Lotta in Francia per il nuovo sistema di vendite che elimina il passaggio attraverso ai grossisti di Sandro Volta

Lotta in Francia per il nuovo sistema di vendite che elimina il passaggio attraverso ai grossisti I «centri Ledere» stanno muovendo alla conquista di Parigi Lotta in Francia per il nuovo sistema di vendite che elimina il passaggio attraverso ai grossisti Dieci anni di sviluppo dei "Centri di distribuzione,, fondati da un ex-seminarista, Edouard Ledere - Feroce opposizione dei negozianti • La sfida ha finora dimostrato la vecchiezza e l'insufficienza del sistema commerciale francese: i prezzi subiscono un aumento pari al 30-40* rispetto all'origine (Dal nostro corrispondente) Parigi, 15 marzo. Nei giorni scorai, i Centri di distribuzione diretta ai consumatori, /ondati da Edouard Ledere, hanno corso il rischio di dover chiudere perché i fabbricanti di tessuti rifiutavano di rifornirli. Era una misura illegale, perché la legge francese considera il rifiuto di vendere come un attentato alla libertà di commercio e al libero gioco della concorrenza, però i fabbricanti, pur sapendo di andare incontro a gravi sanzioni, erano stati costretti a non consegnare al Ledere le merci di cui aveva passato loro le ordinazioni perché, altrimenti, avrebbero perduto gli altri clienti. Ledere poteva naturalmente ricorrere a vie legali, ma avrebbe dovuto affrontare un processo che sarebbe durato magari qualche anno e, nel frattempo, quando le scorte fossero esaurite, sarebbe stato costretto a cessare le vendite per mancanza di merci. Era la fine del Suo esperimento, quella fine che tutti i commercianti francesi cercano da anni di provocare con qualsiasi mezzo per eliminare il più temibile ostacolo ai loro guadagni. Però Ledere non è uomo da scoraggiarsi tanto facilmente. Le difficoltà lo eccitano e gli suggeriscono nuove trovate: così la settimana scorsa, invece di rivolgersi ai tribunali, ha preso il treno ed è andato a Bruxelles per intavolare trattative con la federazione degli industriali del Belgio. Il risultato del viaggio è stato decisivo: se i fabbricanti francesi non rispetteranno i contratti di vendita, i Centri verranno approvvigionati dalle manifatture belghe. Non è In prima volta, da quando ha iniziato il suo esperimento, dieci anni fa, che Ledere deve superare ostacoli che, n ur<ma vista, sembrerebbero insormontabili. Questi dieci anni sono stati per lui di lotta molto dura, non soltanto per gli ostacoli di decine di migliaia di bottegai e piccoli commercianti, ma soprattutto perché ha dovuto combattere contro la potenza finanziaria dei grandi magazzini, tipo Gallerie* Lafauette o Bon Marche, che gli hanno fatto una guerra senza quartiere Al tempo delle fortune del poujadismo Ledere rischiava addirittura la vita: ira, che é diretta dai consigli d'amministrazione dei grandi magazzini, la battaglia ha assunto caratteri meno i drammatici, ma non per questo meno temibili. Edouard Ledere ha 34 anni è figlio di un ufficiale di car¬ rgfdoemttncsgCppftmrizpLls«m9ezcdsspgalglf i riera ed è nato in una famiglia in cui erano quindici tra fratelli e sorelle, quas\ tutti destinati alla vita ecclesiastica o ai piccoli impieghi. Anche lui entrò in seminario a Lione, ma non arrivò a diventare prete perché gli studi delle materie economiche lo appassionavano più della teologia, Buttata la tonaca alle ortiche, a SS anni prese moglie e s'impiegò nel magazzino di un grossista di generi alimentari. Ci rimase il tempo necessario per impratichirsi negli affari e per mettere da parte 5 mila franchi di risparmi. Non poteva far molto con quella somma, ma gli bastò per comprare una partita di biscotti e per iniziarne la vendita nella stanza da pranzo del piccolo appartamento che occupava a Landerneau, in Bretagna. Sulla porta d'ingresso aveva posto un cartello con la scritta: « Centro di distribuzione alimentari ». Si contentava di un utile del 9 per cento, non aveva spese, e poteva vendere perciò a prezzi più bassi di tutti i commercianti del luogo. Gli affari andarono subito bene; ai biscotti si aggiunsero pile di scatolame, salumi, prodotti alimentari di ogni genere. Ben presto la stanza da pranzo non bastò più e Ledere costruì in giardino un capannone di 80 metrt quadrati. Nel 1956 gli articoli in vendita al Centro erano millecinquecento. Quell'anno il giro degli affari raggiunse i 70 milioni, con un utile di una ventina. L'ostilità dei negozianti non tardò a manifestarsi, sotto forma dì denuncia all'Ufficio delle tasse: Ledere froda il fisco, affermavano i suoi nemici, e per più di due anni il Centro venne sottoposto a un controllo molto severo. Poiché non c'erano altre stanze libere, due agenti della Finanza si installarono in permanenza nella cucina di casa sua e spulciarono ogni fattura, ogni lettera, ogni pezzetto di carta trovato in fondo ai cassetti, ma non poterono scoprire il più piccolo appiglio: tutti i conti erano in *egola. L'offensiva dei commercianti prese allora un'altra direzione, si rivo/se ai fabbricanti e V minacciò: se vendete a Ledere, ci perdete come clienti. Ledere non si lasciò impressionare. Decise, anzi, di estendere gli affari. Trovò un ex compagno dì Seminario e lo convinse ad aprire il <Centro Ledere numero 2 » a St. Paul de Leon. Ora i due Centri superano complessivamente II miliardo come giro d'affari annui, ma molti altri, circa un'ottantina, ne sono sorti nel frattempo in . varie Provincie francesi e, ultimamente, Ledere ha aperto anche ■ due Centri per la distribuzione dei tessuti a Parigi. Il suo esperimento dura ormai da dieci anni e costituisce uno dei fenomeni più interessanti dell'economia francese. Lo sviluppo decisivo dei sistema avvenne due o tre anni dopo l'inizio di Landerneau, quando Edouard Ledere aprì un Centro a Grenoble. In quella città si trovano alcuni degli stabilimenti più moderni della industria francese e la popolazione è in gran parte formata da operai. sensibili ai nuovi aspetti della lotta di classe. Vicino alla massa lavoratrice, l'Università di Grenoble è un centro di cultura estremamente tecnicizzato, che contribuisce alla formazione di ceti intellettuali di tendenza schiettamente progressista. Grenoble può essere considerata, insomma, un modello di società industriale, ossia l'ambiente ideale per un esperimento di modernizzazione del circuito di distribuzione. E' dunque là che l'esperimento Ledere acquistò il suo vero significato, non come una delle forme di concentrazione del circuito commerciale, sul tipo di quelle adottate fin dal secolo scorso dai grandi magazzini, ma come formula originale di riorganizzazione della distribuzione, rivolta, nello stesso tempo, tanto contro lo sminuzzamento idei piccolo commercio marginale, quanto contro il peso sempre più schiacciante esercitato sul mercato dai grandi monopolil commerciali. Per capire qual è lo spirito dell'iniziativa di Ledere, può bastare una battuta che l'ex seminarista ha rivolto di recente ad un suo contraddittore in un dibattito pubblico. A un deputato, amministratore d'uno dei grandi magazzini, il quale aveva affermato: <. Siamo tutti per la modernizzazione del circuito commerciale », Edouard Ledere rispose: «Voi parlate di commercio, io parlo di distribuzione ». 7n altre parole: il guadagno non è l'elemento essenziale della formula Ledere. L'exseminarista si propone una € azione sociale », che oppone all'€ opera sociale », fondata sul concetto di carità o di' beneficenza che anima altre iniziative, come, ad esempio, quella svolta in Francia dalt'abbé Pierre. Edouard Ledere non è un benefattore, è un uomo che agisce affinché la società, meglio organizzata, ne ritragga un vantaggio. Il suo disinteresse personale dimostrato d'altronde dal fatto che, dell'ottantina di Centri partecipanti all'operazione Ledere, soltanto i primi due sono di sua proprietà; da tutti gli altri egli non ritrae nessun utile materiale, diretto o indiretto. Il solo legame esistente fra i Centri Ledere e il loro ideatore, è un contratto che impegna i gerenti ad « assumere la posizione del grossista che vende al dettaglio » e a contentarsi di « un marcine d'utile massimo del 15 per cento sul prezzo del prodotto praticato dal fabbricante ». Per ridurre al minimo le. spese generali, i magazzini Ledere hanno venduto finora quasi esclusivamente commestibili secchi, ossia generi alimentari che non richiedono refrigerazione, escludendo perciò la carne fresca, il pesce, la frutta e i legumi. Il successo del sistema è stato la scoperta che 'questi prodotti venivano venduti finora al consumatore con un aumento dal SO al liO per cento sul prezzo di fabbrica. Il ribasso dei prezzi ha avuto poi come conseguenza automatica l'aumento del consumo, cosicché, per certi prodotti, si è già verificata una sensibile riduzione anche nei costi di produzione. Un'inchiesta fra i clienti dei Centri Ledere, ha indicato che il sistema procura un risparmio del 6 per cento nelle spese alimentari d'ogni famiglia, e tali spese rappresentano dal SO al 50 per cento nel bilancio d'una famiglia media francese. L'estensione dell'esperimento anche nel campo tessile, per ora soltanto agli inizi, farà sensibilmente aumentare questi vantaggi. Sono risultati notevoli, ma non costituiscono l'interesse principale dei Centri di approvvigionamento. Molto più interessante è che i Centri Ledere hanno smascherato- non soltanto l'arcaismo del piccolo commercio francese, male attrezzato, incompetente e troppo numeroso (un commerciante ogni cinquantasei abitanti, ossia un coHiniercianfe per quattordici famiglie), ma soprattutto la pratica del plusvalore differenziale in uso nei grandi magazzini, i quali determinano i loro prezzi di vendita caricandoli di un doppio margine di utili: margine grossista, dal quattro al venti per cento, e margine dettagliante, dal quindici al quaranta per cento. Gli uomini di Poujade e gli amministratori delegati delle società anonime si sono trovati così d'accordo contro l'ex seminarista, hanno fatto tutto il possibile per impedirgli di ri¬ fornirsi. Fiìiora Edouard Ledere è riuscito a tener testa, non soltanto perché aveva la leggo dalla sua, ma perché ha un temperamento di lottatore che è difficile piegare. Riuscirà ancora a far fronte alla potente coalizionet E' impossibile prevederlo, perché gli interessi che agiscono contro di lui sono enormi: non tanto perché ■ l'esperimento Ledere possa risolvere definitivamente il complesso problema della distribuzione, quanto perché ha mostrato che la moltiplicazione del sistema sotto controllo popolare potrebbe essere l'unico modo di organizzare modernamente il circuito della distribuzione. Sandro Volta IIIIIII1IIIMIIIIIIIIII1IIHIIII1IIIIIIIIIII1IIIIIIIIIIIII

Persone citate: Edouard Ledere, Poujade, Seminario

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Francia, Lione, Marche, Parigi