Sul traguardo di Viareggio il belga Desine! distacca di Ire secondi Mahé e l'inglese Simpson

Sul traguardo di Viareggio il belga Desine! distacca di Ire secondi Mahé e l'inglese Simpson Anche nella prima tappa della Genova-Roma affermazione degli stranieri Sul traguardo di Viareggio il belga Desine! distacca di Ire secondi Mahé e l'inglese Simpson Fallarmi al quarto posto - In torte ritardo il campione mondiale Darrigade, DeRlippis, Gaul e Anglade Oggi la competizione ciclistica affronta l'Appennino e giunge a Reggio Emilia - Venturelli colpito da febbre (Dal nostro inviato speciale) Viareggio, 21 marzo. Tanto per mantener fede alla, chiamiamola, tradizione che vuole uno straniero vincitore delle corse sulle strade italiane, anche oggi, per la prima delle cinque tappe che ci porteranno a Roma, l'ordine d'arrivo si apre col nome di uno di essi, precisamente del belga Gilbert Desmet, della squadra pubblicitaria G. S. Carpano. Egli faceva parte di una pattuglia formatasi, per sua esclusiva e tempestiva decisione, a una quarantina di chilometri da Viareggio, allorché, rispondendo al suo attacco, dal primo gruppo, che contava oltre una ventina dei 112 partiti da Genova, uscirono fuori dapprima Fallarmi, Casati e Mahé e, in un secondo tempo, l'inglese Simpson. Raggiunto il belga, i quattro lo coadiuvarono nella fuga, riuscendo a mantenersi lontani dagli inseguitori, e ad arrivare assieme allo striscione dell'ultimo chilometro. A questo punto, l'inglese tentò di sorprendere i suoi avversari o, forse, lo fece per « lanciare la volata > del suo «coéquipier> Mahé, ma Desmet rispose con tanta foga che, proseguendo nello sforzo con mirabile risolutezza, guadagnò un metro dopo l'altro, fino ad accumularne tanti di vantaggio che il cronometrista appostato sulla linea del traguardo potè assegnargli un tempo inferiore di 3" a quello del francese e dell'inglese, classificati rispettivamente secondo e terzo. An- che per Fallarini il cronometro fece in tempo a scattare (7" di ritardo) e altrettanto per Casati (11" di ritardo). Dopo i primi cinque si doveva aspettare quasi un minuto per segnare l'arrivo del sesto classificato, cioè il nizzardo Bonifassi. e oltre un minuto più avanti che dalla volata del gruppo sopraggiungente schizzasse avanti Fantini, davanti a 10 avversari, i più illustri dei quali erano Nencini, Anquetil e Pambianco. Con maggior ritardo seguivano poi altri corridori, fra cui il campione mondiale Darrigade e il campione di Francia Anglade, oggi apparso soltanto l'ombra del | combattivo protagonista della j Nizza-Genova di ieri. Sarà con questa graduatoria di merito e di classifica che domani si partirà per la seconda tappa, naturalmente con la curiosità di vedere se i battuti della prima faranno qual- cosa per portarsi più vicino ai, leaders, oppure se questi riu sciranno tutti, o in parte, a mantenere il conseguito vantaggio. Per ciò che concerne il vln- citore della tappa sì deve tut-1 tavia riconoscere che Desmet, ha dato oggi tale impressione i di facilità e di tenacia, prima nel fuggire da solo, poscia nel tener sostenuta l'andatura dell'avanguardia, ed infine nello scatto fina e che 1 ha portato | facile vincitore al traguardo, da lasciar presumere che per chiunque sarà un improba fa- tica quella di scalzarlo dalla lclassifica. Egli e uno dei cor- ;I!la Pangi-Tours; e appoggiato,ridori di conosciuto valore, ha vinto delle « classiche », come com'è da una solida squadra, potrà essere in grado di difendersi agevolmente. Comunque, si vedrà domani a Reggio Emi Ila, dove si giungerà dopo averiSZ^elSS"et° 6 Percorsi 172.chilometri La corsa d'oggi, sebbene la media ottenuta non risulti eccezionale: poco più di 37 all'ora, ha avuto fasi discretamente interessanti. I tentativi d'infrangere la compattezza del gruppo scattato all'uscita da Nervi a mezzogiorno e qualche minuto, sono stati continui. Già sulle prime delle varie salite della tappa — ed è quella che da Recco por- ta alla Ruta — s'erano pale- sate le buone disposizioni di Favero, che trascinandosi die tro Carlesi. Galeaz. Pambian co e Simpson, dopo 22 chilometri di corsa, passava con quasi mezzo minuto di van faggio. Il ritardo del gruppo non doveva evidentemente garbare troppo al nizzardo Bonifassi, che dopo reiterati tentativi riusciva ad allontanarsi dal grosso, assieme ad Anglade e all'olandese De Roo — il vincitore del recente Giro di Sardegna. Il duello fra queste due pattuglie ebbe breve durata, ed a Chiavari ' (km 31) si concluse con la jloro congiunzione. I A Sestri Levante, dove cojmincia la lunga salita del j Passo del Bracco — che è la principale difficoltà della tap;pa — gli otto fuggitivi avevamo portato a 2 minuti il loro vantaggio sul grosso. Giunti a questo punto, l'interessante sarebbe stato vedere se la salita avrebbe danneggiato la pattuglia in fuga facendole perdere tutto, o in parte, il terreno guadagnato, oppure se il tentativo, proseguendo, avrebbe facilitato in essa una successiva selezione — alla quale i ritardatari non avrebbero partecipato. Nessuna delle due ipotesi si verificò. E' ben vero che fra gl'inseguitori si facevano notare per la loro volontà Venturelli, Nencini, Massignan e Brankaert; ma ì loro sforzi non approdarono ad alcuna conclusione — che sul culmine, dove era posto il primo dei cinque traguardi valevoli per il Premio della Montagna, il loro ritardo era rimasto pressoché immutato: l'55" dai primi. I quali nulla poterono contro la decisione di Simpson di aprire, lui, la corsa al passaggio del valico. Com'era stato sabato sul Turchino, anche oggi l'inglese si è dimostrato buon arrampicatore, lasciando dietro di sé, a parecchie decine di metri, Carlesi, Favero, Pambianco nell'ordine, e gli altri. La lunga discesa su Carrodano (km. 67) venne sfruttata dalla maggior decisione di un pugno d'inseguitori rispetto al- i la grossa compagnia di cui facevano parte dieci di essi, pre-| cisamente Nencini, Fallarini, Casati, Massignan, Zamboni, Battistini, Liviero, Fantini, Brugnami e Mahé, che se la svignarono, e tanto insistettero, che in vista della Spezia piombarono addosso all'avanguardia — dalla quale, dopo vari cedimenti superati alla bell'e meglio, Anglade aveva dovuto staccarsi. Dell'operazione di rifornimento in questa località, approfittarono sei o sette ritardatari per venir ad ingrossare la compagnia e fra essi c'erano Anquetil e Desmet. Dunque, 24 uomini in testa al 100° chilometro di corsa, e 52 dall'arrivo. E' a questo punto che il belga parte all'attacco, guada¬ gnando di colpo un centinaio di metri. Il più svelto a rincorrerlo è Brugnami, che però desiste quasi subito, aspettando che qualcuno dei sopraggiunti lo aiuti. Ma Desmet va troppo forte, e mantiene il vantaggio — che a Lerici (km. 109) è di 30" sul trio Fallarmi, Mahé, Casati, di 35" su Simpson, che poco prima era caduto, di 40" sulla testa del gruppo. Per quasi un'ora la lotta fu ardente fra il fuggitivo isolato e i quattro che più dappresso l'ir seguivano. Dapprima, l'inglese riusci ad aggan¬ ciarsi ai tre che lo precedevano, e una volta riuniti proseguirono la caccia con l'effetto di raggiungere Desmet nella traversata di Sarzana. Da quel momento essi rimasero uniti all'avanguardia, vanamente rincorsi Dapprima Carlesi, Nencini, Favero e qualche altro appoggiarono la caccia avvantaggiati sui rimanenti; poscia, raggiunti da una dozzina di altri corridori, iniziando gli ultimi venti chilometri sui larghi e scorrevoli rettilinei della Litoranea, si trovano in ben ventiquattro a formare una compagine che, ove avesse trovato 'l'accordo, avrebbe, forse, potuto annullare il minuto e mezzo di ritardo che a quel punto li separava dai fuggitivi. Ma gl'interessi fra gl'inseguitori erano troppo contrastanti: Anquetil era l'unico superstite della sua squadra, giacché Darrigade e Graczyk e gli altri erano più indietro; la Carpano, ridotta ai scU Nencini e Gimmy, la Liberia, la It"fS, la St. Raphael non collaboravano dal momento che avevano uno dei loro all'avanguardia. Soltanto nell'ultimo chilometro Bonifassi venne fuori dalla compagnia, arrivando sesto, da solo. Per gli altri, si veda l'ordine di arrivo, con Gaul, Conterno, Anglade, Darrigade, Defilippis, Ronchini, appesantiti da un ritardo dì 5' e più Venturelli, ch'era con loro, non si sa se domani partirà, essendo febbricitante. Vittorio Varale Ordine di arrivo: 1) Gilbert Dpsmet, che copre i 152 Km. della tappa in 4 ore 7'40" (media oraria km. 37,550) ; 2) Mahé a 3"; 3) Simpson, st. t.- 4) Fallarini a 7"; 5) Casati a 11"; 6) Bonifassi a 55"; 7) Fantini a l'4", in volata davanti a un gruppo di venti corridori, fra cui Anquetil, Carlesi. Nencini, Pambianco, Povero, De Roo, Brankaert, Massig. an, 35) Da -riRade a 510", davanti a un gru ipo di 48, fra cui Keteleer, fclliutt, Barale, De- ,filippls. Graczyc, Itonchlni, Ven- i turelli e Moser, Km.991 complessivi Desmet, primo arrivato nella Genova-Viareggio (Telefoto)