Credeva d'aver vinto 300 mila tire e incasserà quasi tredici milioni

Credeva d'aver vinto 300 mila tire e incasserà quasi tredici milioni Credeva d'aver vinto 300 mila tire e incasserà quasi tredici milioni la sorpresa di un operaio della Fiai-Mira|iori a mezzanotte al ritorno dal lavoro - Aveva [atto "12;, al Totocalcio Dal controllo della matrice si scopre che, per un felice errore, ha vinto un "13„ Si è scoperto ieri a Torino un secondo tredicista del Totocalcio: un secondo fortunato giocatore che si aggiunge all'altro anonimo torinese che aveva fatto «13» con una schedina preparata da « Armando », il proprietario del «bar Stampa» di via Bertola. Il numero complessivo, però, dei vincitori a pieno punteggio non cambia: rimangono sempre dodici in tutta Italia, in quanto a Genova, attraverso il controllo delle matrici, è stato annullato un « 13 ». Perciò la Quota di premio ai «tredicisti» non varia: è di 12 milioni 735 mila lire. Il secondo milionario torinese è un operaio delia Fiat Miraflori, Vittorio Galliano Antonazzi di 49 anni, abitante alle Vallette, in via Pirano 9, interno 7, con la moglie Maria Agnese Doneftl Dontin di 51 anno e la figlia Maria Loredana di 9 anni; un'altra figlia, Edda Maria di 26 anni,* à sposata. Credeva di aver fatto soltanto « 12 » e cosi era risultato anche dallo spoglio presso gli uffici del Totocalcio: ma dal controllo det- la'matrice, cioè della terza parte della schedina, che è l'unica valida per stabilire 11 punteggio di vincita, si è scoperto che I pronostici esatti erano, Invece, tredici. L'Antonazzi, nel compilare venerdì la schedina da 100 lire al caffè-ricevitoria di Giovanni Ponchlone in Largo Borgaro 29, aveva commesso senza accorgersene un felice errore di trascrizione: mentre nel primo tagliando (quello che viene consegnato al giocatore) e nel secondo (quello di spoglio) aveva segnato « x » per la partita Bologna-Spal, nel terzo tagliando, la «matrice», scrisse il pronostico giusto, «2». Domenica sera l'Antonazzl controllava I risultati e accertava di aver fatto « 12 ». Ieri, appena uscito di casa, si recava nel bar e alla signorina Celestina Ponchlone, sorella del titolare, comunicava la notizia e da lei apprendeva d'aver vinto 320 mila lire. « Sarebbe stato meglio -1 " 13 " — esclamava l'Antonazzl — ma piuttosto che niente ben vengano anche le 320 mila lire» Tornava a casa per comunicare l'entità della vincita alla moglie, poi, nel primo pomeriggio, andava a lavorare. L'errore veniva scoperto alle 16 dalla direzione del Totocalcio Aperta la cassaforte che conteneva tutte le matrici delle giocate, veniva effettuato il controllo delle schede vincenti. Sulla matrice della scheda dell'Antonazzi — N. 165 TA 42093 — tutti 1 13 risultati erano In ordine: aveva vinto anche lui, anziché poche centinaia di biglietti da mille, un bel mucchio di milioni. Lo stesso direttore del Totocalcio corcava subito di mettersi In contatto telefonico con la famiglia Antonazzi All'apparecchio rispondeva la moglie la quale esultante di gioia, chiedeva di poter dare lei stessa la lieta e sorprendente notizia al marito, al suo rientro dal lavoro alle 23. E cosi ha fatto. Quando l'Antonazzl è rincasato ha trovato la moglie o la figi'a ancora alzate. Non voleva credere a quanto gli raccontavano: continuava a rigirare fra lo mani la schedina con i dodici punti. 1 milioni della vincita serviranno probabilmente per acquistare un alloggio, una utilitaria e per rimettere in sesto una casetta di proprietà della signora Maria a Ribordone Canavese, suo paese d'origine: è a pezzi, da quando i tedeschi ,a incendiarono. Sorpresa e gioia dell'operaio Vittorio Antonazzi stanotte al ritorno dal lavoro

Persone citate: Antonazzi, Edda Maria, Giovanni Ponchlone, Maria Agnese, Maria Loredana, Vittorio Antonazzi, Vittorio Galliano

Luoghi citati: Bologna, Genova, Italia, Ribordone, Torino