria Novi nel tardo pomeriggio di sabato mentre faceva rientro nella sua abitazione. Come abbiamo già pubblicato, la giovane indossatrice, mentre rientrava a casa reduce dalla Procura della Repubblica, dov'era stata a lungo interrogata dal procuratore generale, venne letteralmente aggredita da una turba di ragazzini che, urlandole parolacce irripetibili, le sputarono addosso e qualcuno non si peritò di farla oggetto, a suo dire, di lancio di bucce e di immondizia. A stento la ragazza riuscì a liberarsi della turba urlante, e, appena sbarrata la porta di casa, venne meno in preda a comprensibile choc» Il giornale poi aggiunge: « In seguito a detto episodio, essa, interrogata in proposito dal commissario Giannini, do po avergli riferito I fatti di cui sopra, gli chiese che staccasse alcuni agenti a sua protezione. Il dott. Giannini uffi¬ ciosamente le consigliava di cambiare domicilio, in attesa che il tempo facesse dimenticare alla gente della zona I recenti sanguinosi avvenimenti, e le promise che la vigilanza generale da lui predisposta per la tutela dell'ordine nella zona si sarebbe estesa in maniera particolare anche alla di lei persona e alla di lei casa per impedire il ripetersi di avvenimenti simili a quelli di sabato, che, peraltro, potrebbero assumere tinte più fosche e più dense di conseguenze >. Un altro giornale pubblica la poesia di Nana « Sbarra crudele », ispirata dal dolore della tragedia che l'ha investita, « Una sbarra crudele — spezzò la tua vita — ma tu non sei morto — nel mio seno tu vivi, — tu rinasci. — Già ti sento, alito della mia vita .— sangue che non si è sperbo, — carne che non finisce, — sempre padrone di me. — Posso toccare la testa — mi nuta e rotonda — il tallone del piede piccino — Tu sei qui, nel sepolcro — del mio grembo — nel sacro taberna colo — che il mio cuore — ha fatto per te. — Vita che mi ridona la vita». c. g.

Persone citate: Anna Maria Novi, Aurelio Tafuri, Chiaia, Francesco Ama, Francesco Giannini, Gianni De Luca, Giannini

Luoghi citati: Napoli