La folla circonda e ingiuria l'indossatrice che amava lo studente ucciso dal medico

La folla circonda e ingiuria l'indossatrice che amava lo studente ucciso dal medico Donne adirate e minacciose In una via di Napoli La folla circonda e ingiuria l'indossatrice che amava lo studente ucciso dal medico Pallidissima, coprendosi il volto con le mani, la ragazza è passata tra due ali di gente urlante - L'intervento della polizia le ha permesso di raggiungere la sua casa dove si è abbattuta svenuta - Una grande sartoria romana le ha offerto un posto come "mannequin,, - Dopo 120 ore di interrogatori l'omicida ha, confessato il vero luogo del delitto (Dal nostro corrispondente) Napoli, 19 marzo. Oggi la polizia ha dovuto accorrere per liberare l'indossatrio Anna Maria Novi (chiamata dagli amici €Nanà») da una turba di monelli e di don¬ ne che, vistala venire insieme al suo legale l'avv. Franco Amatucci junior, nel vicolo Santa Maria Apparente, l'avevano accerchiata coprendola d'insulti, sputi e lanciandole \contro .bucce., e pietre. Palli¬ dissima, passando a stento con le mani sul viso fra la folla che le urlava contro ingiurie atroci, è riuscita a raggiunge- re il portone segnato col n. I9\c'fciSdzo di corso Vittorio Emanuele, doye .abita, salendo .discorsa fin su. Ha fatto appena in tempo ad entrare che si è abbattuta a braccia aperte sul pavimer.to, priva di sensi. Il malessere, causato anche dalle su'', condizioni di avanzata gravidanza, e durato a lungo. Soccorsa da alcuni vicini, adagiata su di un divano e fatta rinvenire con bagnature fredde, aspirazione d'aceto fortissimo, è rimasta in uno stato di profonda prostrazione, sconvolta da brividi e sudore freddo. Un ostetrico l'ha visitata ordinandole quel riposo e quella distensione di animo òhe la donna non potrà cerio concedersi dovendo recarsi ogni giorno al Palazzo di Giustizia in Castelcapuano, dov'è Inter rogata per ore ed ore dal Sostituto Procuratore Generale Federico Putaturo che dirige l'istruttoria. Intanto la situazione di Nana è delle più angosciose. Vivendo divisa dai genitori — che risiedono a Milano — essa ha con sé solo il fratello Gennaro, i cui magri proventi di batterista in un quartetto jazz devono bastare per tutti. La verità è che, morto il fidanzato e incarcerato il medico Tafuri, ogni aiuto è cessato. Una prova delle strettezze in cui Nana si dibatte è data dall'aver dovuto' porre subito in vendita, per provvedere ai piii urgenti bisogni quotidiani, una pelliccia di visone ed i gioielli, ricordo di un'esistenza che fu appena di ieri e le sembra già così lontana Abbandonata da quasi tutti gli abituali suol amici, che si tengono ben lontani almeno fin quando l'istruttoria non sa-! rd chiusa, priva di mezzi, con' una creatura che sta per na-ì scere ha accolto come unagrazia della Provvidenza l'of-\ ferta giuntale stamane da '«nu, arande sartoria di Roma cftej le ha proposto di assumerla come mannequin. Aurelio Taf uri, infanto, èj stato trasferito da ieri notte; in una cella d'isolamento al Poggioreale. Ma il martellìoì degli interrogatori — Ito ore negli ultimi sei giorni — noni e cessato, tanto che a un certo punto egli, perduto oonij controllo, ha gridato: <Basta!, pietà! che altro volete saperef j vi ho detto tutto, lasciatemi in pace!». Ma € tutto > — co-j me si è visto poco dopo — egli non aveva detto. Infatti ha rivelato che il luogo dove soppresse lo studente non fu vicino al ponte Annibale sul Volturno, ma ben 80 chilometri distante, cioè alle falde della collina di Camaldoli, presso adsdcvdivnpcaztqpncgdivlsueadsnptVtgsvGfnr \cunetta semisommersa dal 'fango la sbarra di ferro con cui egli colpi Gianni De Luca. Ha precisato poi ancora di il convento degli eremiti di San Romualdo, cioè nel posto dove appunto su sua indicazione venne poi trovato in una e a — a z a a i n i a , u à i aver studiato a'iungo in ogni'.dettaglio il suo delitto. Il posto dove doveva lanciare il cadavere nel fiume fu scelto perc*>é egli, avendo assistito ai lavori per la costruzione di una diga e poi di una centrale idroelettrica fatta sorgere là vicino, conosceva bene la zona. Per non sbagliare circa la profondità del fiume e la velocità della corrente ha studiato attentamente alcune pubblicazioni geografiche. < E devo dire — ha osservato compiaciuto — che i dati di quei testi erano estremamente precisi, perché dopo dieci giorni il cadavere non è stato ancora ripescato ». Ha poi aggiunto, a conferma dello « studio » fatto prima di compiere il suo crimine, che trafisse una ventina di volte al petto e all'addome la vittima con il bisturi, perché voleva ottenere una putrefazione saponosa, evitando quella gassosa, che avrebbe fatto riaffiorare il co- >dature, strappandolo alla mar- j sa della melma. Si dà per molto probabile, negli ambienti forensi, che il processo al medico non verrà tenuto a Santa Maria Capua Vetere, sede di un'antica Corte d'assise, essendovi nel caso gli estremi per la < legittima suspicione ». Naturalmente dovrà decidere la corte suprema. Gli avvocati del collegio di difesa del medico, intanto, hanno esibito alla Procura generale presso la Corte di appello un documento da cui risulta che il nonno paterno di Aure- Ho Tafuri morì in condizioni di grave infermità mentale. I carabinieri hanno interrogato gli agenti della polizia stradale che la sera del 9 fermarono la « Giulietta » guidata dal medico — mentre egli aveva il cadavere di Gianni De Luca nel portabagagli — per- che l'auto procedeva con una gomma in cattive condizioni. Dalla perizia sulla macchina è risultato che il medico non riparò il pneumatico, rendendolo praticamente inservibile. Crescenzo Guarino L'indossatrice Anna Maria Novi, che è stata accerchiata ed insultata da una folla ostile nel suo quartiere

Luoghi citati: Milano, Napoli, Roma, Santa Maria Capua Vetere