Lo Porte Civile chiede lo condanno della Roisecco e la restituitone del milioni truffati con il grano

Lo Porte Civile chiede lo condanno della Roisecco e la restituitone del milioni truffati con il grano iUs&veiop, è onlrafo nella MI processo del "mei Lo Porte Civile chiede lo condanno della Roisecco e la restituitone del milioni truffati con il grano Secondo uno degli accusatori, l'imputata "ha inventato molte cose, su un fondo di corruzione esistente, ma non precisato,, • In principio avrebbe avuto appoggi per qualche affare, poi inventò amicizie e relazioni politiche per compiere grandi truffe - Ultimo mancato colpo di scena da parte della disinvolta imputata o o » » o e i e a i , . (Nostro servizio particolare) Genova, 21 marzo. Il processo Roisecco arriva alla conclusione (la sentenza è prevista per venerdì o sabato) lasciando in sospeso alcuni interrogativi che più, appassionarono, ma che escono dai limiti degli episodi legati all'imputazione di truffa: la signora genovese fu in qualche momento vagente commerciale » più o meno fortunata di personaggi politicit Ebbe realmente i vantati appoggi, e in caso affermativo come potè compiere con largo profitto operazioni commerciali illecite, impossibili al cittadino comune, proclamandole ai quattro venti senza alcun seguito di inchieste t II tribunale ha fatto tutto il possibile per chiarire la vicenda, ma la signora stessa ha reso penoso il lavoro dei giudici, contraddicendosi, tacendo, facendo affermazioni e rivelazioni non sostenute da prove. Oggi, nelle arringhe dei due patroni di P.C. avv. Corte e avv. Cigarini, abbiamo sentito un 'dentico con vincimento: la Roisecco è col pevole, ma non sono dissipa ti i dubbi sui favoritismi che ne avrebbero accompagnato per un certo tempo l'attività. Il processo Roisecco è ripreso dopo quasi un mese di sospensione: nel lungo intervallo c'è stato un colpo di scena, uno dei difensori, il romano avv. Funaro, ha rinunciato all'incarico ed è stato sostituito con Vavv. Biondi, di Genova. Anche questa mattina, quando stava per essere chiuso il dibattimento e gli avvocati ripassavano gli appunti per le arringhe, la signora Roisecco ha fatto pensare a un colpo di scena: era sparita dal tribunale: i suoi difensori la cercavano affannosamente, non senza irrita zione. Con aria primaverile, sere na e quasi gioconda, la signo ra riapparve in aula, in tail leur verde e con foulard di seta al collo, quando già la si dava per dispersa. Aveva nuovi documenti: un biglietto da visita del dott. Manfredo De Vita, con ringraziamen ti e ricambi di auguri per Natale, alcune lettere di personalità socialdemocratiche. Il biglietto non portava riferimento esplicito alla signo ra Roisecco: non è stato perciò tenuto in nessun conto. Le lettere sono già state pubbli cate da un settimanale: una, generica, ha la firma dell'on Lami Btarnuti, è di epoca imprecisata e non porta novità concrete: l'altra, attribuita all'on. Ariosto, sarebbe del 1954; in essa lo scrivente protesta contro la Roisecco perché un televisore avuto in regalo per un istituto di orfani è troppo piccolo e lo restituisce annun dando di averne comperato uno più grande. L'udienza del mattino è stata impiegata nelle schermaglie degli avvocati sui biglietti da visita e sulle lettere: ne è arrivata una perfino da Padre Messinco, il gesuita direttore di Civiltà Cattolica con positiva illustrazione della figura morale del prof. Spìnedi, antico consulente della Roisecco, coimputato, assente perché malato d{ cuore. Il difensore di Spinedi, avv. Berlingete, ha poi portato copia di una lette ra scritta dal suo oliente alla Roisecco, al tempo delle ope ragioni di grano, per dimostrare che egli agì soltanto nel rispetto della legalità: la Roisecco ha smentito di averla mai ricevuta. Finita la battaglia delle lettere, nel pomeriggio hanno avuto inizio le arringhe. I patroni di P. C. si sono'dichiarati molto sicuri della colpevolezza della signora Roisecco, parlando brevemente, un'ora e mezzo in tutto. L'aw. Corte, patrono della vedova del signor Firmino Ravecca, raggirata per venti milioni, ha esordito con la domanda: < E' peggiore la signora Ebe Roi¬sdtnsqhmssdtdglsmvcclèlcastadacscl e , à a r e a e e a , i a a l a o eo, e e, ia E' i¬ secco che truffò alcuni individui o la signora Roisecco che truffò la società, ottenendo benefici per mezzo di vergognosi intrallazzi t ». Partendo da questa domanda, l'avvocato ha fatto una critica del costume messo in luce dal processo, sottolineando però questa distinzione: la condanna morale della signora e dei suoi eventuali' protettori resta disgiunta dai fatti discussi nella causa. « Qui si deve parlare del grano e delle truffe collegate: la signora, per dimostrare la sua buona fede, ha fatto il nome di un ministro, quale prova le è rimasta soltanto una collezione di biglietti da visita con ricambi di auguri natalizi ». La tesi del patrono di P. C. è questa: pur ammettendo che la Roisecco abbia, avuto qualche promessa da ministri o da alte personalità politiche, non si spiega come ella abbia con tinuato a promettere grano e a farsi dare milioni, pur vedendo chiaramente che le protezioni romane non servivano a nulla.. Per avere anticipi ricorse ad artifici: assegni falsi, lettere false, come l'impu tata stessa ha confessato. Non c'è dubbio quindi, secondo l'avvocato: la Roisecco deve essere riconosciuta pienamente colpevole e quindi condannata alla pena di legge e al risarcimento dei danni, versando venti Trilioni alla parte lesa, più gli interessi e le spese. L'altro avvocato di P. C, il milanese Cigarini, patrono della mediatrice di affari Rachele Parodi (coinvolta per 67 milioni), ha premesso che questo processo è senza precedenti nella storia italiana. Egli ha definita la Roisecco una < arrampicatrice sociale capace di attirare vittime nella trappola con la sua vocina acuta e insinuante », ne ha fatto i'anafisi psicologica. Sino al 1950 la signora ebbe autentici appoggi, fece ottimi affari; poi, vistasi messa in disparte mentre credeva di essere diventata potente, ebbe una reazione rabbiosa: cominciò a truffare pensando che qualcuno avrebbe avuto interesse a salvarla. Si trattò di truffe t Neppure l'aw. Cigarini ha mostrato dubbi: egli ha ricordato che nel giro di soli nove mesi, nel 1952, la Roisecco raccolse ben 516 milioni col pretesto di finanziare importaeioni di grano mai avvenute. In tribunale la imputata ha detto che quel denaro le servì per pagare fortissimi interessi su prestiti: ma, fatti i conti, gli interessi non raggiungevano la bella somma di 516 milioni: dove finì tutto quel denaro! Quanto ai pretesi appoggi di ministri e di potenti uomini politici, l'avvocato ha osservato: «Se la Boisecco fosse stata veramente incaricata di compiere operazioni per conto di quei personaggi, non avrebbe avuto bisogno di raccattare milioni con mille artifici ». Passando al quadro generale del processo, l'oratore ha detto: <Un fondo di corruzione e di mal costume esiste, ed è deplorevole che uomini di go verno non abbiano reagito in modo più deciso e chiaro alle insinuaaioni della Roisecco, divenuta accusatrice dopo essersi atteggiata a eroina, decisa a tacere e a sacrificarsi per salvare chissà chi ». Ma, secondo l'avvocato, la Roisecco ha tentato di far leva sul malcostume per salvarsi: essa sarebbe paragonabile alla Moneta-Caglio del processo Montesi: < Ha inventato molte cose, su un fondo di corruzione esistente, ma non precisato ». L'aw. Cigarini ha infine ricordato alcuni aspetti della vicenda rimasti oscuri; ad esempio, l'apolide Schatz internato in campo-profughi dopo essersi opposto alla Roisecco. Ha finito chiedendo una sentenza esemplare < a conclusione di un processo che ha tanto interessato e preoccupato l'opinione pubblica* pofedagtaingndhasrArsrlsnldlLa Roisecco, sola sulla lunga tgcinzsl panca degli imputati, sotto un orologio a muro fermo dal 9 febbraio 19^1, data del bombardamento navale di Genova, ha ascoltato tutto senza batter ciglio: sempre primaverile, soltanto un po' pallida, le mani infilate in candidi guanti, le gambe accavallate, lo sguardo nascosto da occhiali azzurrini di foggia elegante; l'imputata ha sopportato ogni accusa con aria paziente; sembrava pensasse: <Ma guarda che cosa raccontano gli avvocati ». Mario Fazio Ebe Roisecco lascia il Tribunale dopo l'udienza (Tel.;

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