Inquietudine in Francia per il "no,, di De Gaulle alla richiesta dell'Assemblea

Inquietudine in Francia per il "no,, di De Gaulle alla richiesta dell'Assemblea Inquietudine in Francia per il "no,, di De Gaulle alla richiesta dell'Assemblea Molti giuristi affermano che il rifiuto di convocare la seduta straordinaria è incostituzionale - Proteste dei partiti - Commento del Monde sull'accentramento dei poteri nelle mani del Capo dello Stato {Nostro servizio particolare) Parigi, 17 marzo. Molti giuristi contestano gli argomenti addotti dal gen. De Gaulle per rifiutare la riapertura della Camera in sessione straordinaria, chiesta da 287 deputati per discutere la crisi agricola, e tutti i partiti, tranne l'Unione Nuova Repubblica (ma anche in seno ad essa i dissensi sono evidenti) protestano per l'interpretazione che ii Capo dello Stato dà alla Costituzione. Si osserva a Parigi che non si può neanche chiedere il parere del Consiglio costituzionale, perché ciò non sembra previsto dai testi e quindi il Consiglio si dichiarerebbe incompetente. De Gaulle sostiene, invece, che la Costituzione gli darebbe i poteri per non approvare — in questo caso — la convocazione straordinaria del Parlamento. Diversi giuristi appoggiano la sua tesi. < Non possono far altro che protestare », scrive Le Monde, riferendosi ai partiti. Quello socialista ha convocato per martedì il Comitato direttivo e il radicale ha già deciso di presentare una mozione di censura contro il Governo il 26 aprile, quando la Camera sarà riaperta per la sessione ordinaria; ma nessuno si illude sulle probabilità che ciò possa avere un risultato positivo. Se sarà relativamente facile, infatti, trovare le 56 firme necessarie per poter presentare una mozione di censura, è invece più che improbabile che la mozione stessa venga poi votata dalla maggioranza di 276 deputati. Molti dei 287 che hanno firmato per chiedere la convocazione anticipata del Parlamento non accetteranno — quasi sicuramente — di provocare una crisi votando contro il Governo, perché ciò avrebbe come conseguenza quasi inevitabile lo scioglimento della Camera ed una nuova trasformazione del regime. L'opinione pubblica è perciò inquieta a causa di una situazione che accentua sempre più il potere personale del gen. De Gaulle. E' chiaro, secondo gli osservatori politici più attenti, che dopo diciotto mesi di esperienza il malcontento si va diffondendo sempre più. Il giornale Le Monde commenta: « La decadenza progressiva del Parlamento, tanto più inquietante in quanto si tratta di un'assemblea eletta su misura; la scomparsa delle iniziative e delle responsabilità di un Governo ridotto alle dimensioni di un consiglio consultivo e più o meno privato delle sue prerogative, ddpedsasnr di diritto o di fatto, da parte di un "Comitato" ristretto; il potere di decisione autoritaria e senza incorso di un Capo dello Stato che sempre meno si contenta di arbitrare, sono altrettanti sintomi che, precisandosi, prefigurano l'evoluzione oramai determinata del regime >. J. m.

Persone citate: De Gaulle

Luoghi citati: Francia, Parigi